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Kit di automedicazione: l’alleato per preservare il benessere in vacanza

Le alte temperature raggiunte quest’anno stanno influenzando la stagione estiva e i milioni di italiani che si apprestano a partire per le vacanze. Indipendentemente dalla meta scelta, è fondamentale non farsi cogliere impreparati di fronte a piccoli inconvenienti di salute che potrebbero compromettere il periodo tanto atteso. Nella preparazione dei bagagli, oltre ai capi d’abbigliamento e agli accessori, è possibile includere, accanto ai farmaci prescritti dal medico e assunti regolarmente, anche quei medicinali senza obbligo di ricetta, identificabili grazie al bollino rosso sulla confezione, che possono rivelarsi utili per gestire lievi disturbi.

I farmaci da includere nel kit di automedicazione

Assosalute, l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione appartenente a Federchimica, ha diramato una serie di suggerimenti pratici, ricordando di avere con sé, specialmente se diretti verso destinazioni esotiche o remote, i farmaci da banco indicati per affrontare piccoli fastidi come scottature solari, slogature o stitichezza occasionale. Tra i medicinali consigliati figurano creme emollienti, farmaci anestetici e antisettici per uso locale, medicinali a base di acido ialuronico, pomate antinfiammatorie e antipruriginose, creme ad azione antistaminica o derivati del cortisone, farmaci antiemetici, lassativi, adsorbenti intestinali, microorganismi antidiarroici, farmaci ad azione balsamica, decongestionanti nasali, antinfiammatori non steroidei, antimicotici, sedativi a base di valeriana, passiflora o melatonina, antinfiammatori e antidolorifici.

Corretta conservazione dei farmaci durante il viaggio

I medicinali possono risentire del caldo e della luce solare, dunque Assosalute ha suggerito degli accorgimenti per tutelarsi e preservare la “valigetta” dei farmaci durante il viaggio. È fondamentale trasportare i medicinali in modo adeguato, poiché le caratteristiche ambientali, specialmente in caso di temperature elevate o molto basse, possono alterarne la composizione e l’efficacia. Assosalute ha consigliato di leggere attentamente il foglietto illustrativo, evitare l’esposizione dei farmaci a temperature superiori ai 25 gradi centigradi, non lasciarli al sole o a temperature troppo basse, e conservarli in contenitori termici. È importante controllare sempre la data di scadenza, prestare attenzione all’aspetto dei farmaci e portarli nelle loro confezioni originali. Infine, è utile ricordare che il consiglio del farmacista non intende sostituire il consulto con il medico curante, qualora la problematica presentata dovesse persistere. In tal caso, è necessario contattare il medico di famiglia o lo specialista di riferimento.

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Insidie estive: i consigli della Sipps per proteggere la salute dei bambini

Estate è sinonimo di vacanze e libertà, ma può nascondere diverse insidie per la salute dei bambini. La Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) ha acceso i riflettori sull’importanza di affrontare correttamente le problematiche e garantire un’estate serena a tutta la famiglia. Durante la stagione estiva, il rischio di contrarre infezioni e malattie aumenta a causa di fattori come il caldo, il contatto con laghi o piscine e la vita all’aperto. Tra le patologie più diffuse si annoverano le infezioni cutanee, le gastroenteriti, le intossicazioni alimentari e le allergie da punture di insetto.

Infezioni cutanee: come riconoscerle e trattarle

Le infezioni cutanee più comuni in estate sono l’impetigine e la micosi. L’impetigine, causata principalmente da batteri come lo Streptococco beta-emolitico di gruppo A e lo Stafilococco aureo, si manifesta con vescicole-bolle che si risolvono in 4-8 giorni. Il trattamento prevede l’uso di antisettici locali e antibiotici topici, mentre nei casi più estesi o profondi è necessaria una terapia antibiotica orale, sempre sotto prescrizione medica. La micosi cutanea, invece, è un’infezione fungina che si presenta con chiazze eritemato-squamose, pruriginose e fastidiose. Il trattamento si basa sull’applicazione di creme anti-micotiche, mentre la terapia sistemica è riservata ai casi resistenti o estesi. Per prevenire queste infezioni, è fondamentale adottare buone norme igieniche e utilizzare ciabattine personali in luoghi pubblici. Si citano, ad esempio, piscine e spogliatoi.

Gastroenteriti e intossicazioni alimentari: prevenzione e gestione

Le gastroenteriti di origine infettiva, causate da virus e batteri, possono essere causa di disidratazione nei bambini. In caso di perdita di liquidi, è necessario compensare con una corretta reidratazione orale, evitando bibite zuccherate. È consigliabile non interrompere l’alimentazione, optando per pasti leggeri e frazionati. Quando si viaggia in zone con scarse condizioni igieniche, è importante adottare precauzioni come bere solo acqua in bottiglia, evitare cibi potenzialmente contaminati e lavare sempre accuratamente le mani. Tra le cause di tossinfezione alimentare, le salmonellosi sono tra le più comuni, trasmesse principalmente attraverso prodotti di origine animale contaminati.

Allergie alle punture di insetto

Le allergie da punture di insetto possono causare reazioni che vanno da semplici eruzioni cutanee a shock anafilattici, sebbene rari. Per prevenire le punture di zanzare, è consigliabile evitare l’uscita nelle ore del tramonto, indossare indumenti coprenti e utilizzare zanzariere e repellenti. In caso di reazioni lievi, è sufficiente applicare una pomata a base di antistaminici e, se necessario, assumere un antipiretico. Nei casi gravi di anafilassi, è fondamentale un intervento tempestivo del medico e cure di supporto. Le punture di meduse e tracine possono causare dolore intenso e reazioni cutanee. Per le punture di medusa, si consiglia di disinfettare con acqua di mare e bicarbonato, mentre per le punture di tracina è utile applicare calore sulla zona colpita. Infine, per evitare colpi di sole e di calore, è essenziale evitare l’esposizione prolungata al sole nelle ore più calde e proteggere adeguatamente il capo dei bambini. È utile ricordare che il consiglio del farmacista non intende sostituire il consulto con il medico curante. Se la problematica presentata dovesse perdurare, è necessario contattare il medico curante o il medico specialista di riferimento.

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“Aifa medicinali”: il nuovo servizio per le informazioni sui farmaci

L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha reso disponibile il servizio “Aifa medicinali”, per effettuare ricerche approfondite e precise sui farmaci autorizzati sul territorio italiano. La piattaforma online è uno strumento per i cittadini, gli operatori sanitari e le aziende farmaceutiche, per l’accesso rapido e completo alle informazioni sui medicinali.

Accesso a documenti e informazioni essenziali sui farmaci

Con “Aifa medicinali” è possibile consultare e scaricare il Foglio illustrativo (Fi) e il Riassunto delle caratteristiche del prodotto (Rcp) dei medicinali. Il Foglio illustrativo contiene informazioni dettagliate sulla composizione, la posologia e le indicazioni terapeutiche del farmaco, mentre il Riassunto delle caratteristiche del prodotto è destinato principalmente agli operatori sanitari e riporta dati fondamentali sull’efficacia e la sicurezza dei medicinali. La piattaforma dell’Aifa fornisce informazioni sulla rimborsabilità del medicinale da parte del Servizio sanitario nazionale (Ssn), sul regime di fornitura e su eventuali carenze nella disponibilità del farmaco.

L’importanza del consulto del medico curante

È utile ricordare che le informazioni fornite dal servizio “Aifa medicinali” non sostituiscono il consulto con il medico curante. In caso di problematiche persistenti o dubbi riguardanti l’utilizzo di un farmaco, è necessario contattare il proprio medico di fiducia o lo specialista di riferimento.

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Italiani e falsi miti estivi: sei su dieci consigliano credenze popolari sulla salute

L’estate è arrivata e, insieme alle vacanze, riemergono le credenze popolari che hanno accompagnato le ferie degli italiani per generazioni. Secondo una ricerca condotta da Human Highway per Assosalute, l’Associazione farmaci di automedicazione parte di Federchimica, nove italiani su dieci hanno sentito parlare di questi “intramontabili” miti estivi almeno una volta nella vita. L’indagine ha evidenziato come tali credenze siano profondamente radicate nella cultura italiana, indipendentemente da età, genere e titolo di studio. Inoltre, ben sei italiani su dieci hanno consigliato ad altri di seguire almeno uno di questi miti estivi, un’attitudine diffusa anche tra le generazioni più giovani.

Le credenze più diffuse e ritenute vere

Alcune credenze sono ampiamente radicate nella cultura popolare italiana: quasi sette italiani su dieci hanno sentito dire che bisogna attendere almeno tre ore prima di fare il bagno dopo aver mangiato, che le carote stimolano l’abbronzatura (53,2%) e che l’acqua di mare disinfetti le ferite (50,1%). Le credenze più comuni sono anche quelle ritenute vere e scientificamente fondate da una consistente porzione della popolazione: un italiano su tre è convinto che l’acqua salata disinfetti le ferite, che mangiare carote intensifichi l’abbronzatura e che sia necessario aspettare tre ore dopo i pasti prima di fare il bagno. Un italiano su cinque ritiene che l’urina sia un ottimo rimedio per punture di tracine e meduse, mentre uno su dieci crede che il sole guarisca le ferite accelerando la cicatrizzazione.

Il parere dell’esperto: conferme e smentite

Il Dott. Claudio Cricelli, presidente Emerito della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg), intervistato per confermare o sfatare i miti estivi sui piccoli disturbi, ha osservato che il tempo di attesa prima di fare il bagno dopo mangiato dipende da ciò che si è consumato, variando da 20 minuti per un succo di frutta a 5 ore per la carne di maiale. Riguardo alle ferite, il Dottore ha consigliato di detergere con acqua corrente non contaminata e, in assenza di questa, è possibile utilizzare l’acqua marina pulita, disinfettando e coprendo successivamente la ferita. Per le punture di tracina o medusa, l’uso dell’urina o l’applicazione di ghiaccio non sono rimedi efficaci, mentre è consigliabile lavare la zona con acqua calda e applicare una crema specifica antinfiammatoria o un gel al cloruro di alluminio. Il Dott. Cricelli ha sottolineato l’importanza di una dieta varia ed equilibrata, ricca di alimenti contenenti beta-carotene e acqua, per favorire l’abbronzatura e proteggere la pelle. L’applicazione frequente e abbondante di protezione solare, preferibilmente con fattore 30 o 50, è fondamentale per evitare danni alla pelle, soprattutto nei bambini.

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L’impatto dello sport intensivo sulla crescita e la salute dei più piccoli

Durante il congresso nazionale della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) tenutosi a Firenze, è emersa una tematica riguardante l’impatto dell’attività sportiva di livello intensivo praticata da minori in età prematura. Secondo quanto esposto da Marcello Bergamini, pediatra di Ferrara, tale pratica può avere ripercussioni negative su diversi aspetti della crescita e dello sviluppo dei giovani atleti.

Possibili conseguenze dell’attività sportiva intensa in età precoce

L’attività sportiva intensa, se praticata in età precoce, potrebbe influenzare lo sviluppo fisico e psicologico dei minori, oltre a favorire l’insorgenza di patologie a carico dell’apparato osteoarticolare, disturbi del ciclo mestruale, del comportamento alimentare e del comportamento in generale. Secondo gli esperti, ciò è dovuto al fatto che i giovani atleti, ancora in fase di crescita, vengono sottoposti a carichi di lavoro spesso inappropriati rispetto alla loro età.

Monitoraggio dei giovani atleti

ebbene questa problematica interessi una percentuale relativamente bassa della popolazione infantile (circa il 3-5%), il suo impatto è considerevole e richiede un’attenzione particolare da parte dei professionisti sanitari. È utile ricordare che il consiglio del farmacista non intende sostituire il consulto con il pediatra o con il medico curante. Qualora la problematica presentata dovesse perdurare, è necessario contattare il medico curante o il medico specialista di riferimento per una valutazione approfondita e un adeguato percorso terapeutico.