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Ipoglicemia grave, presto in commercio nuovo dispositivo senza iniezioni

I pazienti soggetti ad ipoglicemia grave possono sperare in un nuovo dispositivo che non necessiti di iniezioni.

Potrebbe avere i giorni contati l’immissione in commercio in Europa di un nuovo dispositivo medico utilizzato per il trattamento dell’ipoglicemia grave. Il Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha infatti reso noto di aver concesso una raccomandazione favorevole per il rilascio all’autorizzazione all’immissione in commercio, da parte dell’Unione europea, del nuovo dispositivo Baqsimi, a base di glucagone. Il medicinale consentirebbe il trattamento dell’ipoglicemia grave senza iniezione ai pazienti affetti da diabete, a partire da quattro anni di età. Come è noto, l’ipoglicemia grave è una condizione che si verifica nei soggetti diabetici quando il livello di zucchero nel sangue scende al punto tale da generare uno stato confusionale, fino a rendere la persona completamente incosciente, al punto da richiedere con urgenza l’assistenza per somministrare il medicinale. Se non trattata, infatti, l’ipoglicemia grave può portare a gravi conseguenze, come convulsioni, coma, esiti avversi cardiovascolari e persino la morte.
Allo stato attuale, un modo per contrastare l’ipoglicemia grave, che può verificarsi verosimilmente in caso di somministrazione errata del dovuto quantitativo di insulina, è quello di iniettare il glucagone. Tuttavia, l’iniezione di glucagone spesso richiede un addestramento in quanto deve essere preparato in più fasi prima di poter essere somministrato al paziente mediante iniezione sottocutanea o intramuscolare. Ciò nonostante, esistono in commercio kit di emergenza che il paziente può usare per autoiniettarsi ma che tuttavia richiedono comunque un’iniezione. Il nuovo dispositivo che si spera possa in futuro facilitare la vita a numerosi pazienti, se autorizzato sarà commercializzato sotto forma di un dispenser monouso pronto per essere somministrato attraverso il naso. I pazienti non avranno bisogno di inalare o respirare profondamente dopo la somministrazione, consentendo l’assunzione del farmaco anche in pazienti incoscienti.

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