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Social media, in USA sempre più giovani in cliniche per disintossicarsi

Negli Stati Uniti cresce il numero di giovani costretti a ricorrere a cure specialistiche riabilitative per l’utilizzo eccessivo dei social media.

Ansia, stress, vergogna, sensazione di malessere, questi i principali sintomi lamentati dai giovani adolescenti americani, causati dall’utilizzo continuo e smisurato dei social media. In pratica, una vera e propria dipendenza che spinge molti di questi giovani a rivolgersi a centri di trattamento appositamente istituiti.
Aumenta il numero di strutture per il trattamento dei disturbi e dipendenze da social media, sebbene non sia un disturbo ufficialmente riconosciuto. L’assuefazione riguarda messaggi in chat, snap-chat, twitter, facebook, instagram e l’uso smisurato e fuori controllo che costringe i giovani a rivolgersi a centri per la riabilitazione nei quali gli adolescenti vengono lasciati senza smartphone e Internet ed iscritti a percorsi riabilitativi specifici.
Il dato più sconcertante è la consapevolezza dell’assuefazione, secondo l’organizzazione Common-Sense Media, sono infatti gli stessi ragazzi a riconoscere di essere dipendenti dai social media e a chiedere aiuto ai genitori. Il 50% dei ragazzi dichiara di avere serie difficoltà a disconnettersi dal mondo “virtuale” e ritornare quello reale.
Adolescenti che secondo il Centro “Paradigm” in California passano dalle 6 alle 8 ore al giorno ad usare gli smartphone.
Le cliniche specializzate offrono la possibilità – a caro prezzo, circa 50.000 dollari a trattamento – di potersi disconnettere e, dopo giorni di trattamento, cancellare la presenza dai principali siti.

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