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Herpes labiale: una fastidiosa infezione che colpisce le labbra, ma non solo

L’herpes labiale è un’infezione virale che tende a localizzarsi sulle labbra, ma che può interessare anche altri distretti corporei. Causa, prevenzione e trattamento di una malattia molto frequente.

L’herpes labiale è una malattia infettiva che colpisce cute e mucose, causata dal virus Herpes simplex di tipo 1. L’infezione si manifesta con la comparsa di vescicole pruriginose piene di liquido sieroso soprattutto sulle labbra, ma può presentarsi anche in altre sedi, per esempio all’interno delle narici o a livello oculare. La trasmissione del virus avviene per contatto diretto o attraverso la condivisione di oggetti utilizzati da persone infette, quali bicchieri, posate, prodotti cosmetici, asciugamani.

La formazione delle caratteristiche lesioni vescicolari può essere preceduta da una sensazione di formicolio e accompagnata da dolore, bruciore e calore oltre che da sintomi generali, come malessere, cefalea, febbricola. Nel giro di pochi giorni piccole croste prendono il posto delle vescicole, per seccare e cadere nell’arco di una decina di giorni, di solito senza lasciare cicatrici.

Per facilitare la guarigione e scongiurare la diffusione dell’infezione a parti diverse del corpo o ad altre persone, occorre evitare di toccare le vescicole. Se le vescicole scoppiassero, la pelle risulterebbe inoltre maggiormente esposta al rischio di sovrainfezioni.

Non esiste un medicinale che elimini completamente il virus dall’organismo. Per accelerare la guarigione si impiegano farmaci antivirali, come aciclovir e penciclovir, in forma di pomate da applicare sulle zone interessate. Il trattamento sarà tanto più efficace quanto più precocemente verrà iniziato, avendo cura di ripeterlo più volte al giorno e prestando particolare attenzione all’igiene delle mani, da lavare scrupolosamente sia prima che dopo l’applicazione della crema. Per proteggere la zona colpita e ridurre il rischio di trasmissione dell’infezione, si possono impiegare appositi cerottini da applicare sulle lesioni, che in genere si riuniscono a grappolo.

Si tratta di un virus che, dopo l’infezione primaria, rimane silente, annidandosi all’interno di alcune strutture nervose dette gangli. Può tuttavia riattivarsi nei periodi di intenso stress psicofisico, quando tende a verificarsi un concomitante calo della risposta immunitaria. Può essere utile, al fine della prevenzione delle recidive, sostenere le difese con integratori a base di vitamine del complesso B.

La riattivazione del virus può pure verificarsi in contemporanea con altri processi infettivi, durante la fase perimestruale nella donna in età fertile o a seguito dell’esposizione alle radiazioni solari o a lampade abbronzanti. Per la prevenzione, in commercio sono disponibili stick specifici formulati con filtri anti-Uva e anti-Uvb. In inverno, si consiglia di mantenere le labbra e l’intera regione periorale ben idratate con burrocacao o creme emollienti idonee per il contatto con le mucose, in quanto le screpolature sono un fattore predisponente negli individui soggetti a recidive.

Nei pazienti immunodepressi a causa di patologie come l’Aids o di trattamenti con immunosoppressori l’herpes simplex può provocare lesioni anche estese, per le quali potrebbe essere necessaria una terapia antivirale sistemica dietro prescrizione medica.

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