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Insidie estive: i consigli della Sipps per proteggere la salute dei bambini

Estate è sinonimo di vacanze e libertà, ma può nascondere diverse insidie per la salute dei bambini. La Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) ha acceso i riflettori sull’importanza di affrontare correttamente le problematiche e garantire un’estate serena a tutta la famiglia. Durante la stagione estiva, il rischio di contrarre infezioni e malattie aumenta a causa di fattori come il caldo, il contatto con laghi o piscine e la vita all’aperto. Tra le patologie più diffuse si annoverano le infezioni cutanee, le gastroenteriti, le intossicazioni alimentari e le allergie da punture di insetto.

Infezioni cutanee: come riconoscerle e trattarle

Le infezioni cutanee più comuni in estate sono l’impetigine e la micosi. L’impetigine, causata principalmente da batteri come lo Streptococco beta-emolitico di gruppo A e lo Stafilococco aureo, si manifesta con vescicole-bolle che si risolvono in 4-8 giorni. Il trattamento prevede l’uso di antisettici locali e antibiotici topici, mentre nei casi più estesi o profondi è necessaria una terapia antibiotica orale, sempre sotto prescrizione medica. La micosi cutanea, invece, è un’infezione fungina che si presenta con chiazze eritemato-squamose, pruriginose e fastidiose. Il trattamento si basa sull’applicazione di creme anti-micotiche, mentre la terapia sistemica è riservata ai casi resistenti o estesi. Per prevenire queste infezioni, è fondamentale adottare buone norme igieniche e utilizzare ciabattine personali in luoghi pubblici. Si citano, ad esempio, piscine e spogliatoi.

Gastroenteriti e intossicazioni alimentari: prevenzione e gestione

Le gastroenteriti di origine infettiva, causate da virus e batteri, possono essere causa di disidratazione nei bambini. In caso di perdita di liquidi, è necessario compensare con una corretta reidratazione orale, evitando bibite zuccherate. È consigliabile non interrompere l’alimentazione, optando per pasti leggeri e frazionati. Quando si viaggia in zone con scarse condizioni igieniche, è importante adottare precauzioni come bere solo acqua in bottiglia, evitare cibi potenzialmente contaminati e lavare sempre accuratamente le mani. Tra le cause di tossinfezione alimentare, le salmonellosi sono tra le più comuni, trasmesse principalmente attraverso prodotti di origine animale contaminati.

Allergie alle punture di insetto

Le allergie da punture di insetto possono causare reazioni che vanno da semplici eruzioni cutanee a shock anafilattici, sebbene rari. Per prevenire le punture di zanzare, è consigliabile evitare l’uscita nelle ore del tramonto, indossare indumenti coprenti e utilizzare zanzariere e repellenti. In caso di reazioni lievi, è sufficiente applicare una pomata a base di antistaminici e, se necessario, assumere un antipiretico. Nei casi gravi di anafilassi, è fondamentale un intervento tempestivo del medico e cure di supporto. Le punture di meduse e tracine possono causare dolore intenso e reazioni cutanee. Per le punture di medusa, si consiglia di disinfettare con acqua di mare e bicarbonato, mentre per le punture di tracina è utile applicare calore sulla zona colpita. Infine, per evitare colpi di sole e di calore, è essenziale evitare l’esposizione prolungata al sole nelle ore più calde e proteggere adeguatamente il capo dei bambini. È utile ricordare che il consiglio del farmacista non intende sostituire il consulto con il medico curante. Se la problematica presentata dovesse perdurare, è necessario contattare il medico curante o il medico specialista di riferimento.

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“Aifa medicinali”: il nuovo servizio per le informazioni sui farmaci

L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha reso disponibile il servizio “Aifa medicinali”, per effettuare ricerche approfondite e precise sui farmaci autorizzati sul territorio italiano. La piattaforma online è uno strumento per i cittadini, gli operatori sanitari e le aziende farmaceutiche, per l’accesso rapido e completo alle informazioni sui medicinali.

Accesso a documenti e informazioni essenziali sui farmaci

Con “Aifa medicinali” è possibile consultare e scaricare il Foglio illustrativo (Fi) e il Riassunto delle caratteristiche del prodotto (Rcp) dei medicinali. Il Foglio illustrativo contiene informazioni dettagliate sulla composizione, la posologia e le indicazioni terapeutiche del farmaco, mentre il Riassunto delle caratteristiche del prodotto è destinato principalmente agli operatori sanitari e riporta dati fondamentali sull’efficacia e la sicurezza dei medicinali. La piattaforma dell’Aifa fornisce informazioni sulla rimborsabilità del medicinale da parte del Servizio sanitario nazionale (Ssn), sul regime di fornitura e su eventuali carenze nella disponibilità del farmaco.

L’importanza del consulto del medico curante

È utile ricordare che le informazioni fornite dal servizio “Aifa medicinali” non sostituiscono il consulto con il medico curante. In caso di problematiche persistenti o dubbi riguardanti l’utilizzo di un farmaco, è necessario contattare il proprio medico di fiducia o lo specialista di riferimento.

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Italiani e falsi miti estivi: sei su dieci consigliano credenze popolari sulla salute

L’estate è arrivata e, insieme alle vacanze, riemergono le credenze popolari che hanno accompagnato le ferie degli italiani per generazioni. Secondo una ricerca condotta da Human Highway per Assosalute, l’Associazione farmaci di automedicazione parte di Federchimica, nove italiani su dieci hanno sentito parlare di questi “intramontabili” miti estivi almeno una volta nella vita. L’indagine ha evidenziato come tali credenze siano profondamente radicate nella cultura italiana, indipendentemente da età, genere e titolo di studio. Inoltre, ben sei italiani su dieci hanno consigliato ad altri di seguire almeno uno di questi miti estivi, un’attitudine diffusa anche tra le generazioni più giovani.

Le credenze più diffuse e ritenute vere

Alcune credenze sono ampiamente radicate nella cultura popolare italiana: quasi sette italiani su dieci hanno sentito dire che bisogna attendere almeno tre ore prima di fare il bagno dopo aver mangiato, che le carote stimolano l’abbronzatura (53,2%) e che l’acqua di mare disinfetti le ferite (50,1%). Le credenze più comuni sono anche quelle ritenute vere e scientificamente fondate da una consistente porzione della popolazione: un italiano su tre è convinto che l’acqua salata disinfetti le ferite, che mangiare carote intensifichi l’abbronzatura e che sia necessario aspettare tre ore dopo i pasti prima di fare il bagno. Un italiano su cinque ritiene che l’urina sia un ottimo rimedio per punture di tracine e meduse, mentre uno su dieci crede che il sole guarisca le ferite accelerando la cicatrizzazione.

Il parere dell’esperto: conferme e smentite

Il Dott. Claudio Cricelli, presidente Emerito della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg), intervistato per confermare o sfatare i miti estivi sui piccoli disturbi, ha osservato che il tempo di attesa prima di fare il bagno dopo mangiato dipende da ciò che si è consumato, variando da 20 minuti per un succo di frutta a 5 ore per la carne di maiale. Riguardo alle ferite, il Dottore ha consigliato di detergere con acqua corrente non contaminata e, in assenza di questa, è possibile utilizzare l’acqua marina pulita, disinfettando e coprendo successivamente la ferita. Per le punture di tracina o medusa, l’uso dell’urina o l’applicazione di ghiaccio non sono rimedi efficaci, mentre è consigliabile lavare la zona con acqua calda e applicare una crema specifica antinfiammatoria o un gel al cloruro di alluminio. Il Dott. Cricelli ha sottolineato l’importanza di una dieta varia ed equilibrata, ricca di alimenti contenenti beta-carotene e acqua, per favorire l’abbronzatura e proteggere la pelle. L’applicazione frequente e abbondante di protezione solare, preferibilmente con fattore 30 o 50, è fondamentale per evitare danni alla pelle, soprattutto nei bambini.

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L’impatto dello sport intensivo sulla crescita e la salute dei più piccoli

Durante il congresso nazionale della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) tenutosi a Firenze, è emersa una tematica riguardante l’impatto dell’attività sportiva di livello intensivo praticata da minori in età prematura. Secondo quanto esposto da Marcello Bergamini, pediatra di Ferrara, tale pratica può avere ripercussioni negative su diversi aspetti della crescita e dello sviluppo dei giovani atleti.

Possibili conseguenze dell’attività sportiva intensa in età precoce

L’attività sportiva intensa, se praticata in età precoce, potrebbe influenzare lo sviluppo fisico e psicologico dei minori, oltre a favorire l’insorgenza di patologie a carico dell’apparato osteoarticolare, disturbi del ciclo mestruale, del comportamento alimentare e del comportamento in generale. Secondo gli esperti, ciò è dovuto al fatto che i giovani atleti, ancora in fase di crescita, vengono sottoposti a carichi di lavoro spesso inappropriati rispetto alla loro età.

Monitoraggio dei giovani atleti

ebbene questa problematica interessi una percentuale relativamente bassa della popolazione infantile (circa il 3-5%), il suo impatto è considerevole e richiede un’attenzione particolare da parte dei professionisti sanitari. È utile ricordare che il consiglio del farmacista non intende sostituire il consulto con il pediatra o con il medico curante. Qualora la problematica presentata dovesse perdurare, è necessario contattare il medico curante o il medico specialista di riferimento per una valutazione approfondita e un adeguato percorso terapeutico.

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Conservazione dei farmaci in estate: i consigli Aifa per una gestione sicura

Con l’arrivo della stagione estiva, la corretta conservazione dei farmaci è importante per garantirne l’efficacia e la sicurezza. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha diffuso delle linee guida per aiutare i pazienti a gestire correttamente i propri medicinali durante i periodi di caldo intenso e in occasione di viaggi e vacanze. La temperatura di conservazione è un fattore centrale per mantenere inalterate le proprietà dei farmaci. È fondamentale consultare il foglio illustrativo di ciascun medicinale per verificare le specifiche condizioni di conservazione raccomandate dal produttore. In assenza di indicazioni particolari, l’Aifa ha consigliato di conservare i farmaci in luoghi freschi e asciutti, con una temperatura non superiore ai 25 gradi centigradi. Durante gli spostamenti, l’utilizzo di borse termiche può mantenere la temperatura adeguata per l’intera durata del viaggio.

Attenzione alle modalità di trasporto dei medicinali

Per quanto riguarda il trasporto dei farmaci, come spiegato dall’Aifa, è opportuno adottare alcune precauzioni. In automobile, è preferibile collocare i medicinali nell’abitacolo piuttosto che nel bagagliaio, poiché la temperatura risulta generalmente più fresca. In caso di viaggio aereo, l’Aifa ha raccomandato di trasportare i farmaci salvavita nel bagaglio a mano, insieme alle relative prescrizioni mediche. È importante ricordare che i liquidi di volume non superiore a 100 millilitri possono essere trasportati nel bagaglio a mano, purché inseriti in buste trasparenti, mentre non sussistono restrizioni per compresse e capsule. Particolare attenzione deve essere riservata ai farmaci che richiedono condizioni di conservazione specifiche. L’insulina, ad esempio, necessita di una temperatura controllata compresa tra 2 e gli 8 gradi centigradi. Analogamente, i farmaci per la tiroide, i contraccettivi e altri medicinali a base ormonale risultano particolarmente sensibili alle variazioni termiche. In ogni caso, è essenziale evitare l’esposizione diretta dei farmaci a fonti di calore e alla luce solare.

Monitoraggio dell’aspetto e compatibilità con l’esposizione solare

L’aspetto esteriore dei farmaci può fornire sin da subito indicazioni importanti sulla loro integrità. L’Aifa ha spiegato che ove si notassero alterazioni nel colore, nell’odore o nella consistenza di un medicinale abitualmente assunto, è consigliabile consultare il medico o il farmacista prima di procedere all’assunzione. I cambiamenti potrebbero essere indicativi di un deterioramento del prodotto. È inoltre fondamentale verificare la compatibilità dei farmaci con l’esposizione solare. Alcuni medicinali possono indurre reazioni di fotosensibilizzazione, manifestandosi con dermatiti o eczemi. Il fenomeno può interessare in particolare creme a base di cortisone, gel, soluzioni o spray, ma anche antibiotici e anticoagulanti. In questi casi, è opportuno evitare l’esposizione al sole, specialmente nelle ore più calde della giornata, e utilizzare sempre un’adeguata protezione solare. In situazioni specifiche, come dopo l’applicazione di cerotti a base di ketoprofene, è necessario evitare l’esposizione solare fino a due settimane dopo il trattamento. È utile ricordare che il consiglio del farmacista non intende sostituire il consulto con il medico curante. In caso di problematiche persistenti, è necessario contattare il medico curante o lo specialista di riferimento.