Categorie
Notizie

“Aderenza terapeutica”: cosa c’è da sapere e come influisce sulla salute

L’aderenza terapeutica si riferisce al grado in cui il comportamento di un paziente coincide con le raccomandazioni stabilite dal proprio medico curante. Il concetto riguarda l’assunzione corretta dei farmaci prescritti, seguendo attentamente dosaggi, orari e durata del trattamento. L’aderenza terapeutica si estende anche all’adozione di uno stile di vita sano, con alimentazione equilibrata, attività fisica regolare, e astensione da fumo e alcol.

Seguire attentamente le indicazioni del medico

L’aderenza terapeutica è centrale per il raggiungimento degli obiettivi terapeutici e per il miglioramento della qualità di vita del paziente. Seguire scrupolosamente le indicazioni del medico sull’assunzione dei farmaci garantisce l’efficacia del trattamento, con ridotto rischio di recidive o complicazioni. Allo stesso modo, adottare uno stile di vita sano supporta l’azione dei farmaci e favorisce il benessere generale dell’organismo.

Mancata aderenza terapeutica: quali conseguenze sull’organismo

Al contrario, la scarsa aderenza terapeutica può compromettere l’efficacia del trattamento, portando al deterioramento delle condizioni di salute e a un aumento del rischio di ospedalizzazione. La mancata aderenza può comportare l’incremento dei costi sanitari, sia per il paziente che per il Servizio sanitario nazionale (Ssn), a causa della necessità di ricorrere a terapie più intensive o a interventi di emergenza.

Il consiglio del farmacista non sostituisce il consulto del medico

In tale direzione, i farmacisti, in collaborazione con i medici, possono promuovere stili di vita virtuosi, in primis l’aderenza terapeutica. Ciò erogando, insieme ai prodotti prescritti, informazioni chiare e complete e sulle corrette modalità di assunzione – in accordo con la prescrizione –. Ciò nonostante è utile ricordare che il consiglio dei farmacisti non sostituisce il consulto con i medici curanti, ove la problematica presentata dovesse perdurare. È necessario contattare i medici curanti o i medici specialisti di riferimento per un parere medico completo e personalizzato.

Categorie
Notizie

Malattie tropicali: un problema di tutti, non solo dei Paesi poveri

Quando si parla di malattie tropicali neglette, si fa riferimento a un gruppo di malattie molto diverse tra loro, causate da vari microrganismi come virus, batteri e parassiti. Si tratta di malattie particolarmente diffuse nelle zone più povere del mondo, dove le persone soffrono di malnutrizione e non hanno accesso a cure mediche adeguate. Anche se il loro impatto sulla salute è paragonabile a quello di malattie ben più conosciute come la tubercolosi, la malaria e l’Hiv/Aids, spesso le malattie tropicali neglette vengono trascurate e non ricevono l’attenzione necessaria per essere contrastate efficacemente. A lanciare l’allarme è stata l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), il 27 gennaio 2025.

Malattie tropicali neglette non riguardano solo i Paesi poveri

Sebbene le malattie tropicali neglette siano più comuni nelle aree tropicali povere, alcune di esse sono presenti anche in Italia. Nel 2024, ad esempio, si è registrato un numero record di casi di dengue, con quasi 700 persone colpite, di cui oltre 200 con infezioni contratte direttamente nel nostro Paese. Inoltre, ci sono centinaia di casi di malattia di Chagas, che può essere mortale, e di strongiloidosi, che può causare infezioni persistenti. Si stima che in Italia ci siano almeno fino a 5mila persone colpite da queste malattie, tra cui anche schistosomiasi, cisticercosi, scabbia, filariosi, leishmaniosi e una malattia chiamata echinococcosi cistica, che è la più rilevante nel nostro Paese, con circa 15 casi ogni milione di abitanti.

Categorie
Notizie

Prova costume: la preparazione comincia da ora

Nonostante l’inverno sia ancora nel pieno del suo corso, molte persone iniziano a pensare alla prova costume e a come migliorare il proprio aspetto fisico in vista dell’estate. Per ottenere risultati duraturi e non dannosi per la salute, è bene cominciare per tempo a prendersi cura del proprio corpo, adottando uno stile di vita sano ed equilibrato.

Spazio alla corretta alimentazione

L’alimentazione varia e bilanciata con frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, fa in modo che l’organismo incameri i nutrienti essenziali per il suo corretto funzionamento. Al contempo, è opportuno ridurre il consumo di alimenti processati, zuccheri aggiunti e grassi saturi, che favoriscono l’aumento di peso e l’insorgenza di problemi di salute.

Esercizio fisico regolare è altrettanto importante

Svolgere attività fisica con costanza, almeno 30 minuti al giorno per cinque giorni a settimana, aiuta a bruciare le calorie in eccesso, tonificare i muscoli e migliorare il metabolismo. Non è indispensabile frequentare una palestra o dedicarsi a sport intensi: anche la semplice passeggiata a ritmo sostenuto, una corsa leggera o il nuoto possono apportare benefici significativi. Spazio anche alla corretta idratazione e del riposo. Assumere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno aiuta a mantenere l’organismo idratato e a favorire l’eliminazione delle tossine. Dormire un numero adeguato di ore per notte, almeno 7-8, consente al corpo di recuperare le energie e di funzionare in modo ottimale. È utile ricordare che i consigli dei farmacisti non intendono sostituire il consulto con i medici curanti. Se la problematica presentata dovesse perdurare, è necessario contattare il proprio medico di base o gli specialisti di riferimento per una valutazione approfondita e un piano di intervento personalizzato.

Categorie
Notizie

“Prevenire è meglio che curare”: alcune informazioni sulla prevenzione delle malattie croniche

La malattia definita come “cronica” è una condizione di salute persistente che si protrae nel tempo e richiede un’attenzione medica continuativa. A differenza delle patologie cosiddette “acute” – caratterizzate da esordio improvviso e durata limitata – le malattie croniche si sviluppano gradualmente e possono perdurare per mesi, anni o per tutta la vita. In molti casi, si presentano in maniera asintomatica, ovvero senza segnali evidenti. Tra le malattie croniche più diffuse vi sono il diabete, l’ipertensione arteriosa, le malattie cardiovascolari, l’asma, e alcune forme di cancro. Si tratta di condizioni che richiedono modifiche dello stile di vita, una gestione attenta dei sintomi e un monitoraggio regolare da parte del personale sanitario per prevenire complicanze e mantenere una buona qualità di vita.

Quale è il primo passo per prevenire le malattie croniche

Alla luce delle caratteristiche peculiari, la prevenzione delle malattie croniche è un aspetto centrale per il mantenimento di un buono stato di salute. Stile di vita sano, caratterizzato da alimentazione equilibrata e da regolare attività fisica, è il primo passo utile a ridurre il rischio di sviluppare patologie croniche.

Alimentazione bilanciata per il benessere dell’organismo

L’alimentazione varia ed equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali, e proteine magre, garantisce all’organismo all’apporto dei nutrienti essenziali per il corretto funzionamento. È utile limitare – se non proprio evitare – il consumo di cibi processati e ultra-processati, zuccheri aggiunti e grassi saturi, privilegiando invece alimenti freschi e minimamente lavorati industrialmente. È fondamentale assumere una quantità adeguata di acqua ogni giorno per avere l’organismo idratato e favorire l’eliminazione delle tossine.

Attività fisica regolare alleata della prevenzione

Con la corretta alimentazione, l’attività fisica regolare ha un ruolo centrale nella prevenzione delle malattie croniche. È raccomandabile dedicare almeno 150 minuti a settimana ad attività di moderata intensità, come camminata veloce, nuoto o bicicletta, o 75 minuti ad attività ad alta intensità, come corsa o sport agonistici. L’esercizio fisico aiuta a mantenere il peso corporeo adeguato, a migliorare la funzionalità cardiovascolare, a rafforzare il sistema immunitario, riducendo così il rischio di patologie croniche.

Quando necessario, rivolgersi al medico curante

È utile ricordare che le informazioni fornite dai farmacisti hanno un valore puramente informativo e non intendono sostituire il consulto con i medici curanti. Qualora i sintomi o le problematiche dovessero persistere, è necessario rivolgersi al proprio medico di famiglia o allo specialista di riferimento per una valutazione approfondita e un’adeguata terapia.

Categorie
Notizie

Pet therapy, i benefici sulla salute fisica e mentale

L’interazione tra esseri umani e animali da compagnia ha radici antiche, ma solo recentemente la scienza ha iniziato a indagare i potenziali benefici terapeutici della relazione. La pet therapy, o zooterapia, sfrutta il legame speciale tra uomo e animale per promuovere il benessere fisico, emotivo e sociale delle persone. La terapia complementare può essere utilizzata in ospedali, case di riposo, scuole e centri di riabilitazione, per aiutare pazienti di tutte le età a superare difficoltà e migliorare la qualità della vita.

Gli effetti della pet therapy sulla salute fisica e mentale

Diversi studi hanno dimostrato che interagire con un animale da compagnia può portare a una serie di benefici per la salute. A livello fisico, la pet therapy può favorire la riduzione la pressione sanguigna, alleviare il dolore cronico e stimolare l’attività motoria. Il contatto con un animale può favorire il rilascio di ormoni come l’ossitocina e la serotonina per un effetto calmante e antidepressivo. A livello psicologico, la compagnia di un animale può ridurre ansia, depressione e il senso di solitudine, a favore di autostima e fiducia in se stessi.

Approccio professionale e personalizzato nella pet therapy

Per ottenere i massimi benefici dalla pet therapy, è bene affidarsi a professionisti qualificati che sappiano valutare le esigenze individuali di ogni paziente e scegliere l’animale più adatto. Gli animali coinvolti nella terapia, solitamente cani o gatti, devono essere addestrati e certificati per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i partecipanti. È importante che la pet therapy sia integrata in un piano di cura più ampio, in collaborazione con medici, psicologi e altri specialisti, per rispondere in modo olistico alle necessità del paziente. Si ricorda che il consiglio dei farmacisti non intende sostituire il consulto con i medici curanti, nel caso in cui la problematica presentata dovesse perdurare. È sempre necessario contattare i medici curanti o gli specialisti di riferimento per una valutazione completa e personalizzata della propria condizione di salute.