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Diabete, l’importanza di ignorare le fake news

L’Associazione Medici Diabetologi (Amd) e la Società Italiana di Diabetologia (Sid) lanciano un appello ai pazienti affetti da diabete e ai loro caregiver, invitandoli a diffidare delle fake news e della disinformazione che circola online, soprattutto riguardo alle terapie. La preoccupazione principale riguarda la demonizzazione di farmaci indispensabili e scientificamente validati per la gestione del diabete, come la metformina, le statine o l’ezetimibe, terapie ampiamente utilizzate nel trattamento del diabete di tipo 2 e delle sue complicanze.

Il pericolo delle fake news.

Le false informazioni, diffuse soprattutto nelle ultime settimane, causano confusione e ansia nei pazienti e nei familiari che se ne prendono cura, persone che spesso non riescono a distinguere le notizie false dalle vere. Secondo Graziano Di Cianni, presidente Amd, e Angelo Avogaro, presidente Sid, non è sorprendente che l’utente venga poi indirizzato a siti di e-commerce per la vendita di prodotti alternativi, promossi come miracolosi, anche se privi di studi clinici che ne comprovino validità ed efficacia.

Rassicurazioni dalle società scientifiche e consigli per i pazienti.

Amd e Sid rassicurano i pazienti sulla sicurezza ed efficacia delle terapie farmacologiche per la cura del diabete e prendono le distanze dall’impiego e dalla promozione di terapie non contemplate dalle linee guida internazionali. È fondamentale affidarsi sempre al parere del proprio medico o diabetologo riguardo a qualsiasi tipo di farmaco o integratore che si intenda assumere e in caso di dubbi sulle terapie in corso.

Dove reperire informazioni attendibili sul diabete.

Per informazioni attendibili sul tema del diabete, si consiglia di consultare i siti istituzionali delle Società Scientifiche di riferimento (www.aemmedi.it – www.siditalia.it). È disponibile anche una sezione dedicata del sito dell’Istituto superiore di sanità (www.issalute.it) per combattere ’falsi-miti, bufale e fake-news’. È fondamentale che i pazienti e i loro caregiver prestino attenzione alle fonti delle informazioni e si affidino esclusivamente a terapie e farmaci supportati da evidenze scientifiche, ignorando le fake news e la disinformazione. Seguire i consigli del proprio medico e delle società scientifiche è il modo migliore per garantire una corretta gestione del diabete e prevenire possibili complicazioni. La salute e il benessere dei pazienti dipendono in gran parte dall’accesso a informazioni accurate e all’adozione di terapie appropriate basate su solide evidenze scientifiche.

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Giornata mondiale dell’attività fisica: un invito al movimento per il benessere di tutti

La Giornata Mondiale dell’Attività Fisica è un evento annuale celebrato il 6 aprile in tutto il mondo, con l’obiettivo di promuovere l’importanza dell’esercizio fisico e del movimento per la salute e il benessere di tutti. Inaugurata dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), questa giornata è un’occasione per sensibilizzare il pubblico sull’importanza di adottare uno stile di vita attivo e sulle ripercussioni positive che l’attività fisica può avere sulla qualità della vita e sulle condizioni di salute dei pazienti.

Il ruolo dell’attività fisica nella prevenzione e nel trattamento delle malattie.

Numerose ricerche scientifiche hanno dimostrato che l’attività fisica svolge un ruolo cruciale nella prevenzione e nel trattamento di diverse malattie croniche, tra cui malattie cardiovascolari, diabete, obesità, alcuni tipi di cancro e disturbi muscolo-scheletrici. L’attività fisica aiuta a rafforzare il sistema immunitario, a migliorare la funzione cardiaca e respiratoria, a mantenere un peso corporeo sano e a ridurre il rischio di sviluppare patologie croniche. Inoltre, l’attività fisica può contribuire al benessere mentale, aiutando a prevenire e gestire disturbi come ansia e depressione, grazie alla produzione di endorfine, sostanze chimiche naturali del cervello che agiscono come analgesici e riducono lo stress.

L’importanza dell’attività fisica nelle malattie croniche.

Per i pazienti affetti da malattie croniche, l’attività fisica può essere un’arma potente per migliorare la qualità della vita e ridurre i sintomi della malattia. Tuttavia, è fondamentale consultare il proprio medico prima di iniziare un programma di esercizi, per ricevere consigli personalizzati sul tipo e l’intensità dell’attività fisica più adatta alle proprie condizioni di salute. La Giornata Mondiale dell’Attività Fisica è un’occasione per riflettere su come incorporare l’esercizio fisico nella nostra vita quotidiana e migliorare il nostro benessere generale. Non è necessario essere un atleta professionista o frequentare una palestra per essere fisicamente attivi.

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Stanchezza: quale impatto sulla qualità della vita?

La stanchezza può essere causata da una serie di fattori, come la mancanza di sonno, lo stress, la malattia o la terapia medica. Per molti pazienti, la stanchezza può essere un effetto collaterale di farmaci prescritti per trattare una malattia specifica. In questi casi, è importante parlare con il proprio medico per valutare se sia possibile modificare o sostituire il farmaco o se ci siano altri modi per gestire la stanchezza.

Stress e mancanza di sonno.

La mancanza di sonno può essere una delle cause più comuni di stanchezza. Per migliorare la qualità del sonno, si consiglia di seguire una routine regolare di sonno, evitare la caffeina e lo stimolo elettronico prima di dormire e creare un ambiente di sonno confortevole e rilassante. Lo stress può anche contribuire alla stanchezza. Per gestire lo stress, si può provare a praticare tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga o la respirazione profonda. Inoltre, è importante imparare a gestire le proprie aspettative e a chiedere aiuto quando necessario. La malattia può anche causare stanchezza, soprattutto se la malattia è grave o cronica. In questi casi, è importante seguire le raccomandazioni del medico per gestire la malattia e prendersi cura di se stessi, compreso il riposo adeguato e un’alimentazione equilibrata.

Come gestire la stanchezza.

In generale, per gestire la stanchezza, è importante ascoltare il proprio corpo e dare la priorità al riposo e al relax quando necessario. Inoltre, parlare con il proprio medico o un professionista della salute mentale può essere utile per identificare e gestire le cause sottostanti della stanchezza. In conclusione, la stanchezza può avere un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti, ma ci sono passi che possono essere presi per gestirla. Parlando con il proprio medico, imparando a gestire lo stress e seguendo una routine di sonno regolare possono aiutare a ridurre la stanchezza e migliorare la qualità della vita.

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Allergie di primavera: un problema crescente tra gli italiani

Le allergie respiratorie sono un problema in continua crescita tra gli italiani, con una stima che prevede oltre il 50% della popolazione affetta entro la metà del secolo. Secondo il Dott. Lorenzo Cecchi, presidente dell’Aaiito, il cambiamento climatico gioca un ruolo fondamentale in questo aumento. L’inquinamento atmosferico e l’aumento delle temperature influiscono sulla fioritura delle piante, causando un aumento degli allergeni in circolazione. Non solo la predisposizione genetica, ma anche l’ambiente circostante può far diventare una persona allergica. La prevenzione, soprattutto tra i bambini, è fondamentale: mantenere un equilibrio tra l’ambiente e il sistema immunitario può aiutare a ridurre il rischio di allergie. Progetti come quello avviato in Finlandia, che prevede attività all’aria aperta per i bambini, hanno dimostrato miglioramenti nella riduzione delle allergie e dell’asma. Per gli adulti, è importante adottare uno stile di vita sano e informarsi sui sistemi di previsione e monitoraggio ambientale per pollini e inquinanti.

I consigli per affrontare le allergie.

È cruciale seguire alcuni consigli, tra cui ottenere una corretta diagnosi, rivolgendosi a uno specialista se i sintomi persistono, conoscere i propri allergeni e le proprie allergie per ridurre l’esposizione, utilizzare consapevolmente le terapie farmacologiche e di immunoterapia specifica, sotto la supervisione di uno specialista, sfruttare le informazioni disponibili da fonti attendibili, evitando fake news, e infine godersi l’aria aperta e condurre una vita “normale”, senza limitazioni. Con la giusta terapia, è possibile svolgere qualsiasi attività, ma è importante essere prudenti evitando i momenti più critici della giornata legati all’innalzamento dei pollini. Le allergie di primavera sono un problema in crescita tra gli italiani, con il cambiamento climatico come uno dei principali fattori. La prevenzione e un approccio attento alla gestione delle allergie possono aiutare a ridurre l’impatto di queste condizioni sulla qualità della vita dei pazienti.

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Sedentarietà, quali rischi per la salute?

Secondo un nuovo studio scientifico statunitense una breve passeggiata ogni 30 minuti può aiutare ad annullare i danni alla salute associati a periodi prolungati di sedentarietà. Nuovi riscontri scientifici hanno suggerito infatti che stare seduti per lunghi periodi di tempo – fatto inevitabile nella vita lavorativa di molti – nuoce alla salute anche di coloro che fanno regolare esercizio fisico.

Camminare 5 minuti ogni mezz’ora.

In questo recente esperimento scientifico pubblicato sulla rivista Medicine & Science in Sports & Excercise i volontari che si alzavano e camminavano per 5 minuti ogni mezz’ora registravano livelli di glicemia e di pressione arteriosa più bassi rispetto a chi restava seduto. I ricercatori hanno scoperto che camminare per un minuto ogni ora può alleggerire la pressione sanguigna ma non è sufficiente ad abbassare i livelli di glicemia. “Se fai un lavoro che richiede di stare seduto per la maggior parte della giornata o hai uno stile di vita prevalentemente sedentario, questa è una strategia che potrebbe migliorare la tua salute e compensare i danni derivanti dalla sedentarietà”, ha affermato l’autore principale dello studio, Keith Diaz, professore associato di medicina comportamentale presso il Vagelos College of Physicians and Surgeons della Columbia University.

Perché la sedentarietà fa male?.

Come mai lo stare seduti per ore può essere un problema per il normale funzionamento del nostro organismo? Diaz ritiene che almeno in parte ciò sia dovuto al mancato uso dei muscoli delle gambe. “I muscoli fungono da importanti regolatori dei livelli di zucchero nel sangue. Se non li usiamo, le cose non funzionano bene”. Quando si tratta di pressione del sangue, il movimento aiuta a migliorare la circolazione. “Quando sei seduto, il sangue si accumula nelle gambe. Mentre quando attivi regolarmente i muscoli degli arti inferiori si ripristina la regolarità del flusso sanguigno”.

“Pause attive” ogni mezz’ora.

Come contrastare gli effetti negativi della sedentarietà? Diaz e il suo gruppo di ricercatori hanno testato quattro diverse “pause attive” su 11 volontari: 1 minuto di camminata ogni 30 minuti trascorsi da seduti e 5 minuti di passeggiata dopo un’ora passata in posizione sedentaria. Gli effetti di ciascuna di queste strategie sono stati confrontati con quelli dello stare seduti senza interruzioni. Ognuno degli 11 volontari è rimasto seduto su una sedia ergonomica per 8 ore all’interno del laboratorio di ricerca, salvo alzarsi per andare un bagno o fare una pausa concordata preventivamente.

Camminare 5 minuti ogni mezz’ora: benefici.

Il miglior risultato è stato ottenuto con una pausa di 5 minuti di camminata ogni 30 minuti di sedentarietà. Ai benefici sulla pressione e sulla glicemia si sono sommati quelli sull’umore e sui livelli di affaticamento fisico. Tuttavia, un intervallo di cinque minuti ogni mezz’ora sul posto di lavoro potrebbe risultare cosa sgradita ai titolari dell’azienda. “Il prossimo grande passo importante per noi è cambiare la cultura del posto di lavoro”, ha affermato Diaz. Per ovviare a questo problema, si potrebbe scegliere di alzarsi e andare alla scrivania di un collega invece di inviargli un’e-mail. Oppure, se si riceve o si fa una telefonata via cellulare, si potrebbe parlare camminando invece di restare seduti. Ancora, ci si potrebbe portare in ufficio una bottiglia d’acqua di piccole dimensioni (250 ml, per esempio) così da doversi alzare più spesso per andare a riempirla. Questi sono solo alcuni esempi di quelle piccole strategie quotidiane utili a preservare uno stile di vita sano e a combattere la sedentarietà.