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Vecchiaia e salute: gli anziani che hanno un cane si ammalano di meno

Uno studio ha evidenziato che chi possiede un cane ha la metà delle probabilità di ammalarsi in età avanzata.

Va da sé che simili benefici non derivino dalla mera proprietà dell’animale bensì da una vita attiva condotta insieme a lui. A riportarlo è un recente articolo pubblicato su New Scientist e dedicato ai risultati di una ricerca scientifica su questo tema. La ricercatrice Yu Taniguchi insieme al suo gruppo di lavoro del National Institute for Environmental Studies di Tsukuba, in Giappone, ha chiesto a circa 11.000 persone fra i 65 e gli 84 anni se avessero un cane o un gatto o se l’avessero avuto in passato. Raccolti questi dati, dal 2016 al 2020 gli studiosi hanno monitorato l’emergere di anomalie cognitive e fisiche nei partecipanti.

Coloro che facevano una qualche attività fisica insieme al cane, per esempio la consueta passeggiata giornaliera o almeno un’attività motoria più di una volta a settimana, dimezzavano le probabilità di sviluppare patologie, contrariamente a chi un cane non lo aveva mai posseduto. Lo studio ha perfino scoperto che coloro che attualmente non erano proprietari di un cane, ma che in passato lo erano stati, presentavano un rischio di ammalarsi inferiore di circa il 10% rispetto a chi non aveva mai avuto un cane.

Benefici sia per gli umani che per i cani.

Pure i cani traggono benefici di salute dalle passeggiate e dalle attività fisiche svolte insieme al padrone. Basti pensare che, secondo un sondaggio del 2019 dell’ente benefico veterinario People’s Dispensary for Sick Animals, nel Regno Unito circa il 13% dei cani non viene portato fuori a camminare, correre o a fare i bisogni quotidiani. I cani sedentari e inattivi hanno alte probabilità di sviluppare importanti forme di obesità e svariati altri problemi di salute, sia fisici che mentali.

E i proprietari di gatti?.

Secondo questo studio, sia gli attuali proprietari sia quelli che lo sono stati in passato dimostrano le stesse probabilità di sviluppare disabilità cognitive/fisiche di coloro che non hanno mai avuto un piccolo felino. Lo studio è però andato oltre al rapporto cane-padrone e ai vantaggi che ne derivano. Uno degli obiettivi dei ricercatori era infatti anche quello di verificare se l’essere proprietari di un cane favorisse la socializzazione e i rapporti interpersonali. Un dato, questo, già collegato da precedenti studi al miglioramento dello stato di salute delle persone.

Effetti sulla socialità individuale.

Gli studiosi non hanno riscontrato alcun aumento delle interazioni sociali nei proprietari di cani a contatto con i vicini di casa o con altre persone, magari incontrate durante le passeggiate, al parco, mentre uscivano a spasso con il quadrupede. Probabilmente la compagnia di un amico a quattro zampe appaga quanto basta la vita di coloro che hanno scarsi rapporti sociali perché, a modo suo, l’animale domestico compensa eventuali vuoti ed assenze umani.

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