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Allergie primaverili, come prepararsi ad affrontarle

La primavera è sempre un periodo critico per chi soffre di reazioni allergiche. I principali responsabili sono i pollini rilasciati da alberi, erbe e piante, che provocano starnuti, congestione nasale e prurito oculare. Identificare le specifiche sostanze che scatenano le reazioni allergiche è la prima cosa fare. Test specifici, prescritti dal medico, consentono di individuare gli allergeni coinvolti, facilitando la pianificazione di strategie preventive. La conoscenza dei calendari pollinici, che indicano i periodi a maggiore concentrazione nell’aria, permette di anticipare i rischi.

Riconoscere i fattori scatenanti è il primo passo

La riduzione dell’esposizione agli allergeni è un elemento centrale nella gestione delle allergie. Nelle giornate con elevati livelli pollinici, è consigliabile limitare le attività all’aperto nelle ore centrali, quando la dispersione è massima. L’uso di mascherine protettive durante i lavori esterni può ridurre l’inalazione di particelle. In ambienti chiusi, l’impiego di filtri per l’aria e la pulizia regolare delle superfici contribuiscono a mantenere l’atmosfera controllata. È opportuno evitare di aprire le finestre nelle ore di maggiore concentrazione pollinica e lavare frequentemente capelli e indumenti dopo l’esposizione all’esterno.

Limitare il contatto con gli allergeni migliora la qualità della vita

L’approccio terapeutico è il supporto a cui ricorrono in molti. I farmaci antistaminici, in diverse formulazioni, agiscono contro i sintomi più comuni. Spray nasali a base di corticosteroidi possono alleviare l’infiammazione delle mucose. Nei casi più complessi, il medico potrebbe valutare l’immunoterapia specifica, un trattamento che modula la risposta immunitaria nel tempo. È essenziale seguire le indicazioni del professionista sanitario riguardo ai dosaggi e alla durata delle terapie, evitando l’auto-somministrazione prolungata.

Il consulto del medico curante

È utile ricordare che i consigli presenti nell’articolo non sostituiscono il parere del medico curante. In caso di sintomi persistenti o aggravamento delle condizioni, è necessario rivolgersi a un professionista sanitario qualificato per una valutazione personalizzata.

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Giornata mondiale dell’attività fisica: il movimento come prevenzione

La Giornata mondiale dell’attività fisica, che ricorre annualmente il 6 aprile, è un momento di riflessione sul movimento ome prevenzione di numerose patologie e per il mantenimento di uno stato di benessere psicofisico. Le malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, obesità e alcune forme di cancro, oltre l’umore e la qualità del sonno, possono essere migliorate con l’attività fisica.

Almeno 150 minuti di attività fisica moderata a settimana

L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) raccomanda a ogni adulto di svolgere almeno 150 minuti di attività fisica aerobica di intensità moderata o 75 minuti di attività fisica aerobica di intensità vigorosa durante la settimana. Attività che possono essere camminata veloce, nuoto, bicicletta o altre discipline che aumentano la frequenza cardiaca e la respirazione. È consigliabile integrare esercizi di rafforzamento muscolare almeno due volte a settimana.

Iniziare l’attività fisica in sicurezza

Prima di iniziare un nuovo programma di allenamento, è opportuno consultare il proprio medico curante, specialmente in presenza di patologie croniche o limitazioni fisiche. I farmacisti possono inoltre suggerire integratori alimentari o prodotti specifici per supportare l’organismo durante l’attività fisica, sempre sotto la supervisione del medico. È utile ricordare che il consiglio dei farmacisti non intende sostituire il consulto con i medici curanti, qualora la problematica presentata dovesse perdurare. In caso di dubbi o persistenza dei sintomi, è necessario contattare il proprio medico di base o gli specialisti di riferimento.

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Guida ai servizi dell’Agenzia delle entrate: l’aggiornamento del 2025

L’Agenzia delle entrate ha reso disponibile sul proprio sito web la versione aggiornata della guida “I Servizi dell’Agenzia delle entrate”, con le funzionalità introdotte per semplificare il dialogo con i cittadini e facilitare gli adempimenti fiscali e burocratici. La guida contiene diversi aggiornamenti, tra cui informazioni sulla richiesta del codice fiscale per i neonati e sulla richiesta del duplicato della tessera sanitaria.

Codice fiscale per i neonati e duplicato della tessera sanitaria

Per quanto riguarda la richiesta del codice fiscale per i neonati, la guida fornisce informazioni utili per ai neogenitori. Se il Comune di residenza non ha comunicato il codice fiscale del neonato, è possibile richiederlo online, accedendo alla propria area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate, tramite credenziali Spid, Cie o Cns. La richiesta può essere effettuata da un genitore o da un suo rappresentante, indicando i dati anagrafici del bambino e allegando l’attestato di nascita.

Come chiedere il duplicato della tessera sanitaria

L’altro aggiornamento riguarda la richiesta del duplicato della tessera sanitaria, in caso di smarrimento, furto, deterioramento o mancata ricezione. È possibile effettuare la richiesta online, accedendo all’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate. Il servizio consente di visualizzare e stampare una copia dell’ultima tessera sanitaria attiva, richiedere la riemissione della tessera plastificata e verificare l’indirizzo di spedizione. In alternativa, è possibile presentare la richiesta via Pec o prenotare un appuntamento presso un ufficio dell’Agenzia.

L’importanza del consulto con il medico curante o lo specialista

È utile ricordare che le informazioni fornite nella guida non intendono sostituire il consulto con i professionisti del settore, quali commercialisti o consulenti fiscali, per situazioni specifiche o problematiche persistenti. In caso di dubbi o necessità, si consiglia di contattare i professionisti di riferimento per un supporto personalizzato.

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Medicina di precisione, cosa è l’approccio per le cure personalizzate

La medicina di precisione è un approccio nel campo della salute che si fonda sull’analisi approfondita del profilo genetico e delle caratteristiche individuali del paziente. È un paradigma che si discosta dalla medicina tradizionale, la quale adotta un approccio a “taglia unica” per il trattamento delle malattie. La medicina di precisione, al contrario, intende sviluppare terapie personalizzate, tenendo conto delle variazioni genetiche, dell’ambiente e dello stile di vita di ciascun individuo.

Test genetici nella medicina di precisione

Con l’analisi del codice genetico del paziente, il Dna, è possibile identificare mutazioni specifiche che possono influenzare la predisposizione a determinate malattie o la risposta ai farmaci. Le informazioni acquisite consentono poi ai medici di sviluppare piani di trattamento su misura, selezionando i farmaci più efficaci e riducendo al minimo gli effetti collaterali. I test genetici possono aiutare a identificare il rischio di sviluppare malattie ereditarie, e la successiva adozione di misure preventive.

Gli effetti della medicina di precisione per i pazienti

La medicina di precisione conferisce benefici sia per i pazienti che per il sistema sanitario nel suo complesso, tra cui la maggiore efficacia dei trattamenti e a la conseguente riduzione degli effetti collaterali. È importante sottolineare che il consiglio dei farmacisti non intende sostituire il consulto con i medici curanti. In caso di problematiche persistenti, è fondamentale contattare il proprio medico di fiducia o gli specialisti di riferimento per una valutazione approfondita e un percorso di cura adeguato.

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Oli essenziali: benefici per la salute oltre il profumo

Gli oli essenziali sono sostanze volatili estratte da diverse parti delle piante: fiori, foglie, radici e cortecce. Si tratta di preziosi concentrati naturali con proprietà benefiche per la salute e il benessere. L’uso degli oli essenziali risale a tempi antichi, quando venivano impiegati per scopi medicinali, rituali e cosmetici. La ricerca scientifica ha confermato benefici tradizionalmente attribuiti a questi prodotti.

Proprietà degli oli essenziali

Gli oli essenziali contengono composti bioattivi che interagiscono con l’organismo. Alcuni possiedono proprietà antinfiammatorie, analgesiche e antimicrobiche, coadiuvanti nei dolori muscolari, infezioni e problemi respiratori. Altri hanno effetti calmanti e rilassanti, sul sonno, l’ansia e l’umore. Alcuni oli essenziali stimolano la circolazione sanguigna, favoriscono la digestione e supportano il sistema immunitario.

Utilizzo degli oli essenziali

Gli oli essenziali possono essere utilizzati in diversi modi. L’inalazione è uno dei metodi più comuni: si possono diffondere nell’ambiente con i diffusori, o aggiungere alcune gocce a un fazzoletto o a un cuscino. L’applicazione topica prevede la diluizione degli oli essenziali in un olio vettore, come l’olio di mandorle o di jojoba, per poi massaggiarli sulla pelle. Alcuni oli possono essere assunti per via orale, ma solo sotto stretta supervisione medica.

Il consulto con il medico curante

È necessario seguire le indicazioni d’uso e le precauzioni consigliate, poiché gli oli essenziali sono concentrati e potenti. Le informazioni fornite in questo articolo hanno scopo puramente informativo e non intendono sostituire il parere medico. In caso di problematiche di salute persistenti o specifiche, si consiglia di consultare il proprio medico curante o uno specialista di riferimento.