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Inibitori di pompa, l’Fda ricorda il possibile rischio di fratture

L’ente governativo statunitense richiama i possibili rischi di fratture dovute ad osteoporosi causata da un uso non controllato di inibitori di pompa.

Gli inibitori di pompa sono dei farmaci che, grazie alla loro azione, riducono il Ph acido dello stomaco proteggendolo dal rischo di lesioni. Questi farmaci vengono usati soli o in associazione nel caso di uso prolungato di antinfiammatori noti per l’azione di lesività delle pareti dello stomaco. Inoltre, tali medicinali sono usati per altre condizioni quali dispepsia, ulcera gastro-duodenale, oppure associati con altri antibiotici per curare la gastrite da Helicobacter pylori, sindrome di Zollinger-Ellison ed infine reflusso gastro-esofageo. In Italia, per poter acquistare gli inibitori di pompa è necessaria la ricetta del medico, mentre negli Stati Uniti vengono commercializzati come Otc, vale a dire liberamente acquistabili dal paziente senza alcun tipo di ricetta.
La Food & Drug Administration (Fda), ente governativo statunitense  che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha richiamato l’attenzione su un utilizzo intensivo e non controllato di tali medicinali. Ciò attraverso un avviso di osteoporosi e di frattura sull’etichetta “Fatti del farmaco” del farmaco per inibitori della pompa protonica, in seguito ad un’accurata revisione dei dati di sicurezza disponibili, la Fda ha concluso che il rischio di fratture con l’uso di Ppi a breve termine e basse dosi è improbabile. Sebbene questa notizia risalga al lontano marzo del 2011, si ritiene dunque utile ricordare la pericolosità di un uso non controllato di tali medicinali.
A tal proposito, l’Fda ha ricordato che gli utilizzatori di tali famaci devono «essere consapevoli – si legge in una nota dell’ente – del fatto che in alcuni studi su pazienti che usano inibitori della pompa protonica è stato segnalato un aumentato rischio di fratture dell’anca, del polso e della colonna vertebrale». Tale maggior rischio, spiega l’Fda, «è stato osservato nei pazienti che ricevono alte dosi di questi farmaci o li usano più a lungo (un anno o più)». In aggiunta a ciò, «se il tuo bruciore di stomaco continua, parla con il tuo medico. Non più di tre corsi di trattamento di 14 giorni dovrebbero essere utilizzati in un anno» e dunque parlare col medico o col farmacista di fiducia «per eventuali dubbi sull’utilizzo degli inibitori della pompa protonica».

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