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Alcool e farmaci: le interazioni da conoscere per evitare rischi

L’assunzione di alcool può interferire con l’efficacia di diversi medicinali, con effetti indesiderati o riducendone l’azione terapeutica. Cosa è importante sapere.

L’interazione tra alcool e farmaci è un tema non sempre affrontato, sebbene l’uso sia comune specie a tavola. L’etanolo, principio attivo delle bevande alcoliche, può influenzare il metabolismo e l’azione di numerosi medicinali. L’interazione può manifestarsi in diversi modi, a seconda del tipo di farmaco e della quantità di alcool assunta.

L’alcool può potenziare o ridurre l’effetto dei farmaci

In alcuni casi l’alcool può potenziare l’effetto di determinati farmaci. È il caso degli antidolorifici oppioidi, i sedativi e gli ansiolitici, in cui l’uso combinato può portare a eccessiva sedazione, sonnolenza, difficoltà di concentrazione, e coordinazione motoria, con rischio aumentato di incidenti o cadute. In altri casi, l’etanolo può ridurre l’efficacia di alcuni medicinali, come gli antibiotici, gli anticoagulanti e gli antidiabetici orali, compromettendo il raggiungimento degli obiettivi terapeutici.

È fondamentale informare il medico e il farmacista

Per prevenire potenziali interazioni negative tra alcool e farmaci, è essenziale informare il medico curante e il farmacista riguardo le abitudini di consumo di bevande alcoliche. In tal modo, sarà possibile valutare i rischi e i benefici dell’assunzione di un determinato medicinale, considerando anche eventuali alternative terapeutiche. È sempre opportuno leggere attentamente il foglietto illustrativo dei farmaci e seguire le indicazioni fornite dal personale sanitario in merito all’assunzione di alcool durante il trattamento.

Consigliabile rivolgersi al proprio medico o al farmacista

In caso di dubbi o perplessità, è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico o al farmacista per ricevere informazioni personalizzate e adeguate alla propria situazione clinica. Il consiglio dei farmacisti non intende sostituire il consulto con i medici curanti, ove la problematica presentata dovesse perdurare. È necessario contattare i medici curanti o i medici specialisti di riferimento per una valutazione approfondita della propria condizione di salute.

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