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Salute cardiovascolare, come proteggere il cuore con le buone abitudini

La salute del cuore riveste una fondamentale importanza per il benessere dell’organismo intero. In questo contesto, è rilevante l’adozione di un approccio proattivo e informato, teso a promuovere un funzionamento ottimale del sistema cardiocircolatorio. Primo tra tutti, l’alimentazione riveste un ruolo chiave per il mantenimento della salute del cuore. Una dieta bilanciata e ricca di alimenti nutrienti può infatti contribuire significativamente al benessere cardiaco. Elementi come fibre, frutta, verdura e cereali integrali dovrebbero costituire la base dell’alimentazione quotidiana.

L’attività fisica al centro della salute del cuore.

A corollario del discorso alimentare, l’attività fisica costituisce un secondo pilastro per il mantenimento di un cuore sano. L’attività fisica regolare favorisce, infatti, un miglioramento della circolazione sanguigna, con conseguente beneficio per l’intero sistema cardiocircolatorio. È importante tuttavia che tale attività sia costante e adeguata alle proprie capacità e necessità personali, per evitare sforzi eccessivi. Anche il controllo del peso corporeo rientra tra le pratiche consigliate per garantire un buon funzionamento del cuore. Il mantenimento di un peso corporeo nella norma contribuisce, infatti, a limitare la pressione sul cuore, favorendone un funzionamento più efficiente.

Alcol e fumo: rischi per la salute del cuore.

L’abitudine al fumo e l’abuso di alcool sono due fattori che possono pesare notevolmente sulla salute del cuore, pertanto sarebbe opportuno limitarne il consumo, o meglio, eliminarli del tutto. La gestione dello stress, inoltre, può giocare un ruolo fondamentale nel mantenimento di un cuore sano. Lo stress prolungato, infatti, può portare a problemi di pressione sanguigna e cuore. Adottare uno stile di vita salutare è essenziale per garantire il benessere del sistema cardiocircolatorio, e di conseguenza, dell’intero organismo. Si sottolinea che le indicazioni presentate in questo articolo non intendono sostituire un consulto medico. Qualora si presentassero problemi persistenti o di rilevanza, è fortemente raccomandato rivolgersi al proprio medico curante o ad uno specialista. Le informazioni qui fornite rappresentano un orientamento generale, e non devono essere utilizzate come unico riferimento per la gestione della propria salute. Il consiglio del farmacista è un complemento importante, ma non sostituisce il parere del medico curante.

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Acquisti estivi e benessere: come affrontare i potenziali fastidi durante lo shopping

L’arrivo dell’estate rappresenta un’ottima opportunità per dedicarsi allo shopping, passeggiare all’aperto, godere del calore solare e ammirare le vetrine delle città. Tuttavia, le attività estive possono portare con sé alcuni fastidi che, se non gestiti adeguatamente, possono turbare il piacere di una giornata all’insegna degli acquisti. Assosalute-Federchimica ha fornito una serie di indicazioni preziose per prevenire o gestire i potenziali disturbi che possono insorgere durante lo shopping estivo. Tra le precauzioni suggerite vi è l’adozione di abbigliamento adeguato per contrastare gli sbalzi di temperatura, l’attuazione di comportamenti alimentari sani e l’utilizzo responsabile di farmaci di automedicazione, identificabili dal distintivo bollino rosso sulla confezione.

L’importanza dell’alimentazione.

Quando si tratta di alimentazione, durante le giornate di shopping estivo è preferibile optare per pasti leggeri e salutari, evitando bevande ghiacciate o troppo fredde e cibi eccessivamente grassi. Se dovesse insorgere un fastidio gastrico, esistono farmaci di automedicazione in grado di offrire un supporto immediato. La protezione solare e l’idratazione costante sono altri due pilastri fondamentali per il benessere durante le attività estive all’aperto. È essenziale portare sempre con sé dell’acqua e proteggere la pelle dal sole, indipendentemente dal fatto che ci si trovi in città o in spiaggia.

L’uso prolungato di dispositivi elettronici.

Lo shopping online rappresenta un’alternativa sempre più popolare allo shopping tradizionale, in particolare durante le calde giornate estive. Tuttavia, l’uso prolungato di dispositivi elettronici può comportare problemi di salute, tra cui affaticamento oculare e disturbi del sonno. Per gestire questi potenziali disagi, si consiglia di limitare l’esposizione alla luce blu e di favorire attività rilassanti prima di andare a letto. In caso di difficoltà nel riposo notturno, possono essere utili farmaci di automedicazione a base di sedativi vegetali. Anche la postura e la mobilità giocano un ruolo importante: è consigliabile fare delle pause regolari, cambiare posizione e muoversi per prevenire dolori muscolari e contratture. È utile sottolineare che questo articolo fornisce indicazioni generali sulla gestione di possibili disagi durante le shopping estivo. Tuttavia, non intende sostituire il parere del medico o del farmacista. Se i sintomi persistono o peggiorano, si raccomanda di consultare un professionista sanitario.

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L’importanza della fisioterapia pediatrica per bambini e adolescenti con disabilità

L’Associazione Italiana di Fisioterapia (Aifi) ha recentemente ribadito l’importanza della fisioterapia pediatrica per i bambini e gli adolescenti con disabilità. I membri del Gruppo di interesse specialistico (Gis) in fisioterapia pediatrica dell’Aifi hanno avuto l’opportunità di discutere lo stato attuale della formazione nel settore, mettendo in luce la necessità di una formazione specializzata e continua. Il Gis ha inoltre sottolineato l’importanza di adottare un approccio uniforme e olistico alla fisioterapia pediatrica a livello nazionale, per assicurare un’assistenza adeguata e specializzata ai pazienti pediatrici.

Diffondere le migliori pratiche in questo campo.

Il Gis ha indicato la necessità di un’analisi dettagliata dei programmi di formazione nei diversi corsi di laurea in fisioterapia in Italia, concentrandosi in particolare sull’ambito pediatrico. L’obiettivo è di identificare e diffondere le migliori pratiche in questo campo, e allo stesso tempo di lavorare alla definizione della figura del fisioterapista specializzato nel settore pediatrico. Nel corso del convegno, sono stati inoltre esaminati e descritti vari elementi della formazione di base, identificando punti di forza e di debolezza dei diversi percorsi formativi.

Il contributo che la fisioterapia pediatrica può dare.

È emersa l’importanza di un dialogo continuo tra le diverse realtà, sia a livello nazionale che internazionale, per comprendere e sviluppare il contributo specifico che la fisioterapia pediatrica può dare. I nuovi ordini dei fisioterapisti e le società scientifiche come l’Aifi, con i suoi Gis, giocano un ruolo fondamentale nel sostenere e promuovere il settore della fisioterapia pediatrica. L’obiettivo è di rispondere in maniera adeguata e qualificata ai bisogni dei piccoli pazienti e delle loro famiglie. È utile sottolineare che il presente articolo non sostituisce in alcun modo il consiglio del medico curante. Qualora i problemi presentati dovessero persistere, si consiglia di consultare il proprio medico di fiducia. Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo.

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La cessazione del consumo di tabacco: elemento essenziale per il mantenimento della salute

Il fumo di sigarette rappresenta una delle principali cause di malattie prevenibili e morte precoce in tutto il mondo. Smettere di fumare è quindi fondamentale per il miglioramento e la preservazione della salute. Il tabacco contiene oltre 7mila sostanze chimiche, molte delle quali tossiche e più di 70 noti agenti cancerogeni. Quando si smette di fumare, il corpo inizia immediatamente a riparare i danni causati da queste sostanze nocive. I benefici per la salute che ne derivano si manifestano in un arco di tempo che va da pochi minuti a diversi anni dopo la cessazione. A breve termine, la pressione sanguigna e la frequenza cardiaca diminuiscono, mentre l’ossigenazione del sangue migliora. A lungo termine, il rischio di malattie cardiache, ictus, malattie polmonari croniche e vari tipi di cancro diminuisce in modo significativo. Anche l’aspettativa di vita aumenta.

Dipendenza da nicotina: come affrontarla.

La dipendenza da nicotina può rendere difficile la cessazione del fumo, ma ci sono molte strategie disponibili che possono aiutare. Farmaci, terapie di sostituzione della nicotina e consulenza sono tra i metodi più efficaci. Un approccio combinato, che includa sia trattamenti farmacologici che supporto comportamentale, tende ad avere i risultati migliori. Per molte persone, è fondamentale avere un piano per affrontare i desideri di fumare e le tentazioni che possono insorgere durante il processo di cessazione. Questo può includere tecniche per gestire lo stress, attività di distrazione, e il sostegno di familiari e amici.

L’importanza di una vita senza fumo.

Smettere di fumare è una delle decisioni più importanti che una persona può prendere per la propria salute. Nonostante le sfide, i benefici per la salute sono numerosi e significativi. È importante ricordare che ogni tentativo di smettere di fumare si avvicina al successo finale, e ogni giorno senza fumo è un passo verso una vita più sana. Qualsiasi tentativo di abbandonare il fumo dovrebbe essere intrapreso con il supporto di un professionista sanitario. Se la problematica presentata dovesse perdurare, si consiglia di consultare un medico curante. È utile ricordare, infine, che questo articolo fornisce informazioni generali e non sostituisce in alcun modo il consiglio del medico. La consulenza del farmacista o di altri professionisti della salute non dovrebbe sostituire un consulto con il medico curante, ove la problematica presentata dovesse perdurare.

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L’importanza dell’aderenza alla terapia prescritta dal medico

L’aderenza a un piano terapeutico farmacologico, redatto dal medico di base o dallo specialista, è un fattore decisivo per garantire il successo del trattamento di una patologia. Questo principio è valido sia per le malattie acute che per quelle croniche. La mancata osservanza delle indicazioni mediche può infatti comportare il mancato controllo della patologia, con un conseguente deterioramento delle condizioni di salute. La “non aderenza” al trattamento può influenzare negativamente l’efficacia degli interventi terapeutici. Una terapia viene studiata in funzione del paziente e della sua patologia, quindi ogni modifica unilaterale – ovvero non concordata con il medico – può comportare rischi significativi. Ad esempio, il dosaggio dei farmaci è calcolato in funzione dell’età, del peso, della funzionalità renale e epatica del paziente, tra gli altri fattori. Pertanto, l’auto-modificazione del dosaggio potrebbe provocare effetti indesiderati o una riduzione dell’efficacia del farmaco.

L’importanza di tutti i professionisti della salute.

Per sostenere la piena aderenza al trattamento, l’approccio multidisciplinare è fondamentale: il medico, il farmacista, l’infermiere, il fisioterapista, lo psicologo, tra gli altri professionisti sanitari, dovrebbero lavorare in sinergia per supportare il paziente nell’aderire al piano terapeutico. Questo supporto può essere dato in diversi modi, tra cui l’educazione alla salute, la spiegazione chiara delle modalità di assunzione dei farmaci, la discussione dei potenziali effetti collaterali e delle conseguenze del mancato rispetto del piano terapeutico. Un ulteriore aspetto cruciale per l’aderenza al trattamento è la comunicazione efficace tra il paziente e il gruppo sanitario. Questo significa che il paziente dovrebbe sentirsi libero di fare domande, esprimere preoccupazioni o dubbi, in modo da poter comprenderne pienamente gli aspetti.

Il ruolo del farmacista per supportare l’aderenza al trattamento.

Il ruolo del farmacista è fondamentale per facilitare l’aderenza al trattamento farmacologico. Come membro del team sanitario, il farmacista può offrire un supporto importante, sia per chiarire dubbi sui farmaci prescritti, sia per monitorare eventuali effetti collaterali. Tuttavia, il farmacista non sostituisce il medico curante, e per questioni che esulano dalla sua competenza, è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico. È utile evidenziare che il consiglio del farmacista, pur essendo un elemento prezioso nella gestione del trattamento farmacologico, non intende sostituire il consulto con il medico curante. Qualora i sintomi o la problematica presentata dovessero persistere, è fortemente consigliato consultare il proprio medico.