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Allergie e raffreddori stagionali: i possibili rimedi per la prevenzione

Allergie e raffreddori stagionali sono disturbi che colpiscono molte persone, soprattutto nei cambi di stagione. Sono causati dalla risposta del sistema immunitario a sostanze normalmente innocue, come pollini, acari della polvere, o peli di animali. Tra i sintomi più frequenti vi sono starnuti, naso che cola, congestione nasale, prurito agli occhi e alla gola, e talvolta tosse e respiro sibilante.

Allergie stagionali e accortezze quotidiane

Per prevenire le allergie stagionali è consigliabile tenere chiuse le finestre nei periodi di maggiore concentrazione di pollini nell’aria e utilizzare filtri antipolvere e antipolline nei sistemi di ventilazione e condizionamento. È opportuno evitare di stendere il bucato all’aperto, poiché i pollini possono depositarsi sui tessuti. Dopo aver trascorso del tempo all’aperto, è bene lavarsi i capelli e cambiare gli abiti per rimuovere eventuali tracce di allergeni.

Opzioni per le allergie e dei raffreddori stagionali

Quando i sintomi delle allergie o dei raffreddori stagionali si manifestano, è possibile ricorrere a diversi trattamenti per alleviare il disagio. Gli antistaminici sono spesso la prima linea di difesa, in quanto riducono i sintomi come starnuti, naso che cola e prurito. Esistono anche spray nasali a base di corticosteroidi che possono essere utilizzati per ridurre l’infiammazione delle vie aeree superiori. In alcuni casi, i medici possono prescrivere farmaci broncodilatatori per alleviare la tosse e il respiro sibilante. L’uso di soluzioni saline per irrigare le cavità nasali può contribuire a rimuovere gli allergeni e a ridurre la congestione.

I consigli dei farmacisti non sostituiscono il consulto con i medici

È importante sottolineare che, sebbene i consigli dei farmacisti possano essere utili nella gestione delle allergie e dei raffreddori stagionali, essi non intendono sostituire il consulto con i medici curanti. Se i sintomi persistono o si aggravano, è necessario contattare il proprio medico di base o lo specialista allergologo per la valutazione approfondita e il piano di trattamento personalizzato.

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Malattie cardiovascolari: prevenirle è meglio che curarle

Le malattie cardiovascolari sono tra le principali cause di mortalità in tutto il mondo. Con lo stile di vita sano e facendo attenzione ai fattori di rischio, è possibile ridurre il rischio di sviluppare problemi cardiaci. Dieta equilibrata e attività fisica regolare sono pilastri per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. È consigliabile privilegiare il consumo di frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e grassi insaturi, limitando zuccheri, grassi saturi, e sale. Attività fisica regolare, come camminare, nuotare o andare in bicicletta per almeno 30 minuti al giorno, può aiutare a mantenere il peso corporeo sano, a ridurre la pressione sanguigna e a migliorare la circolazione.

Monitoraggio dei fattori di rischio e importanza di controlli regolari

Per preservare la salute è essenziale monitorare i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari: ipertensione, colesterolo alto, diabete e fumo. È raccomandabile effettuare controlli medici regolari per tenere sotto controllo i parametri e intervenire tempestivamente in caso di necessità. I farmacisti, in tale direzione, possono fornire consigli su come monitorare la pressione sanguigna e il colesterolo a casa, nonché offrire supporto per smettere di fumare e gestire il diabete. È importante sottolineare che il consiglio dei farmacisti non intende sostituire il consulto con i medici curanti, ove la problematica presentata dovesse perdurare. In tal caso, è necessario contattare i medici curanti o i medici specialisti di riferimento.

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Tecniche di rilassamento efficaci per ridurre lo stress quotidiano

Lo stress è una risposta naturale dell’organismo a situazioni di pressione o difficoltà. Ciò nonostante, quando lo stress diventa cronico può avere un impatto negativo sulla salute fisica e mentale. Per contrastare gli effetti negativi dello stress, potrebbe essere utile adottare strategie efficaci di gestione e rilassamento. Le tecniche di rilassamento sono una delle vie con cui provare a ridurre la tensione accumulata, favorire il benessere psicofisico e migliorare la qualità della vita.

Gestione dello stress: principali tecniche di rilassamento

Tra le tecniche di rilassamento più diffuse e apprezzate vi sono la respirazione profonda, la meditazione, lo yoga e il training autogeno. La respirazione profonda consiste nel concentrarsi sul proprio respiro, inspirando lentamente dal naso ed espirando dalla bocca, favorendo così un senso di calma e tranquillità. La meditazione permette di focalizzare l’attenzione sul momento presente, allontanando i pensieri negativi e le preoccupazioni. Lo yoga combina esercizi di respirazione, posizioni corporee e meditazione, per l’equilibrio tra mente e corpo. Il training autogeno è una tecnica di autoipnosi che aiuta a rilassare i muscoli e a ridurre la tensione psicofisica.

Tecniche di rilassamento: i benefici per il benessere psicofisico

L’utilizzo di tecniche di rilassamento può portare a benefici per il benessere dell’individuo. In particolare, migliorare la qualità del sonno, favorendo un riposo più profondo e ristoratore. Il rilassamento può aumentare concentrazione, lucidità mentale e capacità di gestire le situazioni stressanti in modo più efficace. A livello fisico, le tecniche di rilassamento possono ridurre la tensione muscolare, alleviare i dolori cronici e migliorare la funzionalità del sistema immunitario. È utile ricordare che il consiglio dei farmacisti non intende sostituire il consulto con i medici, ove la problematica presentata dovesse perdurare. In caso di persistenza dei sintomi o di dubbi sulla propria condizione di salute, è necessario contattare il medico curante o il medico specialista di riferimento.

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Riattivazione motoria autunnale: i consigli per riprendere l’attività fisica

L’estate è alle spalle e con l’arrivo dell’autunno molte persone sentono il bisogno di riprendere l’attività fisica dopo un periodo di inattività. È fondamentale approcciarsi alla riattivazione motoria in modo graduale e consapevole, per evitare il rischio di infortuni e garantire un benessere duraturo.

Ripresa graduale dell’attività fisica

Il primo passo per la corretta riattivazione motoria autunnale consiste nel pianificare un programma di allenamento progressivo. È bene iniziare con sessioni di attività fisica di breve durata e a bassa intensità, per poi aumentare gradualmente il volume e l’intensità degli esercizi nel corso delle settimane. Ciò per consentire al corpo di adattarsi gradualmente allo sforzo e ridurre il rischio di sovraccarico e infortuni.

Corretta alimentazione e idratazione

È bene prestare attenzione all’alimentazione e all’idratazione durante la riattivazione motoria autunnale. L’alimentazione equilibrata, ricca di frutta, verdura, proteine magre e carboidrati complessi, fornisce al corpo i nutrienti necessari per l’attività fisica e il recupero muscolare. È fondamentale mantenersi idratati, bevendo acqua prima, durante e dopo l’allenamento, per compensare la perdita di liquidi attraverso la sudorazione. È utile ricordare che il consiglio dei farmacisti non intende sostituire il consulto con i medici. Qualora la problematica presentata dovesse perdurare, è necessario contattare il proprio medico di base o lo specialista di riferimento per una valutazione approfondita e un trattamento adeguato.

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Inquinamento domestico: il decalogo per la qualità dell’aria in casa

L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha colto l’occasione della Giornata mondiale dell’habitat, che ricorre ogni primo lunedì di ottobre, per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della qualità dell’aria nelle abitazioni. Come osservato da Gaetano Settimo, coordinatore del gruppo di studio inquinamento indoor dell’Iss, l’aria indoor è uno dei principali determinanti di salute e un tema di sanità pubblica, poiché è negli ambienti chiusi che avviene la maggior parte dell’esposizione della popolazione all’inquinamento atmosferico.

Gli inquinanti presenti in casa

L’esposizione prolungata agli inquinanti presenti nell’aria di casa può influenzare negativamente la salute delle persone, aggravando patologie preesistenti come malattie cardiache, respiratorie, allergiche, neurologiche e tumorali. Tra gli inquinanti indoor più rilevanti vi sono i composti organici volatili (Cov), le particelle sospese, gli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), le diossine, i policlorobifenili (Pcb) e i perfluoroalchilici (Pfas).

Fonti di inquinamento indoor: dai materiali alle attività quotidiane

Le fonti di inquinanti in casa sono molteplici: dai materiali da costruzione, agli arredi, alle apparecchiature elettroniche, fino ai prodotti per la pulizia e l’igiene personale. Anche le normali attività quotidiane come cucinare, riscaldare gli ambienti e fumare favoriscono l’inquinamento in casa. La preparazione dei cibi, il tipo di combustibile utilizzato per il riscaldamento e l’uso di diffusori di fragranze rilasciano nell’aria domestica diverse sostanze potenzialmente nocive.

Il ruolo centrale dell’umidità in casa

L’umidità, pur non essendo un inquinante in sé, può favorire lo sviluppo di muffe e la proliferazione degli acari della polvere, influenzando negativamente la qualità dell’aria interna. È utile sottolineare che la concentrazione di anidride carbonica (CO2) non è un indicatore affidabile della qualità dell’aria indoor, poiché non tiene conto delle altre fonti di inquinamento presenti.

Decalogo per migliorare l’aria domestica: i consigli dell’Iss

Per aiutare le persone a proteggere la propria salute dall’inquinamento indoor, il gruppo di studio dell’Iss ha elaborato un decalogo di consigli pratici. Tra le raccomandazioni principali il frequente ricambio d’aria aprendo le finestre, l’uso moderato di prodotti per la pulizia evitando di mescolarli, l’astensione dal fumo in casa, l’arieggiamento degli abiti provenienti dalla lavanderia e dei mobili nuovi, la limitazione nell’uso di insetticidi e la rimozione degli allergeni in presenza di animali domestici.

Migliorare la qualità dell’aria in casa

L’Iss ha ricordato che le piante non contribuiscono in modo significativo alla riduzione dell’inquinamento indoor e consiglia di preferire prodotti a basse emissioni in caso di ristrutturazioni o imbiancature, arieggiando il più possibile gli ambienti interessati. Seguendo questi semplici accorgimenti, è possibile migliorare la qualità dell’aria nelle proprie abitazioni e tutelare la salute respiratoria di tutta la famiglia.