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Pesce e legumi per posticipare di tre anni la menopausa

Una dieta ricca di pesce e di legumi sposterebbe l’inizio di tre anni della menopausa. I risultati in uno studio inglese.

Un apporto di nutrienti provenienti da pesce e legumi contribuirebbe a posticipare fino a tre anni l’insorgere della menopausa. E’ questo in sintesi il risultato di uno studio condotto da Yashvee Dunneram e Janet Cade dell’Università di Leeds, in Gran Bretagna, e pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Epidemiology & Community Health. Lo studio confermerebbe anche l’ipotesi che un’alimentazione molto ricca di pasta e riso, e, più in generale, carboidrati raffinati, potrebbe anticipare il momento della menopausa.
Le donne partecipanti allo studio hanno fornito ai ricercatori dettagli relativi al loro stile di vita, all’attività fisica, al fumo, al numero di figli, ed altri fattori rilevanti che influenzano l’età della menopausa, come ad esempio, andare a letto presto. Le partecipanti hanno successivamente compilato un questionario al fine di stabilire le modalità di consumo di un totale di 220 cibi.
Ebbene, lo studio ha rivelato che coloro che assumevano porzioni giornaliere in più di carboidrati (pari a 210 grammi al giorno) erano collegate al raggiungimento della menopausa 1,5 anni prima in media. Coloro che consumavano una porzione in più al giorno di pesce grasso come il salmone e legumi freschi, tra cui piselli e fagioli, avevano un ritardo della menopausa di oltre tre anni rispetto la media. Anche la presenza di elevati livelli di vitamina B6, contenuta in farine integrali, avocado, banane, nocciole, germe di grano e zinco, presente nel pesce e nella carne, in germe di grano e avena, nei legumi, nella frutta secca e nei semi di zucca, sesamo e girasole, erano associati ad un posticipo della menopausa. Mangiare carne è stato associato al ritardo di quasi un anno della menopausa rispetto alla dieta vegetariana. Infine, il consumo di snack è stato associato ad un anticipo della menopausa di quasi 2 anni prima.

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