Quando si parla di malattie tropicali neglette, si fa riferimento a un gruppo di malattie molto diverse tra loro, causate da vari microrganismi come virus, batteri e parassiti. Si tratta di malattie particolarmente diffuse nelle zone più povere del mondo, dove le persone soffrono di malnutrizione e non hanno accesso a cure mediche adeguate. Anche se il loro impatto sulla salute è paragonabile a quello di malattie ben più conosciute come la tubercolosi, la malaria e l’Hiv/Aids, spesso le malattie tropicali neglette vengono trascurate e non ricevono l’attenzione necessaria per essere contrastate efficacemente. A lanciare l’allarme è stata l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), il 27 gennaio 2025.
Malattie tropicali neglette non riguardano solo i Paesi poveri
Sebbene le malattie tropicali neglette siano più comuni nelle aree tropicali povere, alcune di esse sono presenti anche in Italia. Nel 2024, ad esempio, si è registrato un numero record di casi di dengue, con quasi 700 persone colpite, di cui oltre 200 con infezioni contratte direttamente nel nostro Paese. Inoltre, ci sono centinaia di casi di malattia di Chagas, che può essere mortale, e di strongiloidosi, che può causare infezioni persistenti. Si stima che in Italia ci siano almeno fino a 5mila persone colpite da queste malattie, tra cui anche schistosomiasi, cisticercosi, scabbia, filariosi, leishmaniosi e una malattia chiamata echinococcosi cistica, che è la più rilevante nel nostro Paese, con circa 15 casi ogni milione di abitanti.