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Contusioni: cosa sono, come si curano

La contusione è la conseguenza di un trauma senza lacerazione della cute e può essere trattata con ghiaccio e prodotti mirati.

Non capita solamente alle persone dedite alla pratica di attività sportiva di subire dei traumi fisici. Certamente i cosiddetti sportivi della domenica sono maggiormente soggetti ai dolori di natura traumatica, poiché possono andare incontro a cadute provocate da distrazione, scarso allenamento, sforzi troppo intensi, movimenti scorretti. Ma occorre prestare attenzione anche durante lo svolgimento delle attività quotidiane più banali per scongiurare il rischio di infortuni: gli incidenti domestici in cui si inciampa o si colpiscono spigoli o superfici sporgenti sono tutt’altro che rari.

Le contusioni sono provocate dall’urto di oggetti duri contro parti del corpo più o meno estese. Ciò che si verifica in questo frangente è uno stravaso di sangue con accumulo di liquidi sotto la cute. La zona interessata risulta dolente, si rigonfia e assume il colore bluastro tipico di quello che nel linguaggio comune è chiamato livido, in termini tecnici ematoma.

Mentre nelle ferite la pelle viene lesionata, nelle contusioni la rottura di vasi ematici e linfatici causa un’emorragia sottocutanea. La fuoriuscita di proteine dal circolo sanguigno e linfatico richiama acqua e si forma il caratteristico gonfiore, spesso accompagnato anche da una reazione infiammatoria, con rigidità e difficoltà nel movimento della regione colpita.

Il livido, non sempre visibile, emerge in genere a poche ore di distanza dall’evento traumatico e la sua estensione dipende dall’entità, dalla profondità e dalla tipologia dei tessuti coinvolti. Nella maggior parte dei casi l’ematoma si riassorbe spontaneamente.

Talvolta possono verificarsi danni ai tessuti sottostanti. Questo avviene quando il ristagno di liquidi, anziché riassorbirsi in maniera spontanea, complica il naturale processo di guarigione e si espande, causando infezioni o cicatrizzazioni anomale. Si parla quindi di processi fibrotici e di calcificazioni. In quest’ultimo caso si osserva la formazione di un deposito di sali simile a una struttura ossea, che provoca dolore intenso e può essere invalidante.

Quando si subisce un trauma, occorre prima di tutto limitare il danno tramite l’applicazione di ghiaccio, che ha effetto antalgico, attenua lo spasmo muscolare riflesso e determina una vasocostrizione locale che limita il flusso ematico, facilitando il riassorbimento degli essudati nel distretto trattato.

Per accelerare la guarigione sono consigliati il riposo e l’astensione momentanea dalle attività fisiche. Se il trauma interessa un’articolazione si può ricorrere al bendaggio per mantenere immobilizzata la parte, che andrebbe tenuta sollevata per favorire il riassorbimento dei liquidi accumulati. In caso di ematomi particolarmente estesi o profondi, il medico può prescrivere l’utilizzo di eparina per prevenire la formazione di coaguli.

Per ematomi più circoscritti sono efficaci i prodotti a base di arnica, escina, bromelina, in forma di pomate da massaggiare sulla zona o di preparati da assumere per bocca. Se il dolore è molto intenso può essere utile la somministrazione di antinfiammatori e antidolorifici per via sistemica.

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