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I cibi più sani fanno bene anche al pianeta

Gli alimenti più sani per la nostra nutrizione quotidiana lo sono anche per il benessere e la salvaguardia del pianeta.

Gli alimenti più sani per la nostra nutrizione quotidiana lo sono anche per il benessere e la salvaguardia del pianeta. A dimostrarlo uno studio condotto su oltre 57 mila prodotti alimentari venduti in Irlanda e nel Regno Unito. Pubblicato l’8 agosto scorso sugli Atti dell’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti e ripreso da Nature, è tra i primi a stimare l’impatto di prodotti costituiti da più ingredienti e non solo da un singolo alimento. “Questi dati possono aiutare il consumatore a fare delle scelte più consapevoli in termini di capacità nutrizionali degli alimenti e loro sostenibilità”, ha commentato il coautore della ricerca Michael Clark, Università di Oxford.

L’industria alimentare e il peso nelle dinamiche del cambiamento climatico.

Una ricerca del 2020 ha rilevato che, anche se le emissioni di CO2 derivanti dalla combustione di combustibili fossili cessassero immediatamente, la produzione alimentare globale potrebbe annullare gli sforzi per limitare il riscaldamento globale a 2°C rispetto ai livelli preindustriali. Per produrre carni rosse, ad esempio, si immettono nell’atmosfera molti più gas serra che per altri alimenti. Nel 2021 un’indagine del governo britannico ha rilevato che oltre la metà dei cittadini del Regno Unito desidera fare scelte alimentari più sostenibili. Tuttavia molti prodotti alimentari contengono svariati ingredienti e quindi può essere difficile capire l’impatto ambientale di un prodotto multi-ingrediente rispetto ad un altro.

Un algoritmo per stimare le quantità.

“Abbiamo informazioni sull’impatto ambientale di materie prime come grano e soia. Ma se stai entrando nel tuo negozio di alimentari locale, non stai solo acquistando grano”, afferma Clark. Il ricercatore e il suo team hanno così elaborato un algoritmo per stimare la quantità di ciascun ingrediente presente in migliaia di prodotti venduti nelle principali catene di supermercati del Regno Unito. Gli studiosi hanno quindi assegnato ai prodotti alimentari un punteggio di impatto ambientale su base 100 (di cui 100 è il peggiore), combinando gli impatti degli ingredienti in 100 grammi di ciascun prodotto. Hanno preso in considerazione diversi fattori, tra cui le emissioni di gas serra e l’uso del suolo.

Cibi e impatto ambientale.

Dati alla mano, i cibi preparati con carne di agnello e manzo, come le torte di carne già pronte, molto diffuse nei paesi anglofoni, hanno l’impatto ambientale più pesante. Gli alimenti dall’impatto più basso tendevano ad essere per lo più vegetali/privi di carni, per esempio cibi a base di pane, frutta, verdura, cereali, bevande. Facendo un confronto incrociato fra effetti negativi sull’ambientale e valori nutrizionali degli alimenti, i ricercatori hanno evidenziato che i cibi più sani erano anche i più sostenibili, ad eccezione delle noci e dei frutti di mare, dal buon punteggio nutrizionale ma dall’alto impatto ambientale. Semplificandoli e rendendoli accessibili a tutti, questi sistemi di classificazione alimentare possono aiutare il consumatore a fare scelte più consapevoli sia per la propria salute sia per quella del pianeta.

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