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Secca o grassa? Rimedi diversi per le due tipologie di tosse

La tosse è una risposta fisiologica dell’organismo per espellere polveri, sostanze irritanti, muco. In alcuni casi è bene sopprimere il riflesso, in altri utilizzare sostanze che facilitino il distacco del catarro.

La tosse è un meccanismo riflesso che ha la funzione di rimuovere le sostanze estranee e il muco in eccesso presenti nell’apparato respiratorio. La secrezione eccessiva di muco può essere indice di infezione delle vie respiratorie e si parla in questo caso di tosse grassa o produttiva, mentre è definita tosse secca quella provocata dall’irritazione delle vie aeree. L’infiammazione può avere natura infettiva, virale o batterica, rappresentare un sintomo dell’asma o del reflusso gastroesofageo, essere la conseguenza dell’abitudine al fumo.

La tosse persistente è anche un effetto collaterale associato all’assunzione di farmaci antipertensivi appartenenti alla classe degli Ace-inibitori. Se l’utilizzo di farmaci soppressori della tosse è fondamentale nel trattamento della tosse secca dolorosa associata al carcinoma bronchiale, vi sono casi in cui il loro impiego andrebbe evitato perché potrebbe peggiorare il quadro clinico, per esempio rischiando di andare incontro ad ispessimento e ritenzione dell’espettorato nei casi di infezione polmonare cronica o a depressione respiratoria nell’asma.

Tutti gli oppioidi hanno azione antitussiva a dosi inferiori a quelle usate in terapia antalgica. La codeina è un oppiaceo debole con modesta attività antitussiva a cui è associato un rischio di dipendenza decisamente inferiore rispetto agli altri analgesici narcotici.

L’effetto indesiderato principale conseguenza della sua assunzione è la costipazione. Destrometorfano, diidrocodeina e folcodina hanno minori effetti collaterali e rientrano nella composizione di gocce, pastiglie da sciogliere lentamente in bocca e sciroppi sedativi della tosse. Il butamirato è più indicato nel paziente anziano in quanto, non essendo di natura oppioide, non determina soppressione del centro del respiro. Tra i rimedi naturali che calmano la tosse stizzosa si ricordano gli estratti di piante come altea, piantaggine, malva, aloe, che contengono mucillagini. Queste sostanze, formando un film protettivo sulle mucose irritate, svolgono un’azione emolliente e lenitiva.

Gli estratti di grindelia e drosera hanno sia attività espettorante che antitussiva, rivelandosi quindi utili nella tosse mista. Anche l’olio essenziale di timo è ottimo contro entrambe le tipologie di tosse, oltre a possedere proprietà antimicrobiche; può però risultare irritante sulla mucosa orale quando impiegato per gargarismi. Altri oli essenziali, come quello di eucalipto, svolgono localmente un’azione anestetica, balsamica e antisettica più o meno marcata, pertanto possono essere sfruttati per gargarismi e inalazioni.

Se la tosse è accompagnata da secrezioni catarrose, sono indicati farmaci espettoranti o mucolitici. Sciroppi, pastiglie, compresse, granulati per soluzioni orali contenenti N-acetilcisteina, ambroxolo e guaifenesina facilitano la liberazione dal muco di bronchi e bronchioli.

I primi due principi attivi sono disponibili anche in fiale per aerosol.

Il niaouli, l’olio essenziale che si ottiene da una specie di melaleuca, e il balsamo del Perù e del Tolù fluidificano in modo naturale le secrezioni bronchiali. Per un consiglio mirato si rimanda al farmacista di fiducia o al medico curante, che a seconda del tipo di tosse sapranno indicare il rimedio più adatto.

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