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Osteoporosi, in che modo è possibile prevenirla?

L’osteoporosi è una condizione patologica frequente, che ha come conseguenza l’aumento delle fratture ossee. Non tutti i fattori di rischio sono eliminabili, ma è possibile intervenire sullo stile di vita.

L’osteoporosi è una condizione caratterizzata da riduzione della massa ossea e conseguente aumento del rischio di fratture. È causata dalla diminuzione degli estrogeni dopo la menopausa, da carenze nutrizionali, da terapie farmacologiche e da un fisiologico deterioramento della struttura scheletrica che si osserva con l’avanzare dell’età.

La diagnosi può essere effettuata tramite la mineralometria ossea computerizzata (Moc), che consente di misurare la densità ossea, insieme ad analisi del sangue di base e alla ricerca di marcatori ematici specifici. Oltre all’assunzione di vitamina D, calcio, farmaci che rallentano il processo di riassorbimento dell’osso e alla terapia ormonale sostitutiva (Tos), lo stile di vita gioca un ruolo assai rilevante sia nel trattamento che nella profilassi di questa patologia.

La vitamina D può essere assunta in via preventiva, attraverso integratori o farmaci vendibili dietro prescrizione perché ad alto dosaggio. Dal momento che si tratta di una vitamina in grado di accumularsi nel tessuto adiposo, per evitare condizioni di ipervitaminosi che sarebbero accompagnate da altre problematiche è bene consultare il medico, che valuterà se la supplementazione sia necessaria, anche sulla base degli esiti degli esami del sangue.

Nei casi di carenza lieve, può essere sufficiente arricchire l’alimentazione con olio di pesce, latte e derivati, tuorlo d’uovo, fegato. È importante ricordare che la sintesi e l’attivazione della vitamina D necessitano della radiazione solare. Perché non approfittare quindi della stagione estiva per esporsi al sole? Si raccomanda in questo caso di utilizzare sempre prodotti solari con un fattore di protezione elevato e di evitare i bagni di sole nelle ore più calde della giornata.

La vitamina D ha, tra le sue numerose funzioni, quella di favorire l’assorbimento del calcio, minerale che può essere utile integrare con appositi supplementi dietetici o portando a tavola in abbondanza latticini, verdure a foglia verde, legumi, cereali, carne e pesce, tutti alimenti che ne sono ricchi.

La Moc è consigliata alle donne nel periodo postmenopausale e agli uomini di età superiore ai 65 anni. Questo esame diagnostico, da ripetere circa ogni due anni, può essere indicato pure nei soggetti più giovani ad alto rischio, come nei pazienti in terapia con cortisonici, anticoagulanti, eparine, antiepilettici, diuretici, in caso di malassorbimento intestinale, che si riscontra ad esempio negli individui celiaci o affetti dal morbo di Crohn, nelle persone in sovrappeso oppure obese, nei diabetici, nei forti fumatori e negli alcolisti.

Si consiglia in ogni caso di praticare una moderata attività fisica con regolarità, al fine di scongiurare la perdita di massa ossea e di rendere l’organismo più pronto a rispondere ad eventuali traumi.

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