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Pet therapy, i benefici sulla salute fisica e mentale

L’interazione tra esseri umani e animali da compagnia ha radici antiche, ma solo recentemente la scienza ha iniziato a indagare i potenziali benefici terapeutici della relazione. La pet therapy, o zooterapia, sfrutta il legame speciale tra uomo e animale per promuovere il benessere fisico, emotivo e sociale delle persone. La terapia complementare può essere utilizzata in ospedali, case di riposo, scuole e centri di riabilitazione, per aiutare pazienti di tutte le età a superare difficoltà e migliorare la qualità della vita.

Gli effetti della pet therapy sulla salute fisica e mentale

Diversi studi hanno dimostrato che interagire con un animale da compagnia può portare a una serie di benefici per la salute. A livello fisico, la pet therapy può favorire la riduzione la pressione sanguigna, alleviare il dolore cronico e stimolare l’attività motoria. Il contatto con un animale può favorire il rilascio di ormoni come l’ossitocina e la serotonina per un effetto calmante e antidepressivo. A livello psicologico, la compagnia di un animale può ridurre ansia, depressione e il senso di solitudine, a favore di autostima e fiducia in se stessi.

Approccio professionale e personalizzato nella pet therapy

Per ottenere i massimi benefici dalla pet therapy, è bene affidarsi a professionisti qualificati che sappiano valutare le esigenze individuali di ogni paziente e scegliere l’animale più adatto. Gli animali coinvolti nella terapia, solitamente cani o gatti, devono essere addestrati e certificati per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i partecipanti. È importante che la pet therapy sia integrata in un piano di cura più ampio, in collaborazione con medici, psicologi e altri specialisti, per rispondere in modo olistico alle necessità del paziente. Si ricorda che il consiglio dei farmacisti non intende sostituire il consulto con i medici curanti, nel caso in cui la problematica presentata dovesse perdurare. È sempre necessario contattare i medici curanti o gli specialisti di riferimento per una valutazione completa e personalizzata della propria condizione di salute.

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Mani fredde e geloni: cosa sono, come prevenirli e curarli

I geloni sono una condizione fastidiosa e in alcuni casi dolorosa che si manifesta con arrossamento, gonfiore e prurito alle estremità del corpo, soprattutto mani e piedi, causata dall’esposizione prolungata al freddo. I geloni si verificano quando i vasi sanguigni si restringono in risposta alle basse temperature, riducendo il flusso di sangue verso le estremità.

Prevenzione con semplici accorgimenti

Per prevenire la comparsa dei geloni, è bene mantenere le estremità calde e asciutte con guanti, calze e scarpe adeguate, soprattutto quando si esce all’aperto durante la stagione fredda. È bene evitare l’esposizione prolungata al freddo e, se possibile, alternare periodi di esposizione al freddo con periodi di riscaldamento. Anche mantenere la buona circolazione sanguigna con attività fisica regolare può aiutare a prevenire i geloni.

È possibile ricorrere a rimedi naturali e farmaci da banco

Se, nonostante le misure preventive, si sviluppano i geloni, è possibile trovare sollievo con alcuni rimedi naturali e farmaci da banco. Applicare impacchi tiepidi sulle zone interessate può aiutare a ridurre il dolore e il gonfiore. Creme e unguenti a base di ingredienti lenitivi, come l’aloe vera o la camomilla, possono lenire il prurito e l’irritazione. In farmacia, sono disponibili anche prodotti specifici per il trattamento dei geloni, contenenti principi attivi come il mentolo o l’eucaliptolo, che favoriscono la circolazione sanguigna locale. È utile ricordare che il consiglio dei farmacisti non intende sostituire il consulto con i medici curanti, ove la problematica presentata dovesse perdurare. In caso di persistenza o peggioramento dei sintomi, è necessario contattare il proprio medico di famiglia o uno specialista di riferimento per una valutazione approfondita e un trattamento personalizzato.

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Interferenti endocrini: sostanze che alterano l’equilibrio ormonale

Il sistema endocrino ha un ruolo nel controllo e nella regolazione di numerose funzioni fisiologiche dell’organismo, tra cui la riproduzione, l’immunità, il metabolismo e il comportamento. Il sistema è costituito da ghiandole localizzate in varie parti del corpo, che producono ormoni circolanti nell’organismo, i quali vanno a loro volta a influenzare la funzione di organi e tessuti tramite l’interazione con specifici recettori cellulari. L’equilibrio del sistema ormonale è essenziale per il corretto funzionamento dell’organismo. Ad esempio, ormoni come estrogeni e testosterone promuovono il normale sviluppo sessuale e regolano il passaggio alla pubertà, mentre gli ormoni tiroidei controllano lo sviluppo e il metabolismo.

Interferenti endocrini: meccanismi d’azione ed effetti sulla salute

Gli interferenti endocrini sono sostanze chimiche in grado di alterare il normale equilibrio ormonale, agendo attraverso diversi meccanismi. Possono infatti mimare l’attività biologica degli ormoni naturali, legarsi ai recettori cellulari senza attivarli, interferire con i processi metabolici modificando sintesi e degradazione degli ormoni. Si tratta di sostanze che possono provocare effetti anche a dosi inferiori rispetto a quelle che causano tossicità generale.

Quale impatto sulla salute

L’impatto sulla salute dipende dal periodo della vita in cui avviene l’esposizione, con particolare rilevanza per fasi critiche come gravidanza, sviluppo e accrescimento. Gli effetti possono manifestarsi anche a distanza di tempo rispetto all’esposizione e possono essere trasmessi alle generazioni future. Numerosi studi hanno evidenziato come gli interferenti endocrini possano influenzare la struttura e la funzione degli organi riproduttivi, l’omeostasi tiroidea, il sistema immunitario, il neurosviluppo, il metabolismo e il controllo energetico. Patologie come infertilità, endometriosi, cancro al seno, ipospadia, obesità e diabete sono state associate all’esposizione alle sostanze.

Regolamentazione ed esposizione della popolazione agli interferenti endocrini

La popolazione può essere esposta agli interferenti endocrini attraverso diverse vie, come processi produttivi non controllati, uso di antiparassitari, rilascio da materiali di uso comune e assunzione tramite alimenti contaminati. Maggiore è la persistenza ambientale di tali sostanze, più prolungata risulta l’esposizione. Dal 1999 la Commissione europea ha adottato una strategia per gli interferenti endocrini, con l’obiettivo di limitarne l’esposizione intervenendo a livello legislativo. Sono state individuate oltre 300 sostanze con effetti sul sistema endocrino e per alcune sono già in vigore restrizioni.

I regolamenti e le linee guida internazionali

Regolamenti specifici riguardano pesticidi, biocidi, dispositivi medici, acqua potabile e sostanze chimiche in generale. Linee guida internazionali sono state sviluppate per l’identificazione e la valutazione degli interferenti endocrini. Allo stesso tempo, istituzioni nazionali ed europee forniscono indicazioni pratiche ai cittadini per ridurre l’esposizione nella vita quotidiana. Il consiglio dei farmacisti non intende sostituirsi al consulto con i medici curanti. Ove le problematiche persistano, è necessario contattare il proprio medico di fiducia o gli specialisti di riferimento.

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Gli obiettivi di salute da porsi per il nuovo anno

L’inizio del nuovo anno è anche momento di riflessione e l’occasione ideale per porsi nuovi obiettivi, soprattutto per quanto riguarda la propria salute e il proprio benessere. Adottare uno stile di vita sano e equilibrato è fondamentale per prevenire l’insorgenza di patologie e disturbi, migliorando al contempo la qualità della vita. Partendo da piccoli cambiamenti nelle abitudini quotidiane, è possibile ottenere significativi benefici nel lungo termine.

Dieta varia ed equilibrata e attività fisica regolare

Tra i principali propositi dovrebbe esservi quello di seguire un’alimentazione varia ed equilibrata a base prevalente di verdura, cereali integrali, frutta, proteine magre e grassi insaturi. È altrettanto importante limitare – se non proprio evitare – l’assunzione di zuccheri semplici, grassi saturi, sale e alcolici. Con l’alimentazione bilanciata, è bene prestare attenzione all’attività fisica regolare che è utile al benessere psicofisico. È consigliabile dedicare almeno 150 minuti a settimana all’attività di intensità moderata. Si citano la camminata veloce, il nuoto o la bicicletta.

Corretta idratazione e sonno ristoratore

Altri aspetti fondamentali sono l’idratazione e il sonno. Bere almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno serve all’organismo a tenersi idratato, e a eliminare tossine. Allo stesso modo, dormire 7-8 ore per notte consente al corpo e alla mente di rigenerarsi, per favorire la concentrazione, la memoria e l’umore. È importante prendersi cura della propria salute mentale, dedicando tempo ad attività rilassanti e piacevoli e coltivando relazioni sociali positive. È utile ricordare che i consigli forniti dai farmacisti non intendono sostituire il consulto con i medici curanti. In caso di problematiche persistenti, è necessario contattare i medici o gli specialisti di riferimento.

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In che modo potenziare le difese immunitarie per fronteggiare l’inverno

Il sistema immunitario protegge l’organismo dagli agenti esterni, tra cui virus e batteri, e aiuta al mantenimento del benessere generale. Quando le temperature si abbassano e l’esposizione a malattie respiratorie aumenta, è necessario adottare misure per potenziare le difese immunitarie e ridurre il rischio di ammalarsi.

Alimentazione e stile di vita sano

L’alimentazione è la base da cui partire per un sistema immunitario forte ed efficiente. È importante consumare alimenti ricchi di nutrienti essenziali: vitamine – in particolare la vitamina C, presente in agrumi, kiwi e verdure a foglia verde –, minerali – in primis lo zinco, contenuto in carne, pesce e legumi – e antiossidanti – presenti in frutta e verdura di stagione –. È bene limitare l’assunzione di zuccheri raffinati, grassi saturi, e alimenti processati. Si tratta di alimenti per lo più di origine industriale che, al contrario di quelli naturali, possono indebolire le difese immunitarie.

Attività fisica regolare e gestione dello stress

Insieme all’alimentazione l’esercizio fisico moderato ma costante è un altro pilastro per rafforzare il sistema immunitario. L’attività fisica stimola la circolazione sanguigna e favorisce la distribuzione delle cellule immunitarie in tutto l’organismo. Non solo: aiuta a ridurre lo stress, altro fattore che può compromettere le difese immunitarie. Tecniche di rilassamento come meditazione, yoga, esercizi di respirazione possono aiutare a gestire lo stress in modo efficace. Il riposo adeguato aiuta a mantenere il sistema immunitario in salute. Durante il sonno, l’organismo produce citochine, proteine che aiutano a combattere le infezioni. Dunque, è fondamentale garantire un sonno di qualità, cercando di dormire almeno 7-8 ore per notte. Il consiglio dei farmacisti non intende sostituire il consulto con i medici curanti, ove la problematica presentata dovesse perdurare. È necessario contattare i medici curanti o i medici specialisti di riferimento per una valutazione approfondita e un trattamento personalizzato.