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Spese e detrazioni veterinarie, cosa cambia nel 2020?

Un documento dell’Associazione nazionale medici veterinari italiani mette in luce le nuove modalità in vigore dal 2020 per le detrazioni veterinarie.

Anno nuovo, vita nuova, recita un vecchio proverbio. Il detto popolare non è applicato solo alla vita personale ma anche a tutta una serie di cambiamenti introdotti dalle leggi di bilancio in vigore ogni anno. Tra le novità per il 2020, una riguarda la detrazione le spese veterinarie.
Argomento che se inizialmente ha mandato in confusione i possessori dei piccoli amici di casa, ha poi visto i chiarimenti delle varie sigle di rappresentanza. Tra queste, l’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi), che ha pubblicato alcune indicazioni in merito alle detrazioni delle spese veterinarie. La sigla ha sottolineato che «senza pagamento tracciabile, il professionista non sarà sanzionato, ma il cliente non potrà detrarre la spesa veterinaria». Dunque «non sarà sanzionato il pagamento senza Pos, ma se il proprietario/cliente vuole detrarre le spese veterinarie dovrà pagare in moneta elettronica o con altro pagamento tracciabile, bonifico e smartphone compresi». Ne consegue che, alla luce di quanto evidenziato, per portare in detrazione gli importi relativi alle spese veterinarie, ad esempio una visita, è necessario pagare con un pagamento tracciabile e non con moneta contante. È utile puntualizzare che tale modifica non riguarda invece le spese per farmaci veterinari sostenute in farmacie, per le quali, come per gli anni precedenti, è sufficiente esibire al farmacista il codice fiscale del proprietario dell’animale al momento dell’emissione dello scontrino fiscale, anche con pagamento in contanti. Scontrino che, si ricorda, contiene dati relativi alle spese sostenute e che in tempo reale vengono inviate all’Agenzia delle entrate. Questo invio automatico consentirà di popolare automaticamente i campi nella dichiarazione dei redditi precompilata.

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