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Giornata mondiale contro il cancro: la lotta con prevenzione e cura

Il 4 febbraio 2024 si osserva la Giornata mondiale contro il cancro, appuntamento globale per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’incidenza di questa malattia e sull’importanza di adottare misure preventive. La data è anche un’occasione per riflettere sulle strategie di prevenzione, sui progressi della ricerca scientifica e sulle opzioni terapeutiche disponibili. La prevenzione, in tal senso, è un pilastro cardine della lotta contro il cancro, poiché molte forme di questa malattia possono essere evitate adottando stili di vita salutari e sottoponendosi a controlli periodici. Anche la diagnosi precoce è fondamentale: individuare il cancro nelle sue fasi iniziali aumenta significativamente le possibilità di successo dei trattamenti. In questo contesto, il farmacista assume un ruolo di primo piano, fungendo da punto di riferimento per la comunità. I farmacisti possono fornire informazioni sui programmi di screening locali e sui comportamenti a rischio, promuovendo la consapevolezza sulla patologia.

Farmacista alleato nella prevenzione oncologica

I farmacisti possono offrire consulenza sul corretto utilizzo dei prodotti prescritti a margine dei trattamenti oncologici, monitorando gli effetti collaterali e interagendo con il team degli oncologi per garantire un percorso terapeutico ottimale. La cura del cancro, infatti, richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge diversi specialisti. Il farmacista, con la sua conoscenza dei farmaci e delle loro interazioni, ha uno spazio nel team di cura assicurando che i pazienti ricevano il massimo beneficio dai loro regimi di trattamento. La collaborazione tra farmacisti e oncologi è essenziale per migliorare la sicurezza deòle terapie e per gestire al meglio le complessità legate alla farmacologia oncologica.

Diagnosi precoce e trattamenti per combattere il cancro

La Giornata mondiale contro il cancro è un momento per valorizzare i progressi compiuti nella ricerca e nei trattamenti. Le terapie oncologiche hanno fatto passi da gigante negli ultimi anni, con lo sviluppo di nuovi farmaci e approcci terapeutici più mirati e meno invasivi. La diagnosi precoce rimane comunque un pilastro fondamentale: riconoscere i sintomi e sottoporsi a controlli regolari può fare la differenza nella prognosi del paziente. La farmacia è un punto di accesso immediato per chi cerca consigli sulla salute e può fungere da tramite per indirizzare i pazienti verso le strutture sanitarie appropriate per la diagnosi e il trattamento. Il consiglio del farmacista non sostituisce il consulto con il medico curante. Qualora i sintomi persistano o vi siano dubbi sulla propria salute, è imperativo contattare il proprio medico di base o lo specialista di riferimento. La salute è un bene prezioso e la gestione delle patologie deve avvenire sotto la guida di personale medico qualificato.

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Farmaci con pseudoefedrina, le nuove direttive per la sicurezza

Il 25 gennaio 2024, l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha annunciato l’approvazione di misure preventive per limitare il rischio di effetti collaterali severi associati all’uso di farmaci che includono la pseudoefedrina. Le condizioni di interesse sono la sindrome da encefalopatia posteriore reversibile (Pres) e la sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile (Rcvs), entrambe patologie rare ma potenzialmente gravi, che possono compromettere l’apporto sanguigno al cervello. Con una diagnosi precoce e un trattamento adeguato, i sintomi di queste sindromi tendono generalmente a regredire.

I casi in cui la pseudoefedrina non va somministrata

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Il Chmp ha specificato che i farmaci contenenti pseudoefedrina non dovrebbero essere somministrati a pazienti affetti da ipertensione arteriosa grave o non controllata, o a coloro che presentano malattie renali, sia acute che croniche. Le informazioni sul prodotto dei medicinali a base di pseudoefedrina saranno aggiornate per riflettere i rischi di Pres e Rcvs e le nuove precauzioni da adottare. Già presenti nelle indicazioni di questi farmaci sono le avvertenze per ridurre i rischi di eventi ischemici a carico del sistema cardiovascolare e cerebrovascolare.

A cosa serve la pseudoefedrina

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La pseudoefedrina, un agente che stimola il rilascio di noradrenalina e conseguentemente la costrizione dei vasi sanguigni, è impiegata in diversi farmaci per il trattamento dei sintomi del raffreddore, dell’influenza e di altre condizioni come la rinite allergica e vasomotoria. In alcuni paesi dell’Ue, è anche autorizzata per il trattamento dell’aerotite in combinazione con la triprolidina. Le indicazioni fornite dal farmacista hanno lo scopo di supportare e non sostituire il rapporto diretto tra il paziente e il proprio medico curante. In caso di persistenza dei sintomi o di dubbi, è essenziale rivolgersi al proprio medico di base o allo specialista di riferimento.

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Uso del valproato e neurosviluppo nei bambini: approvate le raccomandazioni

Sono state approvate dall’Agenzia europea per i medicinali le misure precedentemente raccomandate dal Prac. L’Agenzia aveva evidenziato a gennaio che «nuove informazioni suggeriscono che possa esserci un rischio aumentato di disturbi del neurosviluppo (problemi dello sviluppo che iniziano nella prima infanzia) nei bambini nati da padri trattati con valproato nei 3 mesi precedenti al concepimento rispetto a quelli nati da padri che utilizzavano lamotrigina o levetiracetam».

Le indicazioni dell’Ema. L’Agenzia aveva raccomandato «che il tuo trattamento con valproato sia iniziato e supervisionato da uno specialista con esperienza nella gestione del tuo tipo di patologia». Inoltre «il tuo medico rivedrà regolarmente il tuo trattamento con valproato per verificare se il valproato sia ancora il trattamento più adatto per te e per discutere la possibilità di altre terapie per trattare la tua posologia, in base alla tua situazione».

Le misure precauzionali da osservare. Quanto alle misure precauzionali, «il tuo medico discuterà con te il rischio potenziale per i bambini nati da padri che assumono valproato», «la necessità di considerare una contraccezione efficace (controllo della nascita) per te e per la tua partner durante il trattamento e per 3 mesi dopo aver sospeso il trattamento» e «la necessità di consultare lo specialista se stai pianificando di concepire un figlio e prima di interrompere la contraccezione».

Attenzione al concepimento durante la terapia. Inoltre «non devi donare sperma mentre assumi valproato e per i 3 mesi successivi alla sospensione di valproato». In aggiunta a ciò «se la tua partner rimane incinta e tu stavi assumendo valproato nei 3 mesi precedenti al concepimento, parla con il tuo medico se tu o il tuo partner avete domande». Infine «non interrompere il trattamento senza consultare il medico. Se interrompi il trattamento i tuoi sintomi potrebbero peggiorare». Il medico ti darà da leggere una guida per il paziente. Insieme al medicinale riceverai anche una scheda paziente che ti ricorderà i potenziali rischi derivanti dall’uso del valproato.

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Medicinali scaduti: come smaltirli con l’aiuto dei farmacisti

Smaltire correttamente i medicinali scaduti dal proprio armadio di casa è una questione pratica che tuttavia tocca anche aspetti relativi all’ambiente e la salute. I residui di farmaci, infatti, hanno effetti nocivi sull’ecosistema e sulla fauna quando non vengono eliminati in maniera appropriata. Le farmacie, in qualità di punti di riferimento per la salute e il benessere della comunità, svolgono un ruolo anche in questo processo. I farmacisti, con la loro competenza, sono in prima linea nel promuovere pratiche di smaltimento responsabili, informando e guidando le persone verso comportamenti sostenibili.

L’impatto dei farmaci sull’ecosistema. La presenza di farmaci in acque superficiali e sotterranee è una problematica che ha attirato da tempo l’attenzione degli scienziati negli ultimi anni. Studi hanno evidenziato in che modo le sostanze, non assorbite dall’organismo umano e successivamente eliminate, possano raggiungere i corsi d’acqua attraverso gli scarichi domestici. Il conferimento improprio di farmaci scaduti o non utilizzati nelle discariche comuni può contribuire al rilascio di tali sostanze nell’ambiente.

L’importanza dell’educazione ambientale in farmacia. Le farmacie diventano punti di raccolta autorizzati, dove le persone possono portare i farmaci non più necessari o scaduti. I medicinali vengono poi smaltiti seguendo procedure che ne impediscono il rilascio nell’ambiente. L’educazione ambientale è un fattore centrale in questo contesto: i farmacisti, grazie alla loro posizione di fiducia nella società, possono sensibilizzare i pazienti sull’importanza di un corretto smaltimento dei farmaci. È utile ricordare, infine, che il consiglio del farmacista non intende sostituire il consulto con il medico curante. Qualora una problematica di salute dovesse presentarsi o perdurare, è necessario visitare il medico curante o il medico specialista di riferimento.

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La cura dei piedi per equilibrio e salute dell’organismo

La salute dei piedi è un aspetto talvolta trascurato nella routine quotidiana di cura personale. Ciò nonostante, è utile prestare attenzione a questa parte del corpo che sostiene il peso dell’intero organismo e che è soggetta a continui stress. La cura dei piedi comprende la prevenzione e il trattamento di problematiche che possono influire sulla qualità della vita.

Giusto supporto al piede e igiene quotidiana. La prevenzione delle patologie podaliche inizia con la scelta di calzature adeguate. È importante scegliere scarpe che garantiscano il giusto supporto al piede, evitando modelli troppo stretti o con tacchi eccessivamente alti che possono causare deformazioni o dolore. In aggiunta a ciò, l’igiene quotidiana dei piedi è un requisito essenziale per prevenire infezioni fungine e batteriche, come la tinea pedis, comunemente nota come piede d’atleta.

Corretta igiene e prevenzione. La cura quotidiana dei piedi include il lavaggio con acqua tiepida e sapone neutro, seguito da un’accurata asciugatura, soprattutto tra le dita, per evitare la proliferazione di microrganismi. L’uso di creme idratanti aiuta a mantenere la pelle morbida ed elastica, prevenendo screpolature e lesioni cutanee. È consigliabile effettuare controlli periodici per rilevare eventuali anomalie come unghie incarnite, calli o verruche, che possono richiedere l’intervento di uno specialista.

Visita podologica quando necessario. La visita periodica da un podologo può essere utile per valutare lo stato di salute dei piedi e ricevere consigli personalizzati. Il professionista è in grado di riconoscere i primi segni di patologie più gravi, come il diabete o la neuropatia periferica, che possono manifestarsi inizialmente con sintomi a livello dei piedi.

Consulenza podologica e prevenzione. La salute dei piedi è particolarmente importante per le persone affette da diabete, che possono sviluppare complicazioni gravi se non si adottano le giuste precauzioni. La cura dei piedi, in questi casi, diventa parte integrante della gestione della malattia e richiede un’attenzione costante. La collaborazione tra il paziente, il farmacista e il podologo è essenziale per garantire un approccio olistico alla salute podalica. La cura dei piedi non deve essere sottovalutata, poiché rappresenta un elemento chiave per il benessere complessivo.

Contattare i professionisti quando necessario. È importante adottare una routine di cura preventiva e non esitare a consultare un professionista in caso di problemi persistenti. Il consiglio del farmacista è fornito a titolo informativo e non sostituisce in alcun modo il consulto medico. In caso di persistenza dei sintomi o di dubbi sulla salute dei piedi, è imperativo contattare il proprio medico curante o il podologo di riferimento per ricevere una valutazione approfondita e un trattamento adeguato.