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Salute e attività fisica: un legame indissolubile

L’importanza dell’attività fisica per il mantenimento di uno stato di salute ottimale è da tempo riconosciuta dalla comunità scientifica internazionale. L’esercizio fisico, se praticato con regolarità, contribuisce al benessere dell’organismo, influenzando sia la sfera fisica che quella psicologica. La pratica costante di attività motoria può aiutare a prevenire diverse patologie: quelle cardiovascolari, il diabete di tipo 2, ma anche alcune forme di cancro. Il movimento regolare aiuta a mantenere il peso corporeo nella norma, riducendo il rischio di obesità e le complicanze ad essa correlate.

Benefici dell’attività fisica per la popolazione anziana. L’effetto benefico dell’esercizio fisico si estende anche al sistema muscolo-scheletrico, migliorando forza, flessibilità e densità ossea. Tale aspetto è rilevante per la popolazione anziana, in quanto praticare attività fisica contribuisce a ridurre il rischio di cadute e fratture. L’attività motoria regolare favorisce il mantenimento di una buona postura e il corretto funzionamento delle articolazioni.

Esercizio fisico e impatto sulla salute mentale. Oltre agli effetti positivi sul corpo, l’esercizio fisico ha un impatto anche sulla salute mentale. La pratica regolare di attività fisica è associata a una diminuzione dei sintomi di ansia e depressione, con la produzione di endorfine, sostanze naturali che inducono sensazioni di benessere e riducono la percezione del dolore. L’attività fisica stimola la neurogenesi, ovvero la formazione di nuovi neuroni, con potenziali benefici sulla memoria e sulle funzioni cognitive.

Supporto nel controllo dello stress. La regolarità nell’esercizio fisico si traduce anche in un miglioramento della qualità del sonno, con effetti positivi sull’umore e sulla capacità di concentrazione durante il giorno. La pratica costante di attività motoria può inoltre essere un valido supporto nel controllo dello stress, offrendo un momento di distrazione dalle preoccupazioni quotidiane e contribuendo a una maggiore serenità.

Raccomandazioni per l’attività fisica sicura. Per trarre il massimo beneficio dall’attività fisica, è consigliabile seguire alcune raccomandazioni. È importante scegliere un tipo di esercizio adeguato alle proprie condizioni fisiche e agli obiettivi di salute, preferibilmente dopo aver consultato un professionista del settore. È essenziale iniziare gradualmente, soprattutto se si è stati inattivi per un lungo periodo, e incrementare l’intensità e la durata dell’attività fisica progressivamente. È fondamentale ascoltare il proprio corpo e interrompere l’esercizio in caso di dolore o malessere. È utile ricordare che le informazioni fornite in questo articolo hanno lo scopo di promuovere la salute attraverso l’attività fisica e non intendono sostituire il parere del medico curante. In caso di necessità di approfondimenti, si raccomanda di contattare il proprio medico di base o lo specialista di riferimento.

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Salute mentale e depressione stagionale: il supporto con le figure specializzate

La depressione stagionale, nota anche come disturbo affettivo stagionale (Das), è una sindrome che si manifesta in determinati periodi dell’anno, solitamente durante l’autunno o l’inverno, quando le ore di luce solare diminuiscono. I sintomi possono variare da una lieve malinconia a una depressione più severa e possono influenzare la qualità della vita delle persone. La diagnosi di tale condizione si basa sull’osservazione di schemi ricorrenti di cambiamento dell’umore correlati alle stagioni. Alla luce dell’impatto sulla qualità della vita, è utile – se non indispensabile – riconoscerne i segnali e cercare un intervento tempestivo per mitigare gli effetti di questo disturbo.

Identificazione e interventi iniziali. La comprensione dei sintomi è uno dei passi iniziali verso la gestione della depressione stagionale. Tristezza persistente, perdita di interesse per attività abitualmente piacevoli, alterazioni del sonno e dell’appetito, affaticamento, irritabilità e difficoltà di concentrazione: sono tutti possibili segnali che l’organismo ha bisogno di aiuto. Al manifestarsi di tali sintomi, dunque, è consigliabile consultare un medico, che potrà valutare la situazione e, se necessario, indirizzare verso lo specialista di riferimento. Il trattamento comprende la terapia con la luce, che si avvale di lampade specifiche per compensare la mancanza di esposizione alla luce naturale, e l’intervento psicoterapeutico, volto a fornire strategie di coping per gestire i sintomi.

Il ruolo di medici e specialisti. Gli specialisti possono proporre diverse strategie terapeutiche, tra cui la psicoterapia cognitivo-comportamentale, che aiuta a modificare i pensieri e i comportamenti negativi associati alla depressione stagionale. In alcuni casi, può essere prescritta una terapia farmacologica, con l’utilizzo di antidepressivi, per regolare i neurotrasmettitori coinvolti nell’umore. È importante sottolineare che ogni trattamento deve essere personalizzato in base alle esigenze specifiche del paziente e monitorato nel tempo per valutarne l’efficacia e apportare eventuali modifiche. La collaborazione tra medici di base, psicologi e psichiatri è indispensabile per garantire un approccio integrato e una gestione efficace del disturbo. Il paziente, in tale direzione, deve mantenere uno stile di vita sano, con una dieta equilibrata, attività fisica regolare e un buon ritmo sonno-veglia, che possono contribuire a migliorare l’umore e a ridurre i sintomi della depressione stagionale. Le informazioni fornite in questo articolo hanno lo scopo di supportare, non sostituire, la relazione che esiste tra il paziente e il proprio medico curante. In caso di persistenza dei sintomi, è necessario contattare il medico curante o lo specialista di riferimento.

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Monitoraggio della pressione in farmacia: un modo per prevenire l’ipertensione

La pressione arteriosa è un indicatore dello stato di salute cardiovascolare. La misurazione regolare permette di rilevare tempestivamente eventuali anomalie, quali l’ipertensione, principali fattori di rischio per lo sviluppo di patologie cardiache e cerebrovascolari. La rilevazione della pressione può essere effettuata in farmacia o a casa, utilizzando strumenti appositi. La corretta misurazione della pressione arteriosa richiede l’uso di apparecchiature calibrate e la conformità a specifiche procedure per ottenere valori affidabili.

Controllo periodico della pressione arteriosa. Il controllo periodico della pressione arteriosa consente di individuare precocemente l’ipertensione, una condizione spesso subdola e asintomatica, soprattutto nelle prime fasi dell’esordio che può essere silente. La diagnosi precoce e il monitoraggio costante danno la possibilità di intervenire con modifiche dello stile di vita o, se necessario – con l’aiuto del proprio medico curante o dello specialista –, con terapie farmacologiche mirate. La prevenzione attraverso la misurazione regolare della pressione diventa così un passo centrale nella gestione della salute individuale e nella riduzione del rischio di complicanze a lungo termine.

Misurazione della pressione in farmacia. In tale direzione, le farmacie svolgono un ruolo in questo contesto: danno la possibilità di fruire di un servizio di misurazione accessibile e ottenere consulenza sulla corretta tecnica di misurazione per coloro che scelgono di monitorare la pressione a casa. Ciò nonostante, il servizio di consulenza fornito dal farmacista non sostituisce il consulto medico. In caso di presenza dei sintomi riconducibili all’ipertensione o per una valutazione approfondita, è necessario rivolgersi al proprio medico curante o, come evidenziato, allo specialista di riferimento.

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Ritrovare il benessere dopo le festività: i consigli utili

Il periodo natalizio è spesso sinonimo di convivialità e, non di rado, di eccessi a tavola. Con l’arrivo del nuovo anno, molte persone si trovano a dover gestire le conseguenze di tali abitudini le quali possono manifestarsi sotto forma di aumento di peso o di un generale senso di malessere. È importante, pertanto, adottare strategie efficaci per ritrovare il benessere fisico e psicologico.

La moderazione alimentare come primo passo. Una delle prime misure da adottare è la moderazione alimentare. Dopo periodi di eccessi, è consigliabile la riduzione graduale della grandezza delle porzioni e concentrarsi su alimenti nutrienti e leggeri. L’alimentazione dovrebbe essere ricca di frutta e verdura, cereali integrali, proteine magre e grassi salutari, evitando il più possibile cibi elaborati e ricchi di zuccheri semplici. L’acqua gioca un ruolo centrale: essendo essenziale per l’idratazione e per aiutare l’organismo a eliminare le tossine accumulate è essenziale assumerne una discreta quantità.

Attività fisica regolare per stimolare il metabolismo. Parallelamente all’adozione di un’alimentazione equilibrata, è fondamentale riprendere o incrementare l’attività fisica. L’esercizio regolare non solo contribuisce alla perdita di peso, ma migliora anche l’umore e la qualità del sonno, rinforza il sistema immunitario e aumenta l’energia. Si consiglia di scegliere un’attività piacevole, che possa essere mantenuta nel tempo, come camminare, nuotare o andare in bicicletta, e di praticarla per almeno 150 minuti a settimana, come raccomandato dalle linee guida per l’attività fisica.

Importanza del riposo e della gestione dello stress. È essenziale non trascurare il riposo e la gestione dello stress: dormire un numero adeguato di ore per notte aiuta a regolare gli ormoni della fame e del metabolismo, mentre tecniche di rilassamento come la meditazione o lo yoga possono contribuire a ridurre i livelli di stress, spesso causa di alimentazione emotiva e di accumulo di peso. Il ritorno a uno stile di vita salutare dopo le festività richiede un approccio olistico che comprenda alimentazione, esercizio fisico e benessere psicologico. È importante ricordare che i consigli forniti non sostituiscono il parere del medico curante. In caso di persistenza dei sintomi o per condizioni particolari, è necessario rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista di riferimento.

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Fumo e tumore al polmone: l’Italia tra modelli di prevenzione e ostacoli

Un’indagine condotta da Iqvia per Roche Italia ha evidenziato una situazione contrastante nel panorama italiano riguardo al fumo e alla prevenzione del tumore al polmone. Se da un lato il 25% della popolazione italiana è attualmente fumatore, dall’altro quasi la metà si dimostra incline alla prevenzione e ai controlli. Il dato emerge in un contesto dove il tumore al polmone si conferma come una delle principali cause di morte per cancro nel Paese, con una percentuale significativa di casi diagnosticati in stadio avanzato. La diagnosi precoce, quindi, diventa un fattore cruciale per migliorare la prognosi e ridurre l’impatto socioeconomico della malattia.

La percezione del fumo e la prevenzione in Italia. L’indagine ha delineato il profilo dei fumatori italiani, evidenziando che una parte consistente di essi convive con patologie croniche e che, nonostante ciò, un’importante percentuale si sottopone regolarmente a controlli preventivi. Tuttavia, la ricerca ha anche messo in luce la presenza di barriere psicologiche, organizzative e informative che ostacolano l’accesso allo screening polmonare. La percezione del tumore al polmone come malattia incurabile e la mancanza di consapevolezza sull’importanza della diagnosi precoce rappresentano ostacoli significativi. Inoltre, la scarsa informazione sui programmi di screening e i timori legati alla loro invasività e utilità contribuiscono a frenare l’adesione ai controlli.

Strategie per migliorare l’accesso allo screening. Per superare tali barriere, l’indagine suggerisce di implementare campagne informative che promuovano la prevenzione e la diagnosi precoce in maniera costruttiva e non stigmatizzante. È fondamentale migliorare la comunicazione sulle modalità di prenotazione degli esami e sulle loro caratteristiche non invasive e gratuite. Il dibattito suscitato dai risultati dell’indagine ha evidenziato la necessità di un impegno comune tra comunità scientifica, associazioni di pazienti, istituzioni e industria farmaceutica per ampliare l’accesso allo screening e migliorare la gestione della patologia.

Promuovere cultura della prevenzione. L’indagine “Screening fobia e leve per favorire l’accesso allo screening” ha messo in luce la complessità del rapporto tra fumatori italiani e la prevenzione del tumore al polmone. Se da un lato vi è una crescente sensibilità verso i controlli preventivi, dall’altro persistono barriere che ne limitano l’efficacia. È necessario un lavoro sinergico per promuovere una cultura della prevenzione e garantire un accesso facilitato e informato allo screening polmonare. È utile ricordare che le informazioni fornite in questo articolo hanno lo scopo di sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e dello screening. Non sostituiscono in alcun modo il parere del medico curante. In caso di persistenza dei sintomi o dubbi sulla propria salute, è imperativo rivolgersi al proprio medico di fiducia o allo specialista di riferimento.