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Adenuric (febuxostat), le autorità: «Aumento del rischio di morte cardiovascolare e mortalità»

Le autorità dei faramaci italiana ed europea hanno reso noto dell’aumento del rischio di morte cardiovascolare e mortalità per qualsiasi causa nei pazienti trattati con febuxostat (Adenuric).

Come è noto, Febuxosat è un principio attivo il cui meccanismo riduce la formazione di acido urico. È autorizzato in Italia con il farmaco Adenuric, nel dosaggio da 80 mg e 120 mg, per il trattamento dell’iperuricemia cronica con deposito di urato (compresa l’anamnesi, o la presenza, di tofi e/o di artrite gottosa) e per la prevenzione e il trattamento dell’iperuricemia in pazienti adulti sottoposti a chemioterapia per neoplasie ematologiche maligne con un rischio da intermedio ad alto di sindrome da lisi tumorale (Tls). L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) in accordo con la ditta produttrice del farmaco Menarini International Operations Luxembourg S.A., e l’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) hanno reso noto che «in uno studio clinico di fase IV (lo studio CARES) condotto su pazienti affetti da gotta con un’anamnesi di malattia cardiovascolare (CV) importante, è stato osservato un rischio significativamente maggiore di mortalità per qualsiasi causa e di morte per cause cardiovascolari nei pazienti trattati con febuxostat rispetto ai pazienti trattati con allopurinolo». In aggiunta a ciò, «il trattamento con febuxostat nei pazienti con malattia CV importante preesistente (ad esempio infarto miocardico, ictus o angina instabile) deve essere evitato, tranne quando non siano disponibili altre opzioni terapeutiche adeguate».

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