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Bevande alcoliche, possibili fattori scatenanti dell’emicrania

Uno studio ha evidenziato la possibile correlazione tra il consumo di bevande alcoliche e l’insorgenza dell’emicrania.

Le bevande alcoliche, specialmente il vino rosso, sono state riconosciute come fattori di innesco dell’emicrania, dai pazienti che ne sono affetti, ed hanno un effetto sostanziale sul comportamento del consumo di alcol. Sono queste in sintesi le conclusioni di uno studio concluso dal dipartimento di neurologia dell’università di Leiden, in Olanda. Secondo i ricercatori, la rapida insorgenza dell’attacco di emicrania avviene, contrariamente a quanto accade nel classico mal di testa post-sbornia, con un diverso meccanismo di azione. La bassa consistenza dello stimolo che provoca il mal di testa, inoltre, suggerisce che le bevande alcoliche non agiscono singolarmente e che tale fenomeno possa dipendere da una serie di eventi variabili.
Per giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno somministrato un questionario a 2197 pazienti con il mal di testa, prendendo nota anche di eventuale consumo di bevande alcoliche, eventuale astinenza da alcol e tempo trascorso tra consumo di alcol ed insorgenza dell’attacco di emicrania. Nell’analisi dei risultati è emerso che le bevande alcoliche erano riportate come causa del mal di testa dal 35% dei partecipanti. In più, circa il 25% dei pazienti con l’emicrania non ha più bevuto alcolici, a causa dei presunti effetti sul mal di testa. Il vino, specialmente quello rosso (segnalato dal 77,8% dei partecipati), è stato riconosciuto come il più comune fattore scatenante il mal di testa, tra tutte le bevande alcoliche. Per quanto riguarda invece il tempo di insorgenza del mal di testa, questo è stato rapido (inferiore a 3 ore) in tre terzi dei pazienti, mentre, circa il 90% di essi hanno avuto un mal di testa entro le 10 ore dalla somministrazione, indipendentemente dal tipo di alcolico consumato.

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