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Esposizioni ambientali in gravidanza ed infanzia potrebbero alterare la pressione nei bambini

Uno studio ha valutato le associazioni tra più di 200 esposizioni ambientali ad agenti chimici e l’aumento della pressione sanguigna nei bambini.

Gli esseri umani sono costantemente in contatto con numerosi agenti chimici, condizioni meteorologiche e altre esposizioni derivate da ciò che ci circonda e dalle abitudini quotidiane. Sia all’esterno, che negli ambienti domestici, sono centinaia le possibilità di entrare in contatto con sostanze che possono intaccare la nostra salute. Per monitorare le interazioni tra ambiente e sostanze inquinanti, uno studio pubblicato sul Journal of American College of Cardiology ha analizzato gli effetti di 200 esposizioni ambientali durante la gravidanza e l’infanzia, giungendo alla conclusione che alcune delle esposizioni ambientali potrebbero avere un impatto sulla pressione sanguigna nei bambini.
Nello specifico, lo studio condotto sui dati provenienti da sei diversi paesi europei, Spagna, Francia, Grecia, Lituania, Norvegia e Regno Unito, ha analizzato un totale di 1.277 bambini e le loro madri. Le esposizioni agli agenti inquinanti sono state valutate durante la gravidanza e quando i bambini avevano un’età compresa tra i 6 e gli 11 anni. Durante il periodo di analisi, i ricercatori hanno valutato un totale di 89 esposizioni prenatali e 128 postnatali, raggruppandole in tre categorie. Si tratta di: esposizioni esterne (inquinamento atmosferico, condizioni meteorologiche, spazi verdi, ecc.), sostanze chimiche (pesticidi, metalli, plastificanti, ecc.) ed infine fattori di stile di vita (dieta, attività fisica, schemi di sonno, ecc.).
Ebbene, alla luce di quanto rilevato, l’analisi ha accertato un’associazione tra varie esposizioni e pressione sanguigna più alta nei bambini. Le esposizioni associate all’aumento della pressione sanguigna includevano l’esposizione al fumo di tabacco e al bisfenolo A (un plastificante) durante la gravidanza. Allo stesso modo, i bambini con concentrazioni sieriche più elevate di rame e acido perfluoroottanoico (PFOA, un composto usato in pentole e padelle antiaderenti, indumenti, ecc.) avevano una pressione sanguigna più alta.

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