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Inquinamento domestico: il decalogo per la qualità dell’aria in casa

L’Istituto superiore di sanità ha approfondito le fonti di inquinamento domestico. I consigli per proteggere la salute respirando aria più pulita in casa.

L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha colto l’occasione della Giornata mondiale dell’habitat, che ricorre ogni primo lunedì di ottobre, per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della qualità dell’aria nelle abitazioni. Come osservato da Gaetano Settimo, coordinatore del gruppo di studio inquinamento indoor dell’Iss, l’aria indoor è uno dei principali determinanti di salute e un tema di sanità pubblica, poiché è negli ambienti chiusi che avviene la maggior parte dell’esposizione della popolazione all’inquinamento atmosferico.

Gli inquinanti presenti in casa

L’esposizione prolungata agli inquinanti presenti nell’aria di casa può influenzare negativamente la salute delle persone, aggravando patologie preesistenti come malattie cardiache, respiratorie, allergiche, neurologiche e tumorali. Tra gli inquinanti indoor più rilevanti vi sono i composti organici volatili (Cov), le particelle sospese, gli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), le diossine, i policlorobifenili (Pcb) e i perfluoroalchilici (Pfas).

Fonti di inquinamento indoor: dai materiali alle attività quotidiane

Le fonti di inquinanti in casa sono molteplici: dai materiali da costruzione, agli arredi, alle apparecchiature elettroniche, fino ai prodotti per la pulizia e l’igiene personale. Anche le normali attività quotidiane come cucinare, riscaldare gli ambienti e fumare favoriscono l’inquinamento in casa. La preparazione dei cibi, il tipo di combustibile utilizzato per il riscaldamento e l’uso di diffusori di fragranze rilasciano nell’aria domestica diverse sostanze potenzialmente nocive.

Il ruolo centrale dell’umidità in casa

L’umidità, pur non essendo un inquinante in sé, può favorire lo sviluppo di muffe e la proliferazione degli acari della polvere, influenzando negativamente la qualità dell’aria interna. È utile sottolineare che la concentrazione di anidride carbonica (CO2) non è un indicatore affidabile della qualità dell’aria indoor, poiché non tiene conto delle altre fonti di inquinamento presenti.

Decalogo per migliorare l’aria domestica: i consigli dell’Iss

Per aiutare le persone a proteggere la propria salute dall’inquinamento indoor, il gruppo di studio dell’Iss ha elaborato un decalogo di consigli pratici. Tra le raccomandazioni principali il frequente ricambio d’aria aprendo le finestre, l’uso moderato di prodotti per la pulizia evitando di mescolarli, l’astensione dal fumo in casa, l’arieggiamento degli abiti provenienti dalla lavanderia e dei mobili nuovi, la limitazione nell’uso di insetticidi e la rimozione degli allergeni in presenza di animali domestici.

Migliorare la qualità dell’aria in casa

L’Iss ha ricordato che le piante non contribuiscono in modo significativo alla riduzione dell’inquinamento indoor e consiglia di preferire prodotti a basse emissioni in caso di ristrutturazioni o imbiancature, arieggiando il più possibile gli ambienti interessati. Seguendo questi semplici accorgimenti, è possibile migliorare la qualità dell’aria nelle proprie abitazioni e tutelare la salute respiratoria di tutta la famiglia.

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