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Attività fisica, nei bambini ed adolescenti meglio se si parte da piccoli

Praticare attività fisica sin dai primi anni di età è un comportamento virtuoso per salute e corretto stile di vita futuri.

Le attività motorie oltre ad essere utili per lo sviluppo sociale dei bambini, dona loro la possibilità di costruire l’autostima, integrarsi ed interagire, competenze utili e necessarie per la vita futura.
Non solo. Quando si pratica attività fisica sin dall’infanzia, questo comportamento tende a divenire parte integrante dello stile di vita della persona. Praticare attività influenza anche diversi aspetti dello stile di vita, inducendo gli adolescenti ad abitudini alimentari corrette, rinuncia all’alcol e al fumo.
E’ quanto emerge da un’analisi di Chiara Cattaneo e Paola Nardone, dell’Istituto Superiore della Sanità (ISS). Secondo le ricercatrici infatti «la sedentarietà aumenta notevolmente i rischi per la salute e questo avviene indipendentemente dal livello di attività fisica praticata. Sembra infatti che vi sia poca o nessuna associazione tra attività fisica e comportamenti sedentari».
Per poter raggiungere gli obiettivi prefissati è necessario sin da subito intervenire limitando il tempo “sedentario”, ovvero, il tempo che i bambini spesso passano davanti allo schermo, a non più di 2 ore al giorno. Questo atteggiamento oltre a distogliere risorse mentali, può indurre un maggior consumo di spuntini ad elevato contenuto calorico, aumentando il rischio dell’obesità sin dai primi anni di età e, spesso, peggiorando la qualità del sonno.
Per i bambini da 5 a 7 anni l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) i livelli raccomandati di attività fisica comprendono le attività come gioco, esercizio strutturato, educazione fisica, sport e gli spostamenti realizzati in ambito familiare, scolastico e di comunità.
Cosa fare allora? Secondo Cattaneo e Nardone, che citano le indicazioni OMS, «l’obiettivo giornaliero dei 60 minuti di attività fisica può essere raggiunto in sessioni più brevi (ad esempio 2 sessioni da 30 minuti). Bambini e adolescenti inattivi dovrebbero iniziare a praticare attività fisica in modo graduale, aumentando durata, frequenza e intensità di volta in volta. Laddove possibile, anche bambini e adolescenti con disabilità dovrebbero raggiungere i livelli raccomandati pur sotto il controllo degli operatori sanitari di supporto. I livelli raccomandati sono indicati per bambini e adolescenti sani, a eccezione di specifiche condizioni mediche, senza differenze per caratteristiche socio-demografiche».

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