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Dichiarazione redditi precompilata, le istruzioni per opporsi al trattamento dei dati

L’Agenzia delle entrate ha aggiornato il modello utilizzato per opporsi al trattamento dei dati personali nella dichiarazione dei redditi precompilata.

L’Agenzia delle entrate ha reso noto di aver pubblicato il modello che consente al contribuente di opporsi al trattamento dei dati delle spese sanitarie relative ai rimborsi del 2018. Secondo quanto spiega l’Agenzia, «l’opposizione all’esposizione delle spese sanitarie e dei relativi rimborsi erogati rappresenta una delle misure previste, in accordo con il Garante per la protezione dei dati personali, per tutelare la riservatezza di informazioni delicate, come quelle sulla salute della persona». «Per questo – aggiunge -, possono esprimere il proprio dissenso alla trasmissione dei dati tutti i cittadini che abbiano compiuto almeno 16 anni di età (in caso contrario, può farlo il tutore o rappresentante legale), anche se fiscalmente a carico. In quest’ultima ipotesi, le spese per cui è stato negato l’utilizzo non compariranno nella dichiarazione di chi ha a carico la persona». In ogni caso, «i dati “bloccati” non compariranno nella precompilata, ma potranno ugualmente essere inseriti dal contribuente in sede di modifica/integrazione del modello, prima dell’invio definitivo della dichiarazione dei redditi».

I moduli, scaricabili online direttamente dal sito dell’Agenzia, nella versione integrale (link esterno) e in versione editabile (link esterno), potranno essere utilizzati attraverso due modalità.

La prima modalità prevede la comunicazione diretta all’Agenzia delle entrate, dei «tipi di spesa da escludere, i dati anagrafici (nome e cognome, luogo e data di nascita), il codice fiscale, il numero della tessera sanitaria e la relativa data di scadenza» e potrà essere utilizzata fino all’8 febbraio 2019. La seconda modalità, invece, potrà avvenire attraverso l’accesso «all’area autenticata del sito web dedicato del Sistema tessera sanitaria, tramite tessera sanitaria Ts­Cns oppure utilizzando le credenziali Fisconline rilasciate dall’Agenzia. Attraverso tale modalità, è possibile consultare l’elenco delle spese sanitarie e selezionare le singole voci per le quali esprimere la propria opposizione all’invio dei relativi dati». Quest’ultima modalità potrà essere utilizzata dal contribuente dall’8 febbraio al 9 marzo 2019.
L’Agenzia ricorda inoltre che «nell’ipotesi di comunicazione diretta, è possibile consegnare a un qualsiasi ufficio territoriale delle Entrate l’apposito modello compilato, accompagnato dalla copia di un documento d’identità, ma anche inviare una email all’indirizzo opposizioneutilizzospesesanitarie@agenziaentrate.it, o ancora telefonare a un Centro di assistenza multicanale (numero verde 800909696, 0696668907 da cellulare, +39 0696668933 dall’estero). Negli ultimi due casi, dove non è previsto l’utilizzo del modello, il cittadino dovrà fornire le medesime informazioni richieste dallo stesso modello, più il tipo di documento di identità, con relativi numero e data di scadenza».

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