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Glatiramer acetato: possibili reazioni anafilattiche anche dopo anni di terapia

Le autorità hanno segnalato il rischio di gravi reazioni allergiche associate all’utilizzo di glatiramer acetato, farmaco impiegato nel trattamento della sclerosi multipla recidivante.

Le aziende farmaceutiche Teva Gmbh e Mylan Spa, in collaborazione con l’Agenzia europea per i medicinali e l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), hanno diffuso il 21 agosto 2024 una nota informativa riguardante il rischio di reazioni anafilattiche associate all’uso di glatiramer acetato, farmaco indicato per il trattamento delle forme recidivanti di sclerosi multipla. Secondo quanto riportato nella comunicazione, le reazioni allergiche gravi possono manifestarsi immediatamente dopo la somministrazione del farmaco oppure a distanza di mesi o anni dall’inizio della terapia.

Riconoscere tempestivamente i sintomi di una reazione anafilattica

Le autorità hanno enfatizzato l’importanza di informare, da parte degli operatori sanitari, adeguatamente i pazienti e i loro caregiver sui segni e sintomi caratteristici delle reazioni anafilattiche, in modo da poter richiedere tempestivamente l’intervento medico d’emergenza in caso di necessità. Tale aspetto risulta particolarmente rilevante considerando la possibilità di autosomministrazione del farmaco a domicilio e la potenziale sovrapposizione di alcuni sintomi con le comuni reazioni post-iniezione, che potrebbe ritardare l’identificazione di una reazione anafilattica.

Aggiornamento delle informazioni di prodotto

In seguito a una revisione a livello europeo dei dati disponibili riguardanti le reazioni anafilattiche associate a glatiramer acetato, le informazioni di prodotto di tutti i medicinali contenenti tale principio attivo saranno aggiornate con nuove indicazioni sul rischio di reazioni anafilattiche, compresa la possibilità che queste si verifichino anche a distanza di tempo dall’inizio del trattamento. È utile ricordare che il consiglio del farmacista non intende sostituire il consulto con il medico curante, qualora la problematica presentata dovesse perdurare. In tal caso, è necessario contattare il proprio medico di fiducia o lo specialista di riferimento.

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