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Fumo ed obesità, l’OMS: «Persone obese a più alto rischio di fumare»

Un recente studio fornisce ulteriori prove che un incremento di peso ed essere obesi porta ad un aumento del vizio del fumo.

L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha fornito nuove prove che essere sovrappeso influisce sul comportamento portando le persone a fumare di più. E’ quanto riportato in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica britannica “British Medical Journal (BMJ)”.
Nella ricerca, finanziata dall’associazione Cancer Research UK (CRUK), è stato visto che l’incremento dell’Indice di Massa Corporea (IMC), la percentuale di grasso corporeo ed alcune circostanze di vita, sono associate – sia negli uomini che nelle donne – ad un più elevato rischio di diventare fumatori e ad una maggiore tendenza a fumare più intensamente.
Lo studio è basato sull’analisi dei dati genetici di circa 450.000 partecipanti e consente di capire la complessa relazione tra obesità e abitudine del fumo, così come la relazione tra tendenza all’inizio del fumo ed intensità.
Lo studio suggerisce che il legame tra Indice di Massa Corporea ed esposizione al tabacco può originare da una serie di fattori comuni legati alla dipendenza, tra cui vizio della nicotina e necessità di una maggiore energia.
E’ ampiamente risaputo che i fumatori hanno un più basso peso dei non-fumatori, possibilmente a causa del loro ridotto appetito, ma essi tendono a riprendere peso appena smettono. Comunque, anche tra i fumatori, chi fuma più intensamente tende a prendere maggior peso.

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