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Verruche: prevenzione e trattamento

È importante conoscere le situazioni predisponenti alla formazione di verruche per prevenire il contagio e, in caso di infezione, trattarle con medicinali a base di acido salicilico, acido lattico, azoto liquido.

Il virus del papilloma umano o hpv, dall’inglese human papilloma virus, può causare diversi tipi di verruche, protuberanze cutanee generalmente di forma tondeggiante, di colore giallo-grigio e di piccole dimensioni che si formano soprattutto sulle piante dei piedi, sul dorso delle mani, sul contorno delle unghie e a livello genitale. In alcuni casi le verruche, in particolare quelle plantari, possono provocare dolore alla pressione. Talvolta verruche contigue confluiscono a formare placche o grappoli.

Il virus si può contrarre per contatto diretto, cioè da persona a persona, oppure indirettamente tramite l’uso promiscuo di asciugamani e altri oggetti personali o la disseminazione del virus in ambienti caldo-umidi, come piscine, docce e spogliatoi. Può anche capitare che il virus venga trasmesso da una sede corporea a un’altra nello stesso soggetto infetto: si parla perciò di autoinoculazione. Le verruche ano-genitali o condilomi si trasmettono per lo più attraverso i rapporti sessuali.

Le verruche sono una delle più comuni affezioni dermatologiche. Per quanto riguarda quelle cutanee, diffuse prevalentemente tra i bambini in età scolare, una delle caratteristiche tipiche è l’ipercheratosi, cioè un ispessimento dovuto a iperproliferazione dei cheratinociti, le cellule principali della pelle. Rendono maggiormente suscettibili all’infezione condizioni di immunodepressione, anche legate a un indebolimento temporaneo del sistema immunitario dovuto per esempio a terapie farmacologiche o a periodi di stress, la presenza di lesioni della cute, l’uso di scarpe che non lascino traspirare il piede.

Per prevenire la formazione di verruche occorre evitare di camminare scalzi nelle piscine, nelle saune e negli spogliatoi e nei bagni delle palestre, non condividere con altre persone le ciabatte e gli asciugamani e cambiarli spesso se le verruche sono già presenti per non diffonderle ad altre regioni del corpo, coprire le ferite aperte, curare l’alimentazione per non andare incontro a carenze nutrizionali che possano predisporre alle infezioni microbiche.

L’infezione può guarire in modo spontaneo oppure richiedere una cura, che varia a seconda della tipologia, della profondità e dell’estensione della verruca. In farmacia sono reperibili soluzioni a base di sostanze cheratolitiche come acido salicilico e acido lattico, da applicare quotidianamente sulla regione cutanea interessata per un periodo di circa quattro mesi, eventualmente coprendo la parte con un cerotto per facilitare l’assorbimento del prodotto. Esistono inoltre cerotti transdermici di varie dimensioni che rilasciano acido acetilsalicilico sull’area da trattare.

In caso di fallimento terapeutico o se lo specialista in dermatologia lo ritenga opportuno si può ricorrere alla crioterapia, che congela la verruca per mezzo dell’azoto liquido. Questo tipo di trattamento, che può anche essere eseguito a livello domiciliare con kit acquistabili in farmacia senza obbligo di ricetta medica, può richiedere diverse applicazioni. In presenza di recidive, purtroppo molto frequenti, il dermatologo può optare per la laserterapia, che ha lo svantaggio di lasciare spesso esiti cicatriziali.

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