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Piccoli animali da compagnia, cosa fare in tempi di coronavirus?

Le misure di contenimento del contagio da coronavirus non impediscono ai proprietari di animali domestici di accompagnarli fuori casa per una passeggiata. Restano valide le regole previste per tutte le uscite autorizzate: mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro, rimanere nei pressi della propria abitazione, portare con sé l’autocertificazione. Gli spostamenti sono consentiti anche per l’accudimento delle colonie feline.

Se l’animale in precedenza era solito fare lunghe passeggiate, meglio ridurre i quantitativi di cibo somministrato per evitare aumenti di peso dannosi per la salute. I negozi che trattano articoli per animali sono rimasti aperti e, come per la spesa di tutta la famiglia, suggeriamo di fare una scorta degli alimenti per i pet onde evitare di uscire più volte alla settimana per i rifornimenti.

Nonostante in Belgio un gatto sia risultato positivo al virus, così come due cani e un gatto a Hong Kong, secondo le autorità sanitarie il contagio può avvenire, seppur rarissimamente, dall’uomo all’animale e non viceversa. Ulteriori informazioni sono reperibili alla pagina del sito dell’Istituto Superiore di Sanità https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-animali-domestici, dove è stato pubblicato il rapporto “Infezione da SARS-CoV-2 tra gli animali domestici”.

Sebbene gli animali da compagnia non rappresentino veicoli di contagio, se il proprietario lo desidera può detergere le loro zampe al rientro dalla passeggiata. È assolutamente controindicato l’utilizzo di candeggina o alcol che, oltre a causare irritazioni cutanee, rischiano di essere ingeriti dagli animali, provocando pericolose intossicazioni.

Le zampine possono essere pulite con sapone per animali o con una soluzione di bicarbonato in acqua tiepida. In alternativa, esistono in commercio salviette impregnate con prodotti igienizzanti specifici per cani e gatti.

È buona abitudine lavarsi accuratamente le mani dopo aver accarezzato gli animali o aver maneggiato accessori che siano stati a stretto contatto con il loro pelo, come i guinzagli.

Gli ambulatori veterinari sono aperti con accessi contingentati: è pertanto consigliabile prendere accordi telefonici col medico veterinario, che sarà in grado di valutare se la visita sia urgente o differibile. La ricetta veterinaria elettronica consente la prosecuzione di terapie croniche senza il bisogno di andare fisicamente in ambulatorio. È sufficiente recarsi nella propria farmacia o parafarmacia di fiducia per acquistare il farmaco di cui si ha necessità, dotati del numero di ricetta elettronica e di un PIN generati dal veterinario.

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Coronavirus, i consigli per mantenersi attivi pur stando a casa

Come è noto, le restrizioni nazionali e locali seguite alla diffusione del coronavirus prevedono il distanziamento sociale e l’obbligo di restare nella propria dimora. Condizione che porta inevitabilmente alla diminuzione della mobilità fisica a discapito del benessere psicologico. Per favorire tali dinamiche l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione (Assosalute) che fa parte di Federchimica, ha diramato una serie di consigli utili da mettere in pratica pur stando a casa.

Tra questi «svolgere regolarmente mezz’ora di attività fisica al risveglio, come una leggera corsetta sul posto, seguita da un po’ di stretching, può aiutarci nella regolazione del ciclo intestinale, che rischia di diventare pigro a causa di quantità di cibo maggiori o più elaborate e alla sedentarietà». In aggiunta a ciò «alzarsi ogni 45-60 minuti e fare dello stretching al collo, schiena e arti inferiori e superiori, può aiutarci a mantenere in forma le articolazioni e i muscoli che circondano la colonna vertebrale, alleviandoli dal “sovraccarico” o dalla “compressione” dovute a una postura scorretta».

Inoltre, un utile rimedio all’immobilità può essere quello di «sollevarsi ogni 30 minuti sulla punta dei piedi – evidenzia Assosalute -, facendo così lavorare le caviglie, oppure muovere qualche passo, può aiutare il flusso venoso ed evitare la fastidiosa sensazione di caviglie e gambe gonfie e appesantite». Dunque, «praticare una lieve attività fisica appena svegli, e in modo regolare durante tutta la giornata, può aiutarci a evitare la sensazione di pesantezza e torpore e può avere effetti positivi anche sul nostro umore».

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Farmaci a base di ciproterone acetato, dall’Aifa limitazioni per l’assunzione

«In seguito all’uso di ciproterone acetato è stata segnalata la comparsa di meningiomi (singoli e multipli), prevalentemente a dosi pari o superiori a 25 mg/die. Tale rischio aumenta con l’aumento della dose cumulativa. L’uso di ciproterone acetato è controindicato nei pazienti con meningioma o con anamnesi di meningioma». È quanto rende noto l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) in un comunicato diramato giovedì 16 aprile 2020. L’agenzia fa sapere che per questo motivo «i pazienti devono essere controllati relativamente al meningioma, secondo la normale pratica clinica».

Inoltre, «se ad un paziente in trattamento con ciproterone acetato viene diagnosticato un meningioma, il trattamento deve essere interrotto in maniera definitiva». Quanto al farmaco a base di ciproterone acetato Androcur, l’Aifa fa sapere che questo «non è indicato nelle donne». Al contrario, «l’uso di ciproterone acetato per le seguenti indicazioni resta immodificato: trattamento antiandrogeno nel carcinoma prostatico inoperabile». Per ulteriori dettagli è possibile contattare il proprio medico curante o il farmacista di fiducia: entrambi saranno pronti a rispondere ad eventuali domande relative alla segnalazione in oggetto.

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Covid-19, quale attività fisica per gli adolescenti a casa?

L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha pubblicato una breve guida dedicata ai ragazzi di età compresa tra i 12 e i 17 anni con diversi consigli su come continuare a muoversi pur rispettando le regole. Come è noto infatti le disposizioni governative prevedono la limitazione degli spostamenti se non per utili e comprovati motivi. Secondo quanto illustra l’Iss, «tra le diverse attività, senza dubbio, l’esercizio fisico assume un ruolo prioritario per la salute dei giovani. Con l’esercizio fisico aumentano, infatti, le energie e lo stato di benessere generale, migliora la qualità del sonno, l’autostima, la fiducia in se stessi e vengono scaricate eventuali tensioni».

Tra le attività previste l’Iss annovera «il movimento libero: ballo, salti, stretching», «il gioco con i fratelli/sorelle o con i genitori o altre persone che vivono in casa», «la musica e la lettura per favorire l’apprendimento e rilassarsi», «il disegno, la pittura per stimolare la creatività», «lo svolgimento di alcuni lavori domestici, come: spolverare, passare l’aspirapolvere, apparecchiare/sparecchiare la tavola, rifare il letto e ordinare la camera, lavare i vetri, occuparsi del giardino o del terrazzo». Infine, «l’utilizzo del web per integrare l’attività didattica con altre attività culturali, come ad esempio visitare musei virtuali, scaricare libri e quotidiani, seguire opere teatrali, concerti o webinar di interesse, apprendere a suonare uno strumento musicale».

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Farmaci antibiotici, vanno usati se prescritti dal medico

Gli antibiotici sono potenti farmaci, ma non sono la cura per tutto ciò che affligge. Come è noto, combattono le infezioni causate da batteri e non da virus. Gli antibiotici non sono efficaci contro infezioni virali come il raffreddore comune, la maggior parte dei mal di gola, l’influenza e, utile sottolinearlo, nelle infezioni da coronavirus. È utile chiarire dunque che l’assunzione di antibiotici per le infezioni virali non cura l’infezione sostenuta da virus, non impedisce ad altre persone di essere contagiate, non aiuta a sentirsi meglio ed inoltre l’utilizzo di antibiotici quando questi non sono prescritti dal medico non aiuta a sentirsi meglio nei casi di infezioni sostenute da virus.

In aggiunta a quanto evidenziato, l’uso di antibiotici in caso di infezioni virali può mettere a rischio di contrarre un’infezione batterica resistente ad un eventuale trattamento antibiotico nel caso ve ne fosse bisogno in futuro. La resistenza agli antibiotici è stata definita uno dei problemi di salute pubblica più urgenti al mondo. Può essere descritta come l’inefficacia di un determinato medicinale nel combattere un batterio che infetta l’organismo. L’uso intelligente degli antibiotici è la chiave per controllare la diffusione dell’antibiotico-resistenza. In ogni caso, l’antibiotico non può essere assunto se non è prescritto dal medico. Allo stesso modo, il farmacista non può dispensare un antibiotico – in convenzione, ma anche a pagamento – senza che il medico lo abbia prescritto.