La maggior parte delle persone che hanno avuto una lesione cerebrale significativa richiederà un eventuale trattamento di danni da trauma cranico. Si potrebbe infatti aver bisogno di riapprendere le abilità di base, come camminare o parlare. L’obiettivo è quello di migliorare le capacità di svolgere le attività quotidiane. La terapia inizia solitamente in ospedale e prosegue presso un’unità di riabilitazione ospedaliera, una struttura di cura riabilitativa o attraverso servizi ambulatoriali. Il tipo e la durata della riabilitazione sono diversi per tutti, a seconda della gravità della lesione cerebrale e di quale parte del cervello è stata lesa.
Il team di esperti per i danni da trauma cranico
Gli specialisti della riabilitazione possono includere il fisiatra, medico formato in medicina fisica e riabilitazione, che supervisiona l’intero processo riabilitativo, gestisce i problemi di riabilitazione medica e prescrive i farmaci secondo necessità. A egli si affianca il terapista occupazionale, che aiuta la persona ad apprendere, riapprendere o migliorare le abilità per svolgere le attività quotidiane. Vi è poi la presenza del fisioterapista, che aiuta con la mobilità e il riapprendimento degli schemi di movimento, dell’equilibrio e della deambulazione. Inoltre il logopedista, che aiuta la persona a migliorare le capacità comunicative e utilizzare dispositivi di comunicazione assistiva se necessario
Le figure specialistiche
Alle figure evidenziate si aggiunge il neuropsicologo che valuta il deterioramento cognitivo e le prestazioni, aiuta la persona a gestire i comportamenti o ad apprendere strategie di coping e fornisce psicoterapia secondo necessità per il benessere emotivo e psicologico. Anche la presenza dell’assistente sociale può facilitare l’accesso ai servizi, oltre che assistere nelle decisioni e nella pianificazione dell’assistenza e facilita la comunicazione tra vari professionisti, fornitori di assistenza e familiari. C’è poi l’infermiere riabilitativo, che fornisce cure e servizi riabilitativi continui e che aiuta nella pianificazione delle dimissioni dall’ospedale o dalla struttura di riabilitazione. A egli si aggiunge l’infermiera specialista in lesioni cerebrali traumatiche, che aiuta a coordinare l’assistenza ed educa la famiglia sul processo di lesione e recupero. Infine il consulente professionale, che valuta la capacità di tornare al lavoro e le opportunità professionali appropriate e che fornisce risorse per affrontare le sfide comuni sul posto di lavoro.