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Aria di primavera: i consigli per prevenire (o ridurre) l’allergia

La primavera è alle porte e con essa anche i piccoli disturbi dei soggetti allergici. Ecco alcuni consigli per prevenire o ridurre i sintomi legati all’allergia.

La primavera è vicina e l’inverno è quasi lasciato alle spalle. Le temperature saranno certamente più miti e l’allungamento delle giornate consentirà di vivere maggiormente a contatto con la natura. Nonostante sia tra le stagioni più belle, a causa del risveglio, ciò non si può dire per i soggetti allergici, che rischiano di scatenare fastidiosi disturbi transitori. In tale ottica, l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione (Assosalute), che riunisce le aziende italiane e internazionali che producono e commercializzano in Italia farmaci di automedicazione, ha stilato un elenco di consigli per prevenire, o quantomeno alleviare, lo scatenarsi della forma allergica.
«La maggior parte delle allergie respiratorie – spiega Assosalute – si manifesta come conseguenza dell’inalazione di pollini come graminacee, parietaria e betulacee. Questo può portare a riniti allergiche, con starnuti, sensazione di naso chiuso, ipersecrezione nasale di muco liquido e biancastro, irritazione agli occhi e, nelle forme più gravi, veri e propri attacchi d’asma». Per questo motivo, è necessario «consultare regolarmente le informazioni e gli aggiornamenti sulla concentrazione dei pollini presenti nell’aria della propria località di residenza», «evitare gite, passeggiate in campagna o nei parchi nel periodo di fioritura delle piante nocive e cercare, nei periodi di rischio e ove possibile, di soggiornare in località marine o montane (dove determinate piante non vivono o dove la fioritura è ritardata o anticipata)». Inoltre, spiega l’associazione, «meglio non uscire nelle fasi iniziali di un temporale perché la pioggia facilita la liberazione di allergeni dai pollini», «fare attenzione agli sport all’aperto ed evitare le ore più calde della giornata e quelle del tardo pomeriggio quando, complice una maggiore concentrazione di elementi inquinanti nell’atmosfera, la qualità dell’aria è peggiore, specie nelle grandi città», «arieggiare i locali della propria abitazione, meglio al mattino presto o la sera tardi, quando l’aria è generalmente più pulita e presenta una minore concentrazione pollinica. Viceversa, tenere chiuse le finestre nelle ore più calde della giornata e quando la concentrazione dei pollini è maggiore», «sempre bene proteggersi utilizzando, ad esempio, occhiali da sole, meglio se avvolgenti, perché permettono di riparare gli occhi soprattutto nelle giornate ventose o se ci si sposta in motorino o in bicicletta. Non dimenticare, inoltre, di coprire se possibile naso e bocca». Infine, «durante i viaggi in auto evitare di tenere i finestrini aperti. Inoltre, sempre meglio adottare un filtro antipolline se si usa il condizionatore», «pettinarsi e lavarsi frequentemente i capelli. Proprio lì, infatti, possono annidarsi i pollini. Detergere con cura anche palpebre, ciglia e sopracciglia può essere di aiuto per eliminare gli allergeni che si depositano nelle zone oculari e perioculari nel corso della giornata» e «non dimenticare il lavaggio delle cavità nasali, che funzionano da filtro e trattengono i pollini».
Con riferimento invece all’ambiente domestico, l’associazione ritiene «importante ridurre al minimo la presenza di muffe, mantenendo la casa ben asciutta, specie nei luoghi più soggetti a umidità. Buona regola è asciugare sempre le pareti della doccia, togliere gli indumenti bagnati dalla lavatrice e, se necessario, usare un deumidificatore». In aggiunta a ciò, «per difendersi dagli acari della polvere, se si è allergici, ricoprire materassi e cuscini con fodere anallergiche e scegliere mobili in materiali che non attirano polvere (come vinile, legno, metallo o pelle), anziché articoli imbottiti», «contro gli acari, resta fondamentale la pulizia di superfici, mobili e pavimenti. Importante è anche cambiare spesso le lenzuola». Inoltre, spiega, «evitare il contatto con tappeti, moquette, tappezzerie e peluche», «se si è allergici, non usare l’aspirapolvere a meno che non sia dotata di specifici filtri». Infine, «la forfora e i peli degli animali da compagnia possono creare problemi. Conviene quindi lavarli una volta alla settimana al fine di rimuovere il più possibile le sostanze allergiche dal loro pelo e tenerli lontano da divani, poltrone e letti, che possono trattenere gli allergeni», «controllare condizionatori e deumidificatori perché nei filtri e nei condotti degli apparecchi possono annidarsi allergeni di varia origine derivanti da acari, polveri, muffe» e «attenzione in cucina: eliminate sempre i residui alimentari e conservate gli alimenti in contenitori ermetici per evitare che si sviluppino scarafaggi. Questi depositano uova e lasciano dietro di sé escrementi potenzialmente allergizzanti».

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