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Come potenziare il sistema immunitario in vista dell’inverno

Con l’arrivo dell’inverno anche l’organismo è messo alla prova: le temperature più basse, l’umidità e la minore esposizione alla luce solare possono indebolire le difese immunitarie, rendendolo più vulnerabile a virus e batteri. Il sistema immunitario è un complesso di cellule e tessuti che lavorano insieme per proteggere l’organismo da agenti patogeni esterni. Un sistema immunitario forte e ben funzionante è utile a mantenere il buono stato di salute. Tuttavia, diversi fattori possono influenzare negativamente l’efficienza dell’organismo: stress, una dieta non equilibrata, mancanza di sonno ed esposizione a sostanze tossiche.

Come rafforzare il sistema immunitario. Per rafforzare il sistema immunitario in vista dell’inverno, è importante adottare uno stile di vita sano, tra cui una dieta equilibrata, ricca di frutta e verdura, che fornisce all’organismo i nutrienti necessari per sostenere le difese immunitarie. L’attività fisica regolare, il riposo adeguato e la gestione dello stress sono altrettanto importanti. Inoltre, è possibile ricorrere a integratori alimentari specifici, come vitamina C, vitamina D e zinco, che possono giocare un ruolo nel rafforzamento del sistema immunitario. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare i propri farmacisti di fiducia o un medico prima di iniziare l’uso di integratori, per assicurarsi che siano adatti alle proprie esigenze e non interagiscano negativamente con eventuali altri farmaci assunti.

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I consigli per smaltire i farmaci in maniera responsabile

Nel corso del “percorso del farmaco”, dalla gestione allo smaltimento, è fondamentale essere adeguatamente informati su come assumere, conservare e smaltire correttamente i farmaci. A far luce su questi aspetti è Assosalute, associazione delle aziende che producono farmaci da banco, parte di Federchimica. L’assunzione di un farmaco richiede la lettura accurata delle istruzioni presenti nel foglietto illustrativo e il rispetto delle indicazioni fornite dal medico o dal farmacista. È altresì necessario conservare il farmaco insieme alla sua confezione.

Conservazione dei farmaci: attenzione e cura. Per quanto riguarda la conservazione, è essenziale leggere attentamente le modalità indicate nel foglietto illustrativo. In assenza di indicazioni specifiche, i farmaci dovrebbero essere conservati in un luogo fresco e asciutto, con una temperatura non superiore ai 25 gradi centigradi, evitando l’esposizione diretta a fonti di calore. È importante evitare forti variazioni di temperatura e la conservazione dei farmaci in ambienti eccessivamente umidi. È opportuno prestare attenzione all’aspetto del medicinale: se presenta variazioni di colore, odore o consistenza, potrebbe essersi verificata un’alterazione. In tal caso, è consigliabile consultare il medico o chiedere consiglio al farmacista.

Smaltimento dei farmaci: un gesto di responsabilità. Lo smaltimento dei farmaci richiede particolare attenzione. Se il farmaco è terminato, è necessario differenziare le componenti della confezione secondo le indicazioni del proprio Comune. Per i farmaci scaduti, invece, è necessario conferire il farmaco negli appositi contenitori presso le farmacie o le isole ecologiche. In caso di formulazioni liquide, non si devono sciacquare i residui del farmaco se esaurito e, se scaduto, non si deve svuotare la confezione ma portarla negli appositi contenitori. Per informazioni sulle corrette procedure di smaltimento dei farmaci, è possibile fare riferimento al farmacista o al proprio Comune, o consultare il sito www.nonmiscaderesuifarmaci.it. Il consiglio del farmacista non intende sostituire il consulto con il medico curante. Se la problematica presentata dovesse perdurare, è necessario contattare il medico curante o il medico specialista di riferimento.

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L’avviso Ema: «Segnalazioni di falsificazione del farmaco Ozempic in penne pre-riempite»

L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha comunicato alle autorità nazionali competenti la scoperta di versioni falsificate del medicinale Ozempic, a base di semaglutide, 1 mg, soluzione per iniezione, utilizzato per il trattamento del diabete, in penne pre-riempite. Queste versioni contraffatte sono state rintracciate presso grossisti nell’Unione europea e nel Regno Unito. Ogni confezione di medicinale nell’Ue è dotata di un codice a barre 2D e un numero di serie unico, per consentire la tracciabilità in un sistema elettronico che copre l’intero territorio dell’Unione europea. Le penne pre-riempite di Ozempic presentano numeri di lotto, codici a barre 2D e numeri di serie unici, riconducibili a confezioni originali del medicinale. Tuttavia, le confezioni di Ozempic falsificate, una volta scansionate, hanno mostrato numeri di serie inattivi, segnalando così una possibile contraffazione.

Caratteristiche del prodotto falsificato. Il prodotto falsificato mostra differenze nell’aspetto rispetto all’originale. Un’immagine della versione contraffatta di Ozempic è stata resa pubblica dall’Agenzia regolatoria della Germania, sebbene si sottolinea che questa rappresenta solo un esempio e che potrebbero esistere penne falsificate con altre caratteristiche. Non sono state rilevate prove che versioni falsificate siano state distribuite ai pazienti da farmacie legali, né sono state segnalate conseguenze dannose per i pazienti legate all’uso del medicinale falsificato. La questione è attualmente oggetto di indagine da parte delle Agenzie regolatorie Ue e delle forze di polizia, con l’Ema che fornisce assistenza alle autorità nazionali in queste indagini.

Informazioni per i pazienti. I pazienti dell’Unione europea sono stati avvertiti riguardo ai casi di falsificazione di confezioni del medicinale Ozempic rinvenute presso grossisti di paesi Eu e nel Regno Unito. È fondamentale controllare il foglio illustrativo per verificare l’aspetto del prodotto originale. Si sconsiglia categoricamente l’utilizzo di Ozempic se si sospetta che sia falsificato, poiché potrebbe arrecare gravi danni alla salute. Se si è in possesso di una penna di Ozempic che non presenta le caratteristiche della penna originale, si consiglia di riportarla immediatamente in farmacia e seguire le indicazioni fornite dall’autorità nazionale. Non sono state rilevate prove che i prodotti falsificati siano stati distribuiti ai pazienti attraverso farmacie legali. Se si acquista da farmacie online, si raccomanda di acquistare solo da farmacie legali; per maggiori informazioni si consiglia di consultare il sito “buying medicines online”. È opportuno ricordare che il consiglio del farmacista non intende sostituire il consulto con il medico curante. Se la problematica presentata dovesse perdurare, è necessario contattare il medico curante o il medico specialista di riferimento.

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Menopausa e diabete: un complesso intreccio ormonale e metabolico

La menopausa è una fase naturale della vita di una donna, caratterizzata da una diminuzione dei livelli di ormoni sessuali. Il processo, che in media inizia intorno ai 52 anni, segna la fine della capacità riproduttiva della donna. La menopausa può avere effetti significativi sulla salute generale, in particolare sul cuore e sulle ossa, a causa della perdita della protezione degli estrogeni. La situazione diventa ancora più complessa quando si considera l’interazione tra menopausa e diabete. Nelle donne sane, il sistema ormonale funziona in un equilibrio complesso, come un’orchestra sincronizzata. Tuttavia, nelle donne con diabete, la diminuzione degli estrogeni può causare squilibri. La condizione può portare a una serie di complicazioni, tra cui un aumento della resistenza all’insulina e un peggioramento del diabete di tipo 2.

Diabete e menopausa: un intreccio complesso. Il diabete può influenzare la funzione ovarica e, di conseguenza, l’età della menopausa. In alcune donne con diabete a esordio tardivo, l’aumento di peso può ritardare l’inizio della menopausa. Tuttavia, in altre donne, un controllo non ottimale della glicemia può causare un danno cronico alle pareti interne dei vasi sanguigni, portando a un invecchiamento precoce della riserva ovarica e quindi a una menopausa anticipata. Uno studio ha dimostrato che le donne con diabete preesistente, sia di tipo 1 che di tipo 2, tendono ad entrare in menopausa prima delle donne senza diabete. Inoltre, la presenza di diabete di tipo 2 può triplicare il rischio di menopausa precoce.

Menopausa, diabete e salute generale. La menopausa può essere un fattore di rischio per l’insorgenza del diabete? Non esiste una relazione diretta tra menopausa e sviluppo del diabete di tipo 2. Tuttavia, il declino dei livelli di estrogeni può portare ad un aumento di peso e alla resistenza all’insulina, che predispone alla malattia. Tale rischio è più elevato nelle donne in sovrappeso e obese. Le donne con diabete possono sperimentare sintomi della menopausa più intensi. I livelli elevati di glucosio nel sangue possono aumentare il rischio di infezioni, come infezioni del tratto urinario e infezioni vaginali. La menopausa può causare rapporti sessuali dolorosi a causa dei cambiamenti ormonali che portano alla secchezza vaginale, e il diabete può danneggiare le cellule nervose della vagina, contribuendo all’aumento del dolore.

Possibile insorgenza di aterosclerosi. Infine, sia la menopausa che il diabete possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e osteoporosi. Durante la menopausa, i cambiamenti ormonali possono aumentare l’infiammazione e favorire l’insorgenza di aterosclerosi, già presente di per sé nella malattia diabetica. Pertanto, il diabete e la menopausa agiscono come un circolo vizioso che deve essere riconosciuto e trattato. È utile ricordare che questo articolo non intende sostituire il consulto con il medico curante. Se la problematica presentata dovesse perdurare, è necessario contattare il medico curante o il medico specialista di riferimento.

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Gestione dell’ipertensione: il ruolo dei medici e dei farmacisti per la salute dei pazienti

L’ipertensione, comunemente nota come “pressione alta”, è una condizione che richiede un monitoraggio costante e un’adeguata gestione per prevenire complicazioni a lungo termine. Nella fase di esordio di tale condizione, infatti, l’ipertensione potrebbe non presentare sintomi evidenti. In questo contesto, il ruolo dei medici e dei farmacisti è fondamentale. I professionisti sanitari non solo forniscono le necessarie prescrizioni mediche, ma offrono anche un supporto informativo e consulenziale indispensabile per la corretta gestione della malattia. I medici, in particolare, sono responsabili della diagnosi dell’ipertensione e della prescrizione del trattamento più adatto al singolo paziente. Monitorano costantemente l’andamento della pressione arteriosa e, se necessario, aggiustano il trattamento in base all’evoluzione della condizione.

Il contributo dei farmacisti nel monitoraggio dell’ipertensione. Allo stesso tempo, i farmacisti possono svolgere un ruolo nel monitoraggio dell’ipertensione. Essi, infatti, sono il primo punto di contatto per i pazienti e possono fornire consigli utili sulla gestione quotidiana della malattia. I farmacisti possono aiutare i pazienti a comprendere meglio le indicazioni mediche e a seguire correttamente il piano terapeutico prescritto. Inoltre, possono fornire informazioni preziose sui possibili effetti collaterali dei farmaci per l’ipertensione e su come gestirli. I farmacisti possono anche consigliare i pazienti su stili di vita salutari che possono contribuire a mantenere la pressione arteriosa sotto controllo, come una dieta equilibrata e l’attività fisica regolare.

La collaborazione tra medici e farmacisti per la salute dei pazienti. La collaborazione tra medici e farmacisti è fondamentale per garantire la migliore gestione possibile dell’ipertensione. L’approccio cosiddetto “integrato” permette di fornire ai pazienti un supporto completo, che va dalla diagnosi alla gestione quotidiana della malattia. È importante ricordare che, nonostante il ruolo dei medici e dei farmacisti, la gestione dell’ipertensione richiede anche un impegno attivo da parte del paziente. Seguire attentamente le indicazioni mediche e adottare uno stile di vita sano sono passaggi fondamentali per mantenere la pressione arteriosa sotto controllo. Il consiglio del farmacista non intende sostituire il consulto con il medico curante. Qualora la problematica presentata dovesse perdurare, è necessario contattare il medico curante o il medico specialista di riferimento.