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Malattie cardiovascolari: prevenirle è meglio che curarle

Le malattie cardiovascolari sono tra le principali cause di mortalità in tutto il mondo. Con lo stile di vita sano e facendo attenzione ai fattori di rischio, è possibile ridurre il rischio di sviluppare problemi cardiaci. Dieta equilibrata e attività fisica regolare sono pilastri per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. È consigliabile privilegiare il consumo di frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e grassi insaturi, limitando zuccheri, grassi saturi, e sale. Attività fisica regolare, come camminare, nuotare o andare in bicicletta per almeno 30 minuti al giorno, può aiutare a mantenere il peso corporeo sano, a ridurre la pressione sanguigna e a migliorare la circolazione.

Monitoraggio dei fattori di rischio e importanza di controlli regolari

Per preservare la salute è essenziale monitorare i fattori di rischio delle malattie cardiovascolari: ipertensione, colesterolo alto, diabete e fumo. È raccomandabile effettuare controlli medici regolari per tenere sotto controllo i parametri e intervenire tempestivamente in caso di necessità. I farmacisti, in tale direzione, possono fornire consigli su come monitorare la pressione sanguigna e il colesterolo a casa, nonché offrire supporto per smettere di fumare e gestire il diabete. È importante sottolineare che il consiglio dei farmacisti non intende sostituire il consulto con i medici curanti, ove la problematica presentata dovesse perdurare. In tal caso, è necessario contattare i medici curanti o i medici specialisti di riferimento.

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Tecniche di rilassamento efficaci per ridurre lo stress quotidiano

Lo stress è una risposta naturale dell’organismo a situazioni di pressione o difficoltà. Ciò nonostante, quando lo stress diventa cronico può avere un impatto negativo sulla salute fisica e mentale. Per contrastare gli effetti negativi dello stress, potrebbe essere utile adottare strategie efficaci di gestione e rilassamento. Le tecniche di rilassamento sono una delle vie con cui provare a ridurre la tensione accumulata, favorire il benessere psicofisico e migliorare la qualità della vita.

Gestione dello stress: principali tecniche di rilassamento

Tra le tecniche di rilassamento più diffuse e apprezzate vi sono la respirazione profonda, la meditazione, lo yoga e il training autogeno. La respirazione profonda consiste nel concentrarsi sul proprio respiro, inspirando lentamente dal naso ed espirando dalla bocca, favorendo così un senso di calma e tranquillità. La meditazione permette di focalizzare l’attenzione sul momento presente, allontanando i pensieri negativi e le preoccupazioni. Lo yoga combina esercizi di respirazione, posizioni corporee e meditazione, per l’equilibrio tra mente e corpo. Il training autogeno è una tecnica di autoipnosi che aiuta a rilassare i muscoli e a ridurre la tensione psicofisica.

Tecniche di rilassamento: i benefici per il benessere psicofisico

L’utilizzo di tecniche di rilassamento può portare a benefici per il benessere dell’individuo. In particolare, migliorare la qualità del sonno, favorendo un riposo più profondo e ristoratore. Il rilassamento può aumentare concentrazione, lucidità mentale e capacità di gestire le situazioni stressanti in modo più efficace. A livello fisico, le tecniche di rilassamento possono ridurre la tensione muscolare, alleviare i dolori cronici e migliorare la funzionalità del sistema immunitario. È utile ricordare che il consiglio dei farmacisti non intende sostituire il consulto con i medici, ove la problematica presentata dovesse perdurare. In caso di persistenza dei sintomi o di dubbi sulla propria condizione di salute, è necessario contattare il medico curante o il medico specialista di riferimento.

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Riattivazione motoria autunnale: i consigli per riprendere l’attività fisica

L’estate è alle spalle e con l’arrivo dell’autunno molte persone sentono il bisogno di riprendere l’attività fisica dopo un periodo di inattività. È fondamentale approcciarsi alla riattivazione motoria in modo graduale e consapevole, per evitare il rischio di infortuni e garantire un benessere duraturo.

Ripresa graduale dell’attività fisica

Il primo passo per la corretta riattivazione motoria autunnale consiste nel pianificare un programma di allenamento progressivo. È bene iniziare con sessioni di attività fisica di breve durata e a bassa intensità, per poi aumentare gradualmente il volume e l’intensità degli esercizi nel corso delle settimane. Ciò per consentire al corpo di adattarsi gradualmente allo sforzo e ridurre il rischio di sovraccarico e infortuni.

Corretta alimentazione e idratazione

È bene prestare attenzione all’alimentazione e all’idratazione durante la riattivazione motoria autunnale. L’alimentazione equilibrata, ricca di frutta, verdura, proteine magre e carboidrati complessi, fornisce al corpo i nutrienti necessari per l’attività fisica e il recupero muscolare. È fondamentale mantenersi idratati, bevendo acqua prima, durante e dopo l’allenamento, per compensare la perdita di liquidi attraverso la sudorazione. È utile ricordare che il consiglio dei farmacisti non intende sostituire il consulto con i medici. Qualora la problematica presentata dovesse perdurare, è necessario contattare il proprio medico di base o lo specialista di riferimento per una valutazione approfondita e un trattamento adeguato.

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Inquinamento domestico: il decalogo per la qualità dell’aria in casa

L’Istituto superiore di sanità (Iss) ha colto l’occasione della Giornata mondiale dell’habitat, che ricorre ogni primo lunedì di ottobre, per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della qualità dell’aria nelle abitazioni. Come osservato da Gaetano Settimo, coordinatore del gruppo di studio inquinamento indoor dell’Iss, l’aria indoor è uno dei principali determinanti di salute e un tema di sanità pubblica, poiché è negli ambienti chiusi che avviene la maggior parte dell’esposizione della popolazione all’inquinamento atmosferico.

Gli inquinanti presenti in casa

L’esposizione prolungata agli inquinanti presenti nell’aria di casa può influenzare negativamente la salute delle persone, aggravando patologie preesistenti come malattie cardiache, respiratorie, allergiche, neurologiche e tumorali. Tra gli inquinanti indoor più rilevanti vi sono i composti organici volatili (Cov), le particelle sospese, gli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), le diossine, i policlorobifenili (Pcb) e i perfluoroalchilici (Pfas).

Fonti di inquinamento indoor: dai materiali alle attività quotidiane

Le fonti di inquinanti in casa sono molteplici: dai materiali da costruzione, agli arredi, alle apparecchiature elettroniche, fino ai prodotti per la pulizia e l’igiene personale. Anche le normali attività quotidiane come cucinare, riscaldare gli ambienti e fumare favoriscono l’inquinamento in casa. La preparazione dei cibi, il tipo di combustibile utilizzato per il riscaldamento e l’uso di diffusori di fragranze rilasciano nell’aria domestica diverse sostanze potenzialmente nocive.

Il ruolo centrale dell’umidità in casa

L’umidità, pur non essendo un inquinante in sé, può favorire lo sviluppo di muffe e la proliferazione degli acari della polvere, influenzando negativamente la qualità dell’aria interna. È utile sottolineare che la concentrazione di anidride carbonica (CO2) non è un indicatore affidabile della qualità dell’aria indoor, poiché non tiene conto delle altre fonti di inquinamento presenti.

Decalogo per migliorare l’aria domestica: i consigli dell’Iss

Per aiutare le persone a proteggere la propria salute dall’inquinamento indoor, il gruppo di studio dell’Iss ha elaborato un decalogo di consigli pratici. Tra le raccomandazioni principali il frequente ricambio d’aria aprendo le finestre, l’uso moderato di prodotti per la pulizia evitando di mescolarli, l’astensione dal fumo in casa, l’arieggiamento degli abiti provenienti dalla lavanderia e dei mobili nuovi, la limitazione nell’uso di insetticidi e la rimozione degli allergeni in presenza di animali domestici.

Migliorare la qualità dell’aria in casa

L’Iss ha ricordato che le piante non contribuiscono in modo significativo alla riduzione dell’inquinamento indoor e consiglia di preferire prodotti a basse emissioni in caso di ristrutturazioni o imbiancature, arieggiando il più possibile gli ambienti interessati. Seguendo questi semplici accorgimenti, è possibile migliorare la qualità dell’aria nelle proprie abitazioni e tutelare la salute respiratoria di tutta la famiglia.

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Prevenzione dei malanni stagionali: il ruolo della vitamina C

L’arrivo dei primi freddi porta con sé un aumento dell’incidenza di malanni stagionali, come raffreddori e influenze. Per affrontare al meglio il periodo autunnale è fondamentale avere uno stile di vita sano e rafforzare il sistema immunitario. Una delle strategie più efficaci per raggiungere questo obiettivo è l’integrazione di vitamine, in particolare la vitamina C.

La vitamina C: un alleato utile al sistema immunitario

La vitamina C, nota anche come acido ascorbico, può supportare le difese dell’organismo. È una vitamina idrosolubile che agisce come antiossidante: protegge le cellule dai danni causati dai radicali liberi e mantiene l’integrità delle barriere mucose. La vitamina C stimola la produzione e l’attività dei globuli bianchi, cellule del sistema immunitario.

Fonti alimentari di vitamina C e integrazione mirata

La dieta equilibrata e ricca di frutta e verdura fresche può dare un apporto adeguato di vitamina C. Tra gli alimenti particolarmente ricchi di vitamina C vi sono gli agrumi, kiwi, fragole, peperoni e broccoli. In alcuni casi l’integrazione di vitamina C può essere consigliata dai farmacisti o dai medici per soddisfare le aumentate esigenze dell’organismo durante i periodi di maggiore stress o per prevenire carenze. Ciò nonostante, il consiglio dei farmacisti non sostituisce il consulto dei medici. È bene rivolgersi sempre ai medici nel caso in cui i sintomi di una condizione non dovessero scomparire.