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L’inquinamento atmosferico può comportare gravi rischi per i bambini

Uno studio ha confermato la correlazione tra incremento degli agenti inquinanti nell’aria e incremento delle patologie alle vie respiratorie.

L’inquinamento dell’aria, anche di breve durata, potrebbe incrementare il numero di infezioni alle vie respiratorie inferiori, e gli effetti potrebbero ripercuotersi soprattutto sui bambini: è questo in sintesi il risultato di un recente studio.
Le infezioni acute dei polmoni e delle vie respiratorie, generalmente causate da virus, sono una delle principali cause di malattie, nei piccoli.
Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica “American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine”, ha tenuto sotto osservazione 146.397 persone, il 77 % delle quali costituite da piccoli al di sotto dei due anni, che erano stati precedentemente curati in strutture ospedaliere e cliniche nello stato dello Utah (Stati Uniti).
I ricercatori hanno quindi raccolto i dati sui livelli del particolato, ovvero piccole particelle dell’aria, PM 2.5, dai sensori posizionati sulle stazioni di monitoraggio presenti nella regione di residenza delle persone osservate.
Ebbene, è emerso dal monitoraggio che all’inizio di ogni seconda settimana, dopo l’incremento dei livelli di particolato nell’aria, i ricercatori hanno scoperto un corrispondente aumento delle infezioni alle vie respiratorie, picco ulteriormente aumentato nella terza settimana dopo l’incremento dei PM 2.5.
Gli scienziati hanno calcolato che ogni incremento di 10 microgrammi per metro cubo di PM 2.5 è associato ad un 15-23 percento di incremento delle infezioni alle vie respiratorie.
Secondo il responsabile dello studio Dr. Horne, “non c’è alcun motivo di grave preoccupazione”, tuttavia, “quando l’inquinamento nell’area è alto, bisognerebbe evitare di lasciare macchine avviate, restar distanti dalle autostrade, restare a casa oppure uscire in prima mattina quando il particolato è generalmente più basso.”

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