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Cannabis per uso medico, aumentano i quantitativi importati dall’Olanda

Il ministro della Salute olandese ha consentito l’esportazione, in favore dell’Italia, di ulteriori quantitativi di Cannabis a uso medico.

Il ministro della Salute olandese Hugo De Jonge ha approvato la commercializzazione in favore dell’Italia di ulteriori quantitativi di Cannabis per uso medico. L’omologo italiano, Giulia Grillo, ne aveva fatto richiesta poiché le quantità prodotte dallo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze e quelle già importate negli anni precedenti, non erano sufficienti a soddisfare il crescente fabbisogno nazionale. Lo scorso novembre il ministero della Salute aveva reso noto che, in collaborazione con il ministero della Difesa, sarebbero stati disponibili i primi lotti di sostanza attiva a base di Cannabis, denominata FM-1, prodotta dallo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze e costituita da infiorescenze essiccate e triturate, contenenti le percentuali di THC tra il 13 e il 20%, oltre che di Cannabidiolo (CBD), inferiori all’1%.
Ciononostante, la produzione italiana non soddisfa il crescente fabbisogno dei pazienti che utilizzano Cannabis come supporto ed affiancamento ad altri trattamenti standard. Da qui, la necessità dell’importazione di ulteriori quantitativi dall’Olanda. «Il 2019 dovrebbe finalmente segnare l’anno della svolta per i pazienti in trattamento, poiché per la prima volta le disponibilità effettive dovrebbero superare la tonnellata, a fronte dei 350 kg del 2017 e dei circa 600 kg del 2018», ha spiegato Giulia Grillo, ministro della Salute, confermando l’impegno e la volontà di risolvere altre problematiche riguardanti questi farmaci, in primis la difficoltà nella distribuzione.

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