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Quali farmaci in valigia per una vacanza senza brutte sorprese?

Se non abbiamo malattie croniche spesso lo dimentichiamo, ma un kit di farmaci per ogni evenienza ed emergenza, è tra le prime cose da mettere in valigia prima di partire per le vacanze, avendo cura di conservarli e trasportarli al meglio, per non comprometterne qualità ed efficacia.

Il KIT: antidolorifici, antinfiammatori e antipiretici, contro dolore e febbre (ad esempio paracetamolo, ibuprofene e acido acetilsalicilico); un farmaco per la nausea da viaggio; antidiarroici, utili soprattutto se si affrontano viaggi in Paesi dove le condizioni igieniche sono precarie, per contrastare i sintomi della cosiddetta “diarrea del viaggiatore”; una crema a base di idrocortisone allo 0,5%, per lenire punture di insetto e scottature; materiali per il primo soccorso, ovvero cerotti, garze e disinfettanti; in caso di terapia giornaliera, non dimenticarsi i farmaci che si usano abitualmente E’ buona regola, per ognuno di questi farmaci, portarsi dietro quelli già “collaudati”, onde evitare effetti indesiderati.
DOVE E COME Di norma i farmaci andrebbero conservati a una temperatura non superiore ai 25° C, dunque dovrebbero essere riposti sempre in luoghi freschi e asciutti, in casa, ad esempio, è meglio prediligere il salotto, la camera da letto o il ripostiglio. Le stanze più calde o soggette a maggiore umidità come la cucina e il bagno, invece, non sono l’ideale perché a lungo andare potrebbero alterarNE caratteristiche e qualità.
In aereo – riporre i farmaci nel bagaglio a mano. Se Si segue una terapia con farmaci salvavita, è necessario accompagnarli con le relative ricette di prescrizione, che potrebbero essere richieste nelle fasi dei controlli di sicurezza in aeroporto. I liquidi di volume non superiore a 100 ml possono essere trasportati all’interno del bagaglio a mano e devono essere riposti in una busta di plastica trasparente e richiudibile, da presentare separatamente durante le fasi di controllo. Nel caso in cui i liquidi superino il volume di 100 ml, invece, se devono essere utilizzati durante il viaggio a fini medici o per un regime dietetico speciale (come nel caso degli alimenti per neonati), sono ammessi solo nella quantità necessaria alla durata del viaggio e vengono sottoposti a controllo. Non c’è alcuna restrizione, invece, per medicinali solidi come compresse e capsule.
In auto –  Evitare cruscotto e bagagliaio, specie se la macchina rimane parcheggiata in una zona soleggiata per ore, piuttosto scegliere di trasportarli nell’abitacolo condizionato. I farmaci però non devono mai restare a contatto con accumulatori di freddo, poiché anche le temperature troppo basse rischiano di danneggiarli; se i prodotti liquidi come le insuline dovessero congelarsi, infatti, potrebbero subire alterazioni.  Se si portano medicinali per una terapia quotidiana che necessitano di una temperatura tra i 2° e gli 8° C, può essere utile ricorrere ai contenitori termici refrigeranti per medicinali. Vanno tenuti al fresco anche alcuni test che si usano per la glicemia, la gravidanza e l’ovulazione e i farmaci spray, poiché anche questi prodotti patiscono l’umidità e il calore. E’ bene comunque verificare le singole modalità di conservazione indicate sulla confezione o sul foglietto informativo. Stesse regole valgono per il trasporto in treno, e tutti quei prodotti che non richiedono un contenitore termico, possono essere riposti nel bagaglio.
IN CASO DI ERRORE: Se i farmaci vengono lasciati a temperature superiori ai 25° C per una o due giornate, prima di utilizzarli, è necessario controllarne bene l’aspetto e verificare che non appaiano diversi dal solito, che non abbiano cambiato odore, colore o consistenza, e che non ci sia la presenza di particelle solide in sospensione o sul fondo.

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