Afasie, prassie, disartrie e deterioramento cognitivo/comunicativo sono condizioni che possono verificarsi a seguito di ictus, trauma cranico o a causa di altre malattie neurologiche. Si tratta di stati di salute che alla luce delle particolari peculiarità, soprattutto sull’impatto della vita della persona, possono richiedere cure aggiuntive eseguite da personale specializzato e altamente competente.
Le caratteristiche dell’afasia
Nel caso dell’afasia una persona può avere difficoltà a capire gli altri. Questa condizione è classificata come compromissione del linguaggio ricettivo. Anche la difficoltà di esprimersi è un’afasia, in tal caso vi è una compromissione del linguaggio espressivo. Potrebbero esserci esperienze con difficoltà a “far uscire la parola” o avere la parola “sulla punta della lingua”. Le persone possono incontrare difficoltà a leggere e comprendere il materiale stampato o hanno difficoltà a scrivere il proprio nome, lettere, numeri. Come evidente, si tratta di fasi che interessano gran parte della vita di un essere umano e che, se non prese in considerazioni, rendono difficile il rapporto con le altre persone.
Disartria e aprassia
In caso di disartria le persone sperimentano un linguaggio “confuso” o “borbottato” a causa del movimento limitato di labbra, lingua e mascella. A questi possono essere associati cambiamenti nell’intonazione o nella qualità vocale, in aggiunta a raucedine o respiro affannoso. L’aprassia, invece, è una condizione in cui le persone sanno cosa vogliono dire ma hanno difficoltà con la complessa coordinazione neurologica dei movimenti muscolari richiesta per pronunciare i singoli suoni del linguaggio. Le persone con aprassia hanno difficoltà a produrre e imitare i suoni del parlato. Gli errori possono includere distorsioni del suono, omissioni e sostituzioni e i modelli di errore sono incoerenti.
Interventi riabilitativi per afasia, aprassia e disartria
Alla luce delle peculiarità evidenziate è bene far ricorso a strutture altamente competenti in materia e professionali. Interventi riabilitativi per afasia, aprassia e disartria potrebbero essere necessari per migliorare le problematiche prese in considerazione e contestualmente favorire il miglioramento della vita quotidiana, avendo impatto non solo sul piano oggettivo della condizione ma anche su quello psicologico generale della persona interessata e, di riflesso, anche dei propri cari.